Dem Menschen ist zumeist Zweck und Ziel seines Erdendaseins unbekannt, denn sowie er nicht vollernstlich glaubt, was ihm darüber gelehrt wurde, sind für ihn auch jene Lehren belanglos. Und er wird darum immer nur die irdischen Ereignisse und seinen eigenen schicksalsmäßigen Lebenslauf verfolgen und mehr oder weniger zufrieden damit sein, doch immer nur im Hinblick auf irdische Auswirkungen und auf seinen eigenen Zustand oder seine Lebenslage. Und es bleibt für jenen Menschen immer nur eine Frage, die er sich selbst nicht wird beantworten können. Er wandelt dann auch in einem Zustand innerer Gleichgültigkeit oder inneren Grollens dahin, er wird aber niemals eine volle Befriedigung finden an seinem Erdendasein, das ihm zwecklos erscheint. Vor seinen Augen hängt ein Schleier.... Kann er diesen lüften, dann erblickt er ein strahlendes Gelände, das zu betreten ihn reizt und ihn von seiner Gleichgültigkeit dem Erdenleben gegenüber befreit. Denn nun erkennt er sein Ziel und strebt es an.... Aber es hält schwer, jenen Menschen die Augen zu öffnen, daß sie etwas ihnen bisher Unbekanntes erschauen können.... Doch niemals mehr wird der Mensch seine Augen zu schließen vermögen, der einmal einen Blick getan hat in ein Gebiet, wo Licht und Wärme ist, wo er durch Erkenntnis beglückt ward, wo bisher ungeklärte Fragen sich von selbst beantworteten, wo ihm die Wahrheit entgegenleuchtet, die ihm restlose Aufklärung und Befriedigung schenkt. Und darum sollte kein Mensch sich wissend wähnen, der nicht den inneren Frieden und ein innerliches Glück empfindet, denn dieser hat noch nicht in jenes strahlende Gelände geschaut. Vor seinen Augen ist noch der Schleier, der alles verdüstert, der alles verhüllt, wenngleich irdisches Wissen den Menschen erfüllt, das aber niemals das Gefühl jener inneren Zufriedenheit schenkt, weil es vergänglich ist. Erst die rechte Zielrichtung klärt des Menschen Denken, und die rechte Zielrichtung besteht im Ergründen-Wollen jener Gebiete, die dem Verstandesmäßig-Forschenden verschlossen bleiben. Aber sie können erschlossen werden.... Und das ist es, was die Menschen bezweifeln.... daß es möglich ist, hinter die Geheimnisse des ewigen Schöpfergeistes zu kommen, daß dieser Schöpfergeist Selbst bereit ist, sie zu enthüllen dem, der ernsthaft Aufklärung begehrt. Wer in der Welt vollste Befriedigung sucht und findet, der begehret nicht zu wissen, was ihm verborgen ist.... Doch wen auch die Welt unbefriedigt läßt, der sollte sein Augenmerk richten auf ungeklärte Probleme, er sollte weiterdenken, ihn sollte irdisches Wissen allein nicht befriedigen, er sollte nach einem Zusammenhang suchen zwischen sich als Geschöpf und dem Schöpfergeist von Ewigkeit, ganz gleich, wie er sich Diesen auch vorstellt. Er sollte diesen Zusammenhang auch erkennen und zugeben, weil er selbst machtlos ist dem Schicksal gegenüber.... Und er sollte auch bewußt in Verbindung zu treten suchen mit dem Schöpfergeist von Ewigkeit.... mit der Macht, Die er über sich erkennen kann und also auch anerkennen soll. Dann betritt er schon ein Gebiet, das ihm bisher unbekannt war, denn jene Macht offenbart Sich ihm.... Ob ihr Menschen es glauben wollet oder nicht.... ihr habt die Möglichkeit, diese höchste Macht zur Entäußerung Ihrer Selbst zu veranlassen nur allein durch euren Willen.... Ihr könnet unermeßlich viel von Ihr begehren und auch empfangen, denn Sie versagt Sich euch nicht, weil ihr Ihre Geschöpfe seid und.... wenn auch isoliert stehend.... doch unlösbar mit Ihr verbunden seid und bleibt. Der Gottbegriff braucht für euch noch nicht restlos geklärt zu sein, wenn ihr nur der allgewaltigen Schöpfermacht euch beuget, Die ihr nicht leugnen könnet.... Und eure Gedanken werden nun ganz andere Wege gehen, es werden ohne Widerstand Gedankenwellen aufgenommen werden, die euch umkreisen und die euch immer neue Aufklärung schenken, weil sie von jener Macht euch zuströmen, Der ihr euch beuget, mit Der ihr verbunden zu sein begehret. Ihr bleibet nicht ohne Antwort, wenn ihr Fragen stellt in diesem Kontakt, doch ihr müsset euer geistiges Ohr schärfen, um die feine Stimme nun zu vernehmen, die euch antwortet.... d.h., ihr müsset in wahrhaft ernstem Verlangen nun der Gedanken harren, die euch nun zugehen, denn diese sind die Äußerungen jener allgewaltigen Macht, Die Sich dem Ernsthaft-Verlangenden offenbaren will.... Kein denkender Mensch wird diese Macht leugnen können, ganz gleich, wie Er sie benennt.... aber Sie existiert, und der Mensch selbst ist Ihr Erzeugnis.... ein Wesen, das denkfähig ist und eigenen Willen hat. Und also muß auch dem Schöpfergeist Denkfähigkeit und Wille zuerkannt werden, die Merkmale einer Wesenheit in höchster Vollendung. Nur diese Erkenntnis sollte genügen, sich dieser Macht anzuvertrauen, von Ihr Aufschluß zu erbitten um Sinn und Zweck des Erdenlebens und Ihr die Bereitwilligkeit zu bekunden, das eigentliche Ziel anzustreben.... Und dann wird der Mensch auch in Erkenntnis seiner eigenen Schwäche und Mangelhaftigkeit jene Macht bitten um Unterstützung, um Kraft und Licht, den Lebensweg mit Erfolg zurücklegen zu können.... Und seine Bitte wird nicht vergeblich sein....
Amen
ÜbersetzerAll’uomo è quasi sempre sconosciuto lo scopo e la meta della sua esistenza terrena, perché appena non crede con piena serietà ciò che gli è stato insegnato su Questa, per lui sono indifferenti anche quegli insegnamenti. E perciò seguirà sempre soltanto gli avvenimenti terreni ed il suo proprio corso di vita secondo il destino e ne sarà più o meno contento, ma sempre soltanto in vista ad effetti terreni ed al suo proprio stato o situazione della sua vita. E per ogni uomo rimane sempre soltanto una domanda che lui stesso non potrebbe rispondersi. Allora cammina anche in uno stato di indifferenza interiore oppure nel rancore interiore, ma non troverà mai una piena soddisfazione nella sua esistenza terrena che gli sembra senza scopo. Davanti ai suoi occhi pende un velo. Quando lo può sollevare, allora vede un territorio raggiante che lo stimola ad entrarvi e lo libera dalla sua indifferenza della vita terrena, perché ora riconosce la sua meta e vi tende. Ma è difficile aprire gli occhi a quegli uomini che possono vedere qualcosa che finora era per loro sconosciuto. Ma non potrà mai più chiudere i suoi occhi l’uomo che ha dato una volta uno sguardo nella regione dov’è Luce e Calore, dove era felice grazie alla conoscenza, dove domande finora non spiegate si rispondono da sé, dove gli splendeva incontro la Verità che gli dona definitivo chiarimento e soddisfazione. E perciò dovrebbe credersi sapiente nessun uomo che non sente la pace interiore ed una felicità intima, perché costui non ha ancora guardato in quel territorio raggiante. Davanti ai suoi occhi c’è ancora il velo che oscura tutto, che avvolge tutto, benché l’uomo sia colmo di un sapere terreno che non può mai dare il sentimento di quella contentezza interiore, perché è perituro. Solo il giusto orientamento della meta rischiara il pensare dell’uomo ed il giusto orientamento della meta consiste nel voler sondare quelle regioni che rimangono chiuse a colui che indaga intellettualmente. Ed è questo di cui gli uomini dubitano, che sia possibile scoprire i Misteri dell’eterno Spirito di Creatore, che questo Stesso Spirito di Creatore Sia disposto a svelarli a colui che desidera seriamente il chiarimento. Chi cerca e trova nel mondo la pienissima soddisfazione, non desidera sapere ciò che gli è nascosto. Ma chi il mondo lascia anche insoddisfatto, dovrebbe rivolgere la sua attenzione su problemi non chiariti, dovrebbe pensare oltre, non lo dovrebbe soddisfare solo il sapere terreno, dovrebbe cercare un collegamento fra sé come creatura e lo Spirito di Creatore dall’Eternità, non importa come se Lo immagina. Dovrebbe anche riconoscere questo collegamento ed ammettere che lui stesso è impotente verso il destino. E dovrebbe anche cercare di entrare coscientemente in collegamento con lo Spirito del Creatore dall’Eternità, con la Potenza la Quale può riconoscere su di sé e quindi La deve anche riconoscere. Allora entra già in una regione che gli era sconosciuta finora, perché quella Potenza gli Si rivela. Se voi uomini lo volete credere o no, avete la possibilità di indurre la più alta Potenza all’Esternazione di Sé Stessa solo unicamente attraverso la vostra volontà. Potete smisuratamente molto desiderare ed anche ricevere da Lei, perché non Si nega a voi, perché siete le Sue creature e, anche se state isolati, siete e rimanete comunque indissolubilmente uniti con Lei. Non è necessario che il Concetto Dio sia per voi definitivamente chiarito, se soltanto vi piegate all’onnipotente Potenza di Creatore, la Quale non potete negare. Ed ora i vostri pensieri percorrono vie del tutto diverse, verranno accolte senza resistenza delle onde di pensieri che vi circuiscono e che vi danno sempre nuovo Chiarimenti, perché vi affluiscono da quella Potenza alla Quale vi piegate, con la Quale desiderate essere uniti. Non rimanete senza Risposta, quando ponete delle domande in questo contatto, ma dovete acuire il vostro orecchio spirituale per sentire ora la dolce Voce che vi risponde, cioè dovete ora attendere nel veramente serio desiderio i pensieri che vi giungono, perché questi sono la Manifestazione di quell’onnipotente Potenza la Quale Si vuole rivelare al serio desideroso. Nessun uomo pensante potrà negare questa Potenza, non importa come La chiama, ma esiste e l’uomo stesso è il Suo prodotto, un essere, che è capace di pensare e che ha una propria volontà. E quindi deve anche essere ammessa la facoltà di pensare ed una Volontà allo Spirito del Creatore, il Simbolo di una Entità nella somma Perfezione. Dovrebbe bastare solo questa conoscenza per affidarsi a questa Potenza, per chiedere da Lei il Chiarimento sul senso e lo scopo della vita terrena e di annunciarLe la volontaria disponibilità di aspirare alla vera meta. Ed allora l’uomo nella conoscenza della sua propria debolezza ed imperfezione chiederà a quella Potenzal Sostegno, Forza e Luce, per poter ripercorrere la via della vita con successo. E questa richiesta non sarà vana.
Amen
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