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Il tempo della fine ricco di Grazia

E malgrado ciò questo tempo dev’essere chiamato un tempo ricco di Grazia, perché Dio assiste gli uomini in ogni modo affinché trovino la via verso l’Alto, Egli porta vicino a loro sempre e sempre di nuovo la Sua Parola, Egli cerca di guidarli nella Verità che è l’unica a condurre il pensare nella sua giusta corsia. Egli cerca di rendere loro comprensibile che vivono la vita terrena per via di una meta molto più alta, per indurli a stabilire il giusto rapporto con Lui. Tutte queste sono delle Grazie che affluiscono agli uomini attraverso il Suo grande Amore e Misericordia. Ed anche l’uomo credente viene provveduto straordinarimanete per poter affrontare con successo l’ultima lotta di fede. Egli guida a loro una straordinaria Forza pure in forma della Parola divina che Egli trasmette loro direttamente e che fortificherà i credenti nel tempo più difficile delle oppressioni. Perché Egli Sarà fra loro ed attraverso la visibile Comparsa fortificherà i Suoi e li renderà vigorosi per combattere per Lui. Ed anche se potrebbe sembrare come se Dio avesse abbandonato gli uomini, dato che la miseria terrena è così grande, Egli E’ loro più vicino che mai, persino quando espone il corpo alla sofferenza terrena, perché non il corpo è in pericolo, ma solo l’anima, e la sofferenza attraverso la quale deve passare il corpo, serve solo alla purificazione dell’anima che ringrazierà una volta Dio nell’Eternità. Dove l’uomo attraverso la debolezza della sua volontà non si decide da sé stesso, là Dio lo spinge alla decisione, perché Egli sà della debolezza della volontà dell’uomo e gli viene in Aiuto, benché l’uomo come tale non può ancora riconoscere il Suo Aiuto. Certe vite terrene vengono abbreviate e perciò hanno bisogno di maggiori mezzi d’educazione in questo breve tempo. E perciò il tempo è così oltremodo sofferto e malgrado ciò può essere di Benedizione per molti, che sprofonderebbe senza salvezza nell’abisso senza la sofferenza. E’ un tempo di Grazia, anche se di ultragrande sofferenza, ma solo tramite questa l’umanità può ancora essere cambiata, mentre una vita spensierata aumenterebbe ancora la lontananza da Dio e non procurerebbe più nessun successo spirituale. Ma le conseguenze per gli uomini che hanno fallito nella vita terrena, sono oltremodo significative, l’ulteriore percorso di sviluppo è così tormentoso e orrendo, che le sofferenze del tempo delle fine sono da chiamare minime, perché sono solo di breve durata misurate alle sofferenze attraverso le quali deve passare lo spirituale che ha fallito sulla Terra. E perciò la sofferenza sulla Terra deve ancora essere considerata come Grazia, dato che dà ancora agli uomini la possibilità di stabilire il legame con Dio e con ciò poter evitare il peggio, il venir nuovamente relegato nella solida materia dopo il termine del periodo di Redenzione, cosa che però è la sorte dello spirituale che rimane in opposizione a Dio, che nemmeno la miseria e l’afflizione del tempo della fine ha fatto trovare la via del ritorno a Dio. Costoro hanno lasciato inosservata la Grazia di Dio ed ora devono anche prendere su di sé le conseguenze. La Longanimità, l’Amore e la Misericordia di Dio è ultragrande, malgrado ciò alla Redenzione dello spirituale è posta una meta. Ma Dio assiste lo spirituale con tutti i mezzi d’Aiuto, Egli cerca di salvare ancora le anime che sono del tutto nel potere dell’avversario e perciò rivolge agli uomini Grazie su Grazie, ed è necessaria solo la loro volontà di lasciar diventare efficaci su di sé queste Grazie, allora anche le ultragrandi sofferenze del tempo della fine sono di Benedizione.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Gnadenreiche Endzeit....

Und dennoch muß diese Zeit eine gnadenreiche Zeit genannt werden, denn Gott steht den Menschen in jeder Weise bei, daß sie den Weg zur Höhe finden, immer und immer wieder bringt Er ihnen Sein Wort nahe, Er versucht sie in die Wahrheit zu führen, die allein das Denken in die rechte Bahn lenkt. Er sucht es ihnen verständlich zu machen, daß sie das Erdendasein leben um eines höheren Zieles willen, um sie zu veranlassen, das rechte Verhältnis zu Ihm herzustellen. Es sind dies alles Gnaden, die den Menschen zuströmen durch Seine große Liebe und Barmherzigkeit. Und auch der gläubige Mensch wird außerordentlich bedacht, um den letzten Glaubenskampf erfolgreich bestehen zu können. Er führt ihnen außergewöhnliche Kraft zu gleichfalls in Form des göttlichen Wortes, das Er ihnen direkt vermittelt und das die Gläubigen stärken wird in der schwersten Zeit der Bedrängnisse. Denn Er wird unter ihnen sein und durch sichtbares Erscheinen die Seinen ermutigen und stark machen, für Ihn zu streiten. Und mag es auch scheinen, da die irdische Not so groß ist, als habe Gott die Menschen verlassen.... Er ist ihnen näher denn je.... Er wartet nur auf ihren Bittruf, um ihre Seelen stärken zu können, selbst wenn Er den Leib dem Erdenleid preisgibt.... Denn nicht der Leib ist in Gefahr, sondern nur die Seele, und das Leid, das der Körper durchzumachen hat, dient nur zur Läuterung der Seele, die es Gott dankt dereinst in der Ewigkeit. Wo der Mensch durch die Schwäche seines Willens sich nicht von selbst entscheidet, dort drängt Gott ihn zur Entscheidung, denn Er weiß um des Menschen Willensschwäche und kommt ihm zur Hilfe, wenngleich der Mensch als solcher Seine Hilfe noch nicht erkennen kann. So manches Erdenleben ist abgekürzt und bedarf deshalb vermehrter Erziehungsmittel in dieser kurzen Zeit. Und darum ist die Zeit so überaus leidvoll, und doch kann sie von Segen sein für viele, die ohne das Leid rettungslos versinken würden in den Abgrund.... Es ist eine Zeit der Gnade, wenn auch übergroßen Leides, doch nur durch solches kann die Menschheit noch gewandelt werden, während ein sorgenloses Leben die Gottferne nur vergrößert und keine geistigen Erfolge mehr zeitigen würde. Doch die Folgen sind für die Menschen, die versagt haben im Erdenleben, so überaus bedeutsam, der weitere Entwicklungsgang ist so qualvoll und grauenhaft, daß die Leiden der Endzeit gering zu nennen sind, weil sie nur von kurzer Dauer sind gemessen an den Leiden, die das Geistige durchmachen muß, das auf Erden versagt hat. Und darum muß das Leid auf Erden noch als Gnade angesehen werden, gibt es doch den Menschen noch die Möglichkeit, die Bindung mit Gott herzustellen und dadurch das Schlimmste von sich abwenden zu können.... das erneute Gebannt-Werden in der festen Form nach Beendigung dieser Erlösungsperiode.... was aber das Los ist des Gott-widersetzlich bleibenden Geistigen, das auch die Not und Trübsal der Endzeit nicht zu Gott zurückfinden ließ. Diese haben die Gnade Gottes unbeachtet gelassen und müssen auch die Folgen auf sich nehmen.... Gottes Langmut, Liebe und Barmherzigkeit ist übergroß, dennoch ist der Erlösung des Geistigen ein Ziel gesetzt. Gott aber steht dem Geistigen mit allen Hilfsmitteln zur Seite, Er sucht noch zu retten die Seelen, die nicht gänzlich in der Macht des Gegners sind, und leitet deshalb den Menschen Gnaden über Gnaden zu.... und nur der Wille derer wird benötigt, diese Gnade an sich wirksam werden zu lassen, dann sind auch die übergroßen Leiden der Endzeit von Segen....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde