Wer sich freiwillig in die Obhut Meiner Vaterliebe begibt, kann aller Sorgen sich enthoben fühlen, denn Ich übernehme sie nun sowohl irdisch als auch geistig. Sowie er Mich als Vater anerkennt, ist auch sein Wille Mir zugewandt, und Ich habe ihn gewonnen. Doch zur Vollkommenheit muß der Mensch noch auf Erden zu gelangen trachten, und dazu helfe Ich ihm in jeder Weise. Denn durch die Hingabe seines Willens an Mich hat er Mir auch das Recht eingeräumt, auf ihn einzuwirken, was Ich ohne das Eingehen in Meinen Willen nicht kann, d.h. Ich Selbst nicht gegen Mein Gesetz von Ewigkeit vorgehe, demzufolge jedes Wesen seinen freien Willen haben muß, um vollkommen werden zu können. Die Erdenlebensprobe aber ist gewissermaßen schon bestanden mit der freiwilligen Unterstellung seines Willens unter den Meinen, und dann ist Mein Wirken an diesem Menschen unausgesetzte Fürsorge leiblich und geistig, dann kann der Mensch vollvertrauend sein, dann gereichet ihm alles zum Besten, was ihm auch beschieden sei. Der Glaube an Meine Hilfe, die feste Zuversicht, als Kind die Obhut des Vaters zu genießen, wird ihn seinen Erdengang in Ruhe und Sorglosigkeit zurücklegen lassen, und auch die Gewißheit wird er haben, geistig sein Ziel zu erreichen, weil Ich Selbst Mein Kind an der Hand führe und es zu Mir ziehe voller Liebe. Ein jeder erreichet sein Ziel, der an Mich glaubt, also Mich anerkennet und sich Mir voller Liebe unterstellt.... der seinen einstigen Willenswiderstand aufgibt und sich Mir demütig und gehorsam beuget.... Er ist dann wie eine Frucht, die Ich ernten kann und die Ich noch so lange am Baum des Lebens lasse, bis sie reif geworden ist, um Mich dann ihrer Köstlichkeit zu erfreuen, die sich Mir selbst geschenkt hat, daß Meine Liebe sie verzehre....
Amen
ÜbersetzerChi si mette liberamente nella Custodia del Mio Amore di Padre, può sentirsi sollevato a tutte le preoccupazioni, perché Io le assumo ora sia terrenamente come anche spiritualmente. Appena Mi riconosce come Padre, anche la sua volontà è rivolta a Me ed Io l’ho conquistato. Ma l’uomo deve cercare di giungere alla perfezione ancora sulla Terra ed a ciò lo aiuto in ogni modo. Perché nel dare la sua volontà a Me, Mi ha anche concesso il Diritto di agire su di lui, cosa che non posso fare senza che lui entri nella Mia Volontà, cioè Io Stesso non vado contro la Mia Legge dall’Eternità, in conseguenza della quale ogni essere deve avere la sua libera volontà per poter diventare beato. La prova della vita terrena però in certo qual modo è già superata con la libera sottomissione della sua volontà alla Mia, ed allora il Mio Agire su questa persona è una inarrestabile Provvidenza sia corporalmente che spiritualmente, allora l’uomo può essere pienamente fidente, allora è tutto per il suo meglio, qualunque cosa gli è destinato.
La fede nel Mio Amore, la ferma fiducia di godere come figlio la Custodia del Padre, lo farà percorrere il suo cammino terreno con calma e tranquillità, ed avrà anche la certezza di raggiungere spiritualmente la sua meta, perché Io Stesso conduco il figlio Mio alla Mano e lo attiro a Me colmo d’Amore. Ognuno che crede in Me, raggiunge la sua meta, quindi Mi riconosce, si sottomette a Me colmo d’amore, rinuncia alla sua resistenza di volontà di una volta e si piega a Me umile ed obbediente. Allora è come un frutto che Io posso raccogliere e che Io lascio ancora sull’Albero della Vita, finché non è diventato maturo, per poi gioire della sua delizia, che si è donato a Me da sé stesso, affinché il Mio Amore lo consumi.
Amen
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