Übergroßes Leid ist eine besondere Gnade, wenngleich euch dies unbegreiflich ist; denn Meine Liebe will euch Menschen nicht versinken lassen im Taumel der Welt und stellt diesem gegenüber Stunden finsterster Not, um euch zum Besinnen zu veranlassen, ansonsten die Seele leer ausgehen würde und keinen Erfolg zu verzeichnen hätte in ihrer geistigen Entwicklung. Das Leid ist stets als ein Mittel anzusehen, den Menschen hilflos und seiner Schwäche bewußt zu machen, und sowie das Leid dazu beiträgt, daß sich die Seele Mir zuwendet, daß sie Mich angeht um Hilfe und sich demütig Mir anvertraut, ist es von großem Segen und daher als eine Gnadengabe anzusehen. Denn das Leid führt zu Mir, während durch die Freuden der Welt sowie jeden irdischen Genuß das Gegenteil erreicht wird. Leid veranlaßt den Menschen zum Beten, und ohne Gebet ist keine Verbindung von euch zu Mir möglich. Ohne Gebet kann euch die Gnadengabe nicht zugeleitet werden, denn das Gebet bekundet den Willen und das Verlangen nach Mir, und also kann Ich dem Menschen entgegenkommen und ihm als Erfüllung seiner Bitte geben, wessen er bedarf. Bleibt aber der Mensch von Leid verschont, so verharrt der Körper in der Abwehr des Geistes, so dieser sich der Seele kundtun möchte, auf daß der Mensch die rechte Führung und Belehrung entgegennehmen kann. Letzteres aber ist unbedingt nötig für den geistigen Aufstieg, für das Erreichen eines hohen Reifegrades der Seele, daß diese vom Geist unterwiesen wird und also die Seele mit dem Geist sich einet. Dazu muß Ich aber unbedingt mit Meiner Kraft ihr Hilfe gewähren und also vorerst darum angegangen werden, weil der freie Wille des Menschen ausschlaggebend ist, dieser aber wird zur Entscheidung gedrängt im Leid. Es kann das Leid auch ein Menschenherz verhärten, dann treibt der Mensch ab und strebt nicht mehr die Höhe an, und dann gibt es kein anderes Mittel, das erfolgreicher wäre. Zumeist aber führt das Leid zu Mir hin, zumeist vervollkommnet sich der Mensch durch Leid, und dann hat dieses seinen Zweck erfüllt. Dann aber sollet ihr Mir auch dankbar sein für solches und es auch als Gnade anerkennen, denn es ist irdisches Leid kein Dauerzustand und überaus segensreich, so ihr selbst nur wollet, daß ihr reifet. Dann werdet ihr es Mir danken ewiglich, und im Zustand des Erkennens ist euch auch das irdische Leben leichter erklärlich, und ihr findet euch auch in der großen Notzeit zurecht, denn ihr lebt dann euer Leben nicht mehr allein, sondern mit Mir, weil ihr im Gebet euch Mir erschließet und nun Kraft empfanget, die ihr wieder nützen könnet nach eigenem Willen und nützen werdet mit Sicherheit zum geistigen Aufstieg, wie es eure Bestimmung ist....
Amen
ÜbersetzerNell’ultragrande sofferenza c’è una Grazia particolare, benché questo vi sia incomprensibile, perché il Mio Amore non vuole far sprofondare voi uomini nell’ebbrezza del mondo, e perciò vi mette di fronte a queste ore della miseria più oscura, per stimolarvi alla riflessione, altrimenti l’anima andrebbe a mani vuote e non avrebbe da registrare nessun successo nel suo sviluppo spirituale. La sofferenza è sempre da considerare come un mezzo per rendere l’uomo inerme e cosciente della sua debolezza, e come la sofferenza contribuisce che l’anima si rivolga a Me, che Mi chiede Aiuto e si affida umilmente a Me, è di grande benedizione e perciò da considerare un Dono di Grazia. La sofferenza conduce a Me, mentre attraverso le gioie del mondo, come attraverso ogni godimento terreno, si ottiene il contrario. La sofferenza stimola l’uomo alla preghiera, e senza preghiera nessun collegamento con Me è possibile. Senza preghiera il Dono di Grazia non può essergli presente, perché la preghiera annuncia la volontà ed il desiderio di Me, ed allora posso andare incontro all’uomo e dargli in adempimento della sua richiesta ciò di cui ha bisogno. Ma se all’uomo rimane risparmiata la sofferenza, allora il corpo sosta nel rifiuto dello spirito, se questo vuole annunciarsi all’anima, affinché l’uomo possa ricevere la giusta guida e istruzione. Quest’ultima è comunque assolutamente necessaria per la risalita spirituale, per il raggiungimento di un alto grado di maturità dell’anima, che questa viene istruita dallo spirito e così l’anima si unisce con lo spirito. Ma per questo devo assolutamente garantirle Aiuto con la Mia Forza, e perciò prima devo essere pregato, perché la libera volontà dell’uomo è determinante, e questa viene spinta alla decisione con la sofferenza. La sofferenza può anche indurire il cuore d’un uomo, allora l’uomo scende e non tende più verso l’Alto, ed allora non esiste alcun altro mezzo che fosse più coronato da successo che questo. Quasi sempre la sofferenza conduce a Me, quasi sempre l’uomo si perfeziona attraverso la sofferenza, ed allora questa ha compiuto il suo scopo. Allora voi uomini dovete essere anche grati per questa, e considerarla anche come Grazia, perché la sofferenza terrena non è uno stato duraturo, ed è estremamente ricca di benedizione se soltanto volete maturare. Allora Mi sarete eternamente grati e nello stato della riconoscenza la vita terrena vi è anche più facilmente spiegabile, ed allora riuscite anche a superare il grande tempo di miseria, perché allora non vivete la vostra vita da soli ma con Me, perché vi dischiudete a ME nella preghiera ed ora ricevete Forza, che voi potete nuovamente utilizzare secondo la propria volontà, e l’utilizzerete pure con sicurezza per la risalita spirituale com’è la vostra destinazione.
Amen
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