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Richtung des Denkens und Wollens der Seele.... Geist oder Körper....

Je geringeren Widerstand die Seele dem Geist in sich entgegensetzt, desto offensichtlicher kann er sich äußern, und desto vernehmlicher ist seine Stimme dem Menschen, denn dann bestimmt die Seele auch die körperlichen Sinne und Organe zu ihren Funktionen, die dann dem Einfluß des Geistes entsprechen. Also muß das Denken und Wollen des Menschen sich vorerst auf das Innenleben beziehen, auf daß der Geist im Menschen wirksam werden kann. Und so kann vom Geist Gottes niemals ein Mensch erfüllt sein, dessen Denken und Wollen vorwiegend der Erhaltung und dem Wohlleben des Körpers gilt. Denn dann vermag weder die Seele die Stimme des Geistes in sich zu vernehmen, noch könnte sie den Verstandesorganen geistiges Gut vermitteln, da dieser dazu gleichfalls aufnahmeunfähig wäre. Und so ist der ernste Wille, vom Geist in sich belehrt zu werden, erste Voraussetzung, daß er sich äußert, denn der Wille geht von der Seele aus und kann dem Geist oder dem Körper gelten. Und der Wille bestimmt die Gedanken, die jedoch dann vom Geist im Menschen ausgehen, sowie diesem das Wirken möglich gemacht worden ist. Dann aber kann der Mensch sich völlig seinem Einfluß überlassen, er wird stets recht denken und handeln, so er die Bedingung erfüllt, die das Wirken des Geistes zulassen. Erstmalig also muß das Denken und Wollen des Menschen auf sein Innenleben gerichtet sein, er muß die Seele bedenken wollen und nicht den Körper.... Ferner muß er sich klar sein darüber, daß er eine Aufgabe zu erfüllen hat auf Erden, er muß sich klar sein, daß er das göttliche Liebegebot sich zur Richtschnur seines Lebenswandels machen muß, um den Willen Gottes zu erfüllen; er muß ferner nach reinster Wahrheit Verlangen tragen und solche innerlich suchen.... er muß horchen nach innen, was Gott als der Geber der Wahrheit ihm durch Seinen Geist vermittelt. Er muß bitten um Seine liebevolle Belehrung, ansonsten ihm die köstlichste Gabe Gottes vorenthalten wird, weil er sie nicht entsprechend würdigt. Und also muß die Seele ständig arbeiten an sich, d.h. ihr Denken, Fühlen und Wollen ganz dem Willen Gottes anpassen und so sich zum Aufnahmegefäß des göttlichen Geistes gestalten, der dann unbeschränkt wirken kann in ihm. Der Vorgang an sich ist eine Kraftübertragung aus dem geistigen Reich, d.h., Gott Selbst leitet Seine Ausstrahlung in das Herz des Menschen, der also nun Göttliches in sich birgt, das in Erscheinung treten muß, in Form von Wissen, von tiefster Weisheit, also lichtvollster Erkenntnis. Der Zustand des Wissens ist schon eine Angleichung an die ewige Gottheit, Die in Sich pur Licht und Kraft ist. Menschen, in denen der göttliche Geist wirken kann, werden stets lichtumflossen sein, doch nur dem geistig zu schauen Vermögenden erkenntlich, während das körperliche Auge nichts Sonderliches wahrnimmt, nur aus den äußerlichen Wirkungen, am vermehrten Wissen, der Mensch auf göttliches Geisteswirken schließen kann. Ist aber ein Mensch von Licht umflossen, dann ist er auch selbst Lichtträger, er ist gleichsam im Verband stehend mit der geistigen Welt eine Kraftstation geworden, die nun wieder ihrerseits abgeben kann und also die göttliche Ausstrahlung weiterleitet dorthin, wo sie ohne Widerstand aufgenommen wird.... Jede Kraft- und Lichtzuleitung benötigt die Willigkeit des Empfangenden. Der geringste Widerstand jedoch verhindert sie, Widerstand aber wird durch Denken und Wollen entgegengesetzt.... durch ein Abwenden der Seele vom Geist in ihr und ein Zuwenden zum Körper, d.h. ein Eingehen auf dessen Wünsche und Begierden. Dann einet sich die Seele mit dem Körper, anstatt ihrer Aufgabe gemäß die Vereinigung mit dem Geist in sich herzustellen, der dann für eine völlige Vereinigung mit dem Vatergeist von Ewigkeit Sorge trägt. Also wird es der Seele anheimgestellt, nach welcher Richtung sie sich wendet; von seiten des Geistes findet sie stets Unterstützung, von seiten des Körpers jedoch niemals. Dieser fordert ständig, während jener gibt und als einzige Gegenleistung Aufgeben des Widerstandes fordert, um ungehindert wirken zu können, d.h., seinen Einfluß auf die Seele voll und ganz zur Geltung zu bringen.... Gelingt es der Seele mit Hilfe des Geistes auch den Körper ihren Wünschen geneigt zu machen, so ist auch die Vergeistigung des Körpers gewährleistet, d.h., seine materiellen Substanzen treten gleichfalls in den Zustand ein, der Lichtdurchstrahlung zuläßt, jeglicher Widerstand ist aufgegeben, und es hat dies zur Folge, daß die Seele in aller Klarheit des Geistes Stimme in sich vernimmt und sie auch dem körperlichen Ohr vernehmbar wiedergeben kann, daß also der Mensch die göttliche Stimme tönend in sich vernimmt und im hellsten Licht steht, d.h. von tiefstem Wissen erfüllt ist, weil Gottes Liebekraft in aller Fülle ihn durchströmt, weil die Vereinigung des Geistes im Menschen mit dem Vatergeist von Ewigkeit stattgefunden hat und die Seele ausgereift ist und als Lichtwesen eingehen kann in das geistige Reich zu ungeahnter Seligkeit....

Amen

Übersetzer
Dies ist eine Originalkundgabe von Bertha Dudde

L’orientamento del pensare e del volere dell’anima - Spirito o corpo

Meno resistenza l’anima presta allo spirito in sé, con più evidenza esso si può manifestare e più udibile è la sua voce all’uomo, perché allora l’anima determina anche i sensi corporei ed organi per le loro funzioni, che poi corrispondono all’influenza dello spirito. Quindi dapprima il pensare e volere dell’uomo si deve riferire alla vita interiore, affinché lo spirito nell’uomo possa diventare efficace. E così un uomo il cui pensare e volere è rivolto prevalentemente alla conservazione ed al ben vivere del corpo, non può mai essere colmato dallo Spirito di Dio, perché allora né l’anima può sentire la voce dello spirito in sé, né potrebbe trasmettere del bene spirituale agli organi dell’intelletto, perché questo sarebbe incapace di accogliere. E così la seria volontà di essere istruito dallo spirito in sé, è la prima premessa che si manifesti, perché la volontà procede dall’anima e può essere riferita allo spirito oppure al corpo. E la volontà determina i pensieri che però procedono poi dallo spirito nell’uomo, appena gli è stato reso possibile l’agire. Allora l’uomo si può lasciare del tutto alla sua influenza, penserà ed agirà sempre nel modo giusto se adempie la condizione che permette l’agire dello spirito.

Per prima cosa il pensare e volere dell’uomo dev’essere rivolto alla sua vita interiore, deve voler provvedere all’anima e non al corpo. Inoltre deve essergli chiaro che ha da adempiere un compito sulla Terra, gli dev’essere chiaro che si deve fare del Comandamento divino dell’amore la linea di condotta del suo cammino di vita per adempiere la Volontà di Dio; inoltre deve portare il desiderio per la purissima Verità e cercarla interiormente, deve ascoltare nell’interiore ciò che Dio come il Donatore della Verità gli trasmette attraverso il Suo Spirito. Deve chiedere il Suo amorevole ammaestramento, altrimenti gli rimane nascosto il Dono più delizioso di Dio, perché non se ne rende degno.

E quindi l’anima deve costantemente lavorare su di sé, cioè adeguare il suo pensare, sentire e volere del tutto alla Volontà di Dio e così formarsi come vaso d’accoglienza per lo Spirito divino, che poi può agire in lui illimitatamente. Il procedimento in sé è una trasmissione di Forza dal Regno spirituale, cioè Dio Stesso guida la Sua Irradiazione nel cuore dell’uomo, che quindi cela ora del Divino in sé che deve manifestarsi in forma di sapere, di profondissima Sapienza, quindi la conoscenza più luminosa. Lo stato del sapere è già un adeguamento all’eterna Divinità la Quale E’ in Sé pura Luce e Forza.

Uomini nei quali lo Spirito divino può agire, saranno sempre circumfluiti dalla Luce, ma solo possibile riconoscibile da colui che è in grado di contemplare spiritualmente, mentre l’occhio corporeo non percepisce nulla di straordinario, l’uomo può dedurre all’agire dello Spirito divino solo dagli effetti esteriori, dall’aumentato sapere. Se l’uomo è circumfluito dalla Luce, allora anche lui stesso è un portatore di Luce, stando per così dire in contatto con il mondo spirituale è diventato una stazione di Forza che ora da parte sua può di nuovo elargirla e quindi conduce oltre l’Irradiazione divina là dove viene accettata senza resistenza.

Ogni apporto di Forza e Luce necessita della volontarietà del ricevente. La minima resistenza però la impedisce, la resistenza però viene opposta dal pensare e volere, attraverso un distogliere dell’anima dallo spirito in lei ed un rivolgere al corpo, cioè assecondare i suoi desideri e bramosie. Allora l’anima si unisce con il corpo invece di stabilire, secondo il suo compito, l’unificazione con lo spirito in sé, che poi provvede alla totale unificazione con lo Spirito del Padre dall’Eternità. Quindi viene lasciata all’anima in quale direzione si rivolge; da parte dello spirito trova sempre il sostegno, ma mai da parte del corpo. Questo esige costantemente, mentre lo spirito dà e come unica prestazione di risposta richiede la rinuncia della resistenza, per poter agire senza ostacolo, cioè di far valere del tutto la sua influenza sull’anima. Se all’anima riesce con l’aiuto dello spirito rendere anche il corpo incline ai suoi desideri, allora è garantita anche la spiritualizzazione del corpo, cioè le sue sostanze materiali entrano pure nello stato che permette l’irradiazione della Luce, è scomparsa ogni resistenza e questo ha per conseguenza, che l’anima sente in sé in tutta la chiarezza la voce dello spirito e la può anche riferire udibilmente all’orecchio corporeo, che quindi l’uomo sente in sè la Voce divina sonante e sta nella Luce più chiara, cioè è colmato dal sapere più profondo, perché la Forza dell’Amore di Dio fluisce attraverso lui in tutta la pienezza, perché ha avuto luogo l’unificazione dello spirito nell’uomo con lo Spirito del Padre dall’Eternità e l’anima è maturata e può entrare come essere di Luce nel Regno spirituale nell’insospettata Beatitudine.

Amen

Übersetzer
Übersetzt durch: Ingrid Wunderlich