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La liberazione delle anime dall’abisso - Il Raggio di Luce – Gesù Cristo

E’ indescrivibilmente beatificante aver aperto le porte nel Regno di Luce ad un’anima che prima veniva ancora trattenuta da forze oscure ed era infelice. Non la Grazia di Dio le la liberata la via, ma la sua volontà si è rivolta alla Luce e la Sua Grazia l’ha aiutata a sfuggire dall’oscurità. Questa deve liberare ogni anima che desidera la Luce. E’ un sempre continuo sforzo da parte del mondo di Luce di risvegliare in quegli esseri il desiderio per la Luce. Perciò guizzano dei raggi di Luce ovunque, anche nell’abisso, che però non toccano beneficamente tutti gli esseri, ma soltanto coloro la cui resistenza contro Dio ha già ceduto un poco, e per queste anime splendono anche a volte dei raggi di Luce perché Dio sa, quando è venuto il tempo in cui le anime sono accessibili per la Luce. Ma la Luce non costringe mai, ma stimola solo la volontà delle anime di seguire il raggio di Luce. Gli esseri della Luce vengono voi sulla via a queste anime, bensì non riconosciuti, ma offrendo loro l’aiuto, ed ora è lasciato di nuovo alle anime se accettano questo aiuto. Sovente rimangono ancora nella resistenza, e poi è di nuovo buio intorno a loro, ed ora percepiscono quest’oscurità ancora con maggior tormento, ed il loro desiderio per la Lue diventa sempre più forte. Ma appena l’oscurità tormenta un’anima, il tempo non è più lontano, in cui le viene data la Luce e le anime già più mature si sforzano di procurarle la Luce, perché delle anime che godono la Beatitudine della Luce, si rivolgono sempre di nuovo piene di compassione a quelle anime nell’abisso. L’amore cresce con la pienezza di Luce che loro stesse percepiscono e perciò avrà certamente luogo anche una liberazione delle anime dall’abisso.

Ma dato che la libera volontà di ogni essere stesso deve diventare attiva, passa sovente molto tempo. Per gli aiutanti però è una indescrivibile gioia quando sono riusciti di includere un’anima nella loro cerchia e la loro miseria ora ha trovato la fine. Perché ora c’è di nuovo un aiutante in più che partecipa al lavoro di Redenzione. Aver aiutato una unica anima, significa di aver anche di nuovo preparato per il suo seguito la via che conduce in Alto. Perché ogni anima nel suo amore, che appunto ora è divampato, vuole di nuovo aiutare le sue, e pensa alla miseria di queste nell’abisso. La sua volontà di aiutare non rimarrà mai senza successo, perché valuta la sua propria esperienza e l’impiega là dove anche lei stessa ha sofferto, che predica la fede in Gesù Cristo a tutte coloro che vuole aiutare. Se ora la miseria di un’anima che ne è stata istruita, diventa insopportabile, allora nella sua miseria si rivolge lei stessa a Colui, il Quale le è stato presentato come Redentore, lei Lo invoca nella sua grande oppressione e trova l’esaudimento. Gesù Cristo aspetta solo la chiamata che comunica la volontà dell’anima, per aiutarla. Il Suo Nome è la Forza ed il Mistero più grande, la fede in Lui può anche essere trovata ancora nel Regno spirituale, ed ogni anima di Luce si sforza di risvegliare questa fede, il suo amore le dà la Forza e non cederà finché il Regno di Luce non apre di nuovo le sue Porte per coloro dall’abisso, che desiderano salire in Alto, perché la Misericordia e l’Amore di Gesù sono infiniti, e la Sua Opera di Redenzione continua nel Regno spirituale, perché Lui vuole che tutte le Sue creature diventino beate.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Erlösung der Seelen aus der Tiefe.... Lichtstrahl.... Jesus Christus....

Es ist unbeschreiblich beseligend, einer Seele die Pforten in das Lichtreich geöffnet zu haben, die vordem noch von finsteren Kräften zurückgehalten wurde und unselig war. Nicht die Gnade Gottes gab ihr den Weg frei, sondern ihr Wille wandte sich dem Licht zu, und Seine Gnade half ihr, der Finsternis zu entfliehen. Die Finsternis muß jede Seele freigeben, die selbst nach Licht verlangt. Es ist ein immerwährendes Bemühen von seiten der Lichtwelt, in jenen Wesen das Verlangen nach Licht wachzurufen. Darum blitzen überall, auch in der Tiefe, Lichtstrahlen auf, die aber nicht alle Wesen wohltätig berühren, sondern nur die, deren Widerstand gegen Gott etwas nachgelassen hat, und für diese Seelen leuchten auch mitunter die Lichtstrahlen auf, weil Gott weiß, wann die Zeit gekommen ist, da die Seelen dem Licht zugänglich sind. Doch niemals zwingt das Licht, sondern es regt nur den Willen der Seelen an, dem Lichtstrahl nachzugehen. Die Wesen des Lichtes treten dann diesen Seelen in den Weg, unerkannt zwar, doch ihnen ihre Hilfe anbietend, und den Seelen ist es nun wiederum überlassen, ob sie die Hilfe annehmen.... Oft verharren sie noch im Widerstand, und dann ist es wieder dunkel um sie, und sie empfinden diese Dunkelheit nun noch qualvoller, und ihr Verlangen nach Licht wird immer stärker. Doch sowie die Dunkelheit eine Seele quält, ist die Zeit nicht mehr fern, da ihr Licht wird.... Und eifrig sind die schon reiferen Seelen um sie bemüht, ihr Licht zu verschaffen. Denn Seelen, die selbst die Seligkeit des Lichtes genießen, wenden sich immer wieder voll Erbarmen jenen Seelen der Tiefe zu. Die Liebe wächst mit der Lichtfülle, die sie selbst empfangen, und darum wird auch sicher eine Erlösung der Seelen aus der Tiefe stattfinden.

Doch da der freie Willen jedes Wesens selbst tätig werden muß, vergeht oft lange Zeit.... Doch unbeschreibliche Freude ist bei den Helfern, wenn es ihnen gelungen ist, eine Seele in ihren Kreis hineinzuziehen, und ihre Not nun ein Ende gefunden hat.... Denn nun ist wieder ein Helfer mehr, der sich an der Erlösungsarbeit beteiligt. Einer einzigen Seele geholfen zu haben bedeutet, auch wieder deren Anhang den Weg vorbereitet zu haben, der nach oben führt. Denn jede gerettete Seele will in ihrer Liebe, die ja nun entflammt worden ist, wieder helfen den ihrigen, und sie gedenket der Not derer in der Tiefe. Und ihr Hilfswille wird auch niemals erfolglos bleiben, weil sie ihre eigene Erfahrung auswertet und dort ansetzet, wo auch sie selbst gelitten hat.... daß sie den Glauben an Jesus Christus predigt allen, denen sie helfen will.... Wird nun die Not einer Seele unerträglich, die darüber belehrt worden ist, so wendet sie in ihrer Not sich doch selbst an Ihn, Der ihr als Erlöser vorgestellt worden ist.... sie ruft in ihrer großen Bedrängnis und findet Erhörung. Denn Jesus Christus wartet nur auf den Ruf, der den Willen der Seele bekundet, um ihr zu helfen. Es ist Sein Name die größte Kraft und das größte Geheimnis.... der Glaube an Ihn kann auch noch im geistigen Reich gefunden werden, und jede Lichtseele bemüht sich, diesen Glauben zu erwecken, ihre Liebe gibt ihr Kraft, und sie wird nicht nachlassen, bis das Lichtreich wieder seine Pforten öffnet für die aus der Tiefe nach oben verlangenden, denn die Erbarmung und Liebe Jesu Christi ist unendlich, und Sein Erlösungswerk wird fortgesetzt im geistigen Reich, weil Er will, daß alle Seine Geschöpfe selig werden....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde