Io Sono il Padre di tutti voi, il Mio Amore appartiene a tutti voi, voglio sapervi tutti beati, voglio fare di voi figli Miei, Essere unito con voi in tutta l’Eternità. Il Mio Amore per voi è ultragrande, ma trova solo poca rispondenza. Le Mie creature sono di spirito abbagliato in conseguenza della loro volontà, che una volta era rivolta contro di Me, come conseguenza di un peccato che ha tolto loro qualsiasi conoscenza. Malgrado ciò, a loro appartiene ancora sempre il Mio infinito Amore e non cesserà mai, finché non ho di nuovo conquistato per Me le Mie creature come figli Miei.
Questo Amore Mi muove ora sempre di nuovo ad attirare e chiamare le Mie pecorelle come un buon Pastore; l’Amore Mi muove a stendere costantemente la Mia Mano salvifica dove c’è il pericolo che precipitino; impiego tutti i mezzi e non lascio nulla di intentato che potrebbe solo promettere un piccolo successo. Ma è un lavoro fatico, finché l’altro seduce, finché il principe del mondo ammaglia gli uomini e loro lo seguono volentieri.
Il Mio allettare è l’Amore, la sua meta però la rovina. Ma da nessuna parte può essere impiegata la forza, da nessuna parte l’uomo può essere costretto, ma unicamente la sua volontà determina la sua via verso ‘Altro o verso il basso. Finché l’uomo non riconosce il Mio Amore, è inutile il Mio allettare e chiamare, ma riconoscerà Me ed il Mio Amore soltanto, quando lui stesso è capace e volenteroso di amare. Allora il suo cuore spinge da sé stesso incontro a Me, allora sente dove il suo amore trova rispondenza, allora è già diventato Mio per l’Eternità.
E’ quindi l’amore che dev’essere acceso, se l’essere vuole diventare beato. L’amore è tutto, questo unicamente cambia il rapporto delle Mia creature verso di Me, questo unicamente fa della creature il figlio Mio, l’amore ci lega indissolubilmente e stabilisce di nuovo il rapporto primordiale. Ma agli uomini manca l’amore. Io corteggio instancabilmente il loro amore ed urto contro cuori induriti, che il Mio corteggiare lascia indifferenti. Ed ho Pietà di questa umanità perché non sà, in quale stato infelice si trova senza amore. Non sà di quale Beatitudine deruba sé stessa, perché è senza amore. Non posso adirarMi, perché la più profonda oscurità rabbuia il suo spirito, ed in questa oscurità gli uomini vanno a tastoni, essendo nel pericolo di precipitare ogni attimo. A loro si stenderà sempre di nuovo una Mano salvifica, ma non vedono quasi mai questa Mano, perché non vogliono vedere, perché i loro occhi sono rivolti in lontananza, dove guizzano luci d’abbaglio per ingannarli.
Non posso adirarMi, e malgrado ciò devo lasciarli percorrere la loro via, finché loro stessi non riconoscono che si sono smarriti e chiamano per l’Aiuto. Non posso provvederli con la Luce contro la loro volontà che non servirebbe loro, ma li renderebbe solo non-liberi. E perciò passerà ancora molta miseria e bisogno sulla Terra, ma il Mio Amore non cesserà mai per le Mie creature che attraverso questa miseria voglio ancora conquistare. Perché la miseria deve attizzare in loro l’amore, amore per i prossimi che si trovano nella stessa miseria, e questo amore Mi riconoscerà poi anche ed imparerà ad amarMi. Ed allora qualsiasi miseria sarà sospesa, allora il Mio Amore Era Vincitore, allora il Mio Amore vi ha conquistato e sarete eternamente beati.
Amen
TraduttoreIch bin euer aller Vater, Meine Liebe gehört euch allen, Ich will euch alle selig wissen, Ich will euch zu Meinen Kindern machen, die mit Mir verbunden sind in alle Ewigkeit.... Meine Liebe zu euch ist übergroß, aber sie findet nur wenig Erwiderung. Meine Geschöpfe sind verblendeten Geistes als Folge ihres Willens, der einst gegen Mich gerichtet war, als Folge einer Sünde, die ihnen jegliche Erkenntnis nahm. Dennoch gehört ihnen Meine unendliche Liebe noch immer, und sie wird nie aufhören, bis Ich Meine Geschöpfe wieder für Mich gewonnen habe als Meine Kinder.
Diese Liebe bewegt Mich nun immer wieder, wie ein guter Hirt Meine Schäflein zu locken und zu rufen; die Liebe bewegt Mich, ständig Meine rettende Hand auszustrecken, wo Gefahr ist, daß sie abstürzen; alle Mittel bringe Ich in Anwendung, die geeignet sind, das Verlorene wieder zu Mir zu lenken, und Ich lasse nichts unversucht, was nur einen kleinen Erfolg versprechen könnte. Doch es ist eine mühevolle Arbeit, solange der andere locket.... solange der Fürst der Welt die Menschen betöret und sie ihm willig Folge leisten....
Mein Locken ist Liebe, sein Ziel aber Verderben.... Doch von keiner Seite kann Gewalt angewendet werden, von keiner Seite kann der Mensch gezwungen werden, sondern sein Wille allein bestimmt seinen Weg nach oben oder nach unten. Solange der Mensch nicht Meine Liebe erkennt, ist Mein Locken und Rufen vergebens, erkennen aber wird er erst Mich und Meine Liebe, so er selbst liebefähig und liebewillig ist. Dann drängt sein Herz Mir von selbst entgegen, dann spürt es, wo es Erwiderung seiner Liebe findet, dann ist es auch schon Mein geworden für ewig....
Die Liebe also ist es, die entzündet werden soll, will das Wesen selig werden. Die Liebe ist alles.... sie allein wandelt das Verhältnis Meines Geschöpfes zu Mir, sie allein macht das Geschöpf zu Meinem Kind, die Liebe bindet uns unauflöslich zusammen und stellt das Urverhältnis wieder her.... Die Liebe aber mangelt den Menschen.... Unermüdlich werbe Ich um ihre Liebe und stoße auf verhärtete Herzen, die Mein Werben unbeeindruckt läßt. Und Mich erbarmet diese Menschheit, denn sie weiß nicht, in welchem unglückseligen Zustand sie sich befindet ohne Liebe.... Sie weiß nicht, welcher Seligkeit sie sich selbst beraubt, weil sie ohne Liebe ist. Ich kann nicht zürnen, denn tiefste Finsternis verdunkelt ihren Geist, und in dieser Dunkelheit tappen die Menschen dahin, jeden Augenblick in der Gefahr des Abstürzens schwebend. Immer wieder wird sich ihnen eine rettende Hand entgegenstrecken, doch zumeist sehen sie diese Hand nicht, weil sie nicht sehen wollen, weil ihre Augen in die Ferne gerichtet sind, wo Irrlichter aufblitzen, um sie zu täuschen....
Ich kann nicht zürnen, und doch muß Ich sie ihren Weg gehen lassen, bis sie selbst erkennen, daß sie sich verirrt haben und um Hilfe rufen.... Ich kann sie nicht wider ihren Willen mit Licht versorgen, das ihnen nicht nützen, sondern sie nur unfrei machen würde.... Und darum wird noch viel Not und Elend über die Erde gehen, doch niemals wird Meine Liebe aufhören zu Meinen Geschöpfen, die Ich durch diese Not noch gewinnen will.... Denn die Not soll Liebe in ihnen entfachen, Liebe zu den Mitmenschen, die in gleicher Not sich befinden, und diese Liebe wird dann auch Mich erkennen und liebenlernen.... Und dann wird jegliche Not behoben sein.... dann war Meine Liebe Sieger.... dann hat Meine Liebe euch gewonnen, und ihr werdet ewig selig sein....
Amen
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