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Lasciar inosservata la Parola divina – Le conseguenze - La Fonte di Forza

Voi uomini sentite la Parola di Dio e malgrado ciò la lasciate echeggiare oltre alle vostre orecchie e non la seguite, perché lo manifestate attraverso il cammino della vostra vita che non corrisponde alla Volontà divina, alla Volontà di Dio che vi viene annunciata attraverso la Sua Parola e che deve quindi determinare il vostro cammino di vita. E così avete tutta la colpa, se ora Dio vi annuncia la Sua Volontà in altro modo, se invece della Sua dolce Parola vi fa passare attraverso una scuola della sofferenza che vi deve insegnare la stessa cosa, solo in un modo a voi meno gradito. Solo pochi uomini vengono colpiti immeritatamente dalla sofferenza, ma costoro sanno dell’eterno Piano di Salvezza di Dio, sanno del senso e dello scopo della vita terrena ed anche del senso e dello scopo della sofferenza; loro sanno che soltanto il grande Amore di Dio impiega questo mezzo disciplinare, per conquistare per Sé gli uomini e perciò portano rassegnati la sofferenza che devono prendere anche su di sé per via dei prossimi. Ma hanno contemporaneamente un pareggio per il loro corpo sofferente, hanno il ristoro e la consolazione per le loro anime, perché accettano grati la Parola di Dio e ne traggono conforto e Forza. Si ristorano alla Fonte della Grazia che l’Amore di Dio ha dischiuso loro e la sofferenza non li preme nella misura come la sentono i prossimi ai quali quella Fonte di Forza è chiusa per propria colpa. Dio ha previsto in anticipo questa miseria in arrivo e perciò ha guidato sulla Terra la Sua Parola per aiutare così i Suoi alla forza della fede ed alla pace interiore, perché la miseria deve arrivare, perché la volontà degli uomini stessi l’ha congiurata; ma coloro che sono dediti a Dio, che non hanno quindi colpa nella miseria, non devono esser schiacciati dalla stessa, non devono rimanere senza Forza e senza conforto interiore. E perciò potranno sempre sentire la Parola divina, la riceveranno direttamente oppure attraverso i servitori di Dio sulla Terra, che devono servire da mediatori fra Dio e gli uomini. E chi lascia agire su di sé questa Sua Paraola, non deve temere, benché la miseria gli sembri gigantesca, perché Colui il Quale la manda sugli uomini, la può anche bandire. Egli può imporre l’arresto al più grande disastro, quando la Sua Sapienza e la Sua Volontà lo considera necessario. Dio non lascia nella miseria i Suoi, ma per via dei prossimi ne devono sovente prendere parte. Ma devono conservare la loro ferma fede che non sono abbandonati da Lui, devono conquistare questa fede dalla Sua Parola, dalla stessa devono attingere la Forza ed essere fortificati nel loro amore per Dio. Davanti ai prossimi devono adempiere la Volontà di Dio e per loro vivere d’esempio la vera vita, devono dare loro l’esempio dell’efficacia della Parola divina, perché rimangono nella più profonda pace interiore anche nella più grande miseria terrena, affinché anche i prossimi imparino a rispettare la Parola di Dio e di vivere di conseguenza.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Außerachtlassen des göttlichen Wortes.... Folgen.... Kraftquell....

Ihr Menschen vernehmet das Wort Gottes, und doch lasset ihr es an euren Ohren verklingen, und ihr befolget es nicht, denn ihr bringt dies durch euren Lebenswandel zum Ausdruck, der nicht dem göttlichen Willen entspricht, dem Willen Gottes, der durch Sein Wort euch kundgetan wird und der also euren Lebenswandel bestimmen soll. Und ihr tragt sonach alle Schuld daran, wenn Gott Seinen Willen euch nun in anderer Weise kundtut, wenn Er statt Seinem sanften Wort euch durch eine Schule des Leidens gehen läßt, die euch das gleiche lehren soll, nur in einer euch wenig zusagenden Art. Nur wenige Menschen trifft das Leid unverdient, doch diese wissen um den ewigen Heilsplan Gottes, sie wissen um Sinn und Zweck des Erdenlebens und auch um Sinn und Zweck des Leides; sie wissen, daß nur die große Liebe Gottes dieses Erziehungsmittel anwendet, um die Menschen für Sich zu gewinnen, und sie tragen darum das Leid ergeben, das sie um der Mitmenschen willen auch auf sich nehmen müssen. Doch sie haben gleichzeitig einen Ausgleich für ihren leidenden Körper.... sie haben Labung und Trost für ihre Seelen.... denn sie nehmen das Wort Gottes dankbar entgegen und entziehen ihm Trost und Kraft.... Sie laben sich am Gnadenquell, den Gottes Liebe ihnen erschlossen hat, und das Leid drückt sie nicht in dem Maße, wie die Mitmenschen es empfinden, denen jener Kraftquell verschlossen ist aus eigener Schuld. Gott sah die kommende Not voraus, und Er leitete daher Sein Wort zur Erde, um den Seinen dadurch zu verhelfen zur Glaubensstärke und innerem Frieden, denn die Not mußte kommen, weil der Wille der Menschen selbst sie heraufbeschworen hat; doch die Gott-Ergebenen, die also die Not nicht verschuldet haben, sollen nicht durch diese Not niedergedrückt werden, sie sollen nicht ohne Kraft bleiben und ohne inneren Trost.... Und darum werden sie immer das göttliche Wort vernehmen dürfen, sie werden es empfangen unmittelbar oder durch Diener Gottes auf Erden, die als Mittler dienen sollen zwischen Gott und den Menschen. Und wer dieses Sein Wort auf sich wirken läßt, der braucht nicht zu bangen, wenngleich die Not um ihn riesengroß erscheint, denn Der sie über die Menschen sendet, Der vermag auch, sie zu bannen.... Er vermag dem größten Unheil Einhalt zu gebieten, wenn Seine Weisheit und Sein Wille es für nötig erachtet. Gott lässet die Seinen nicht in der Not, doch um der Mitmenschen willen müssen sie des öfteren teilnehmen daran. Sie sollen aber ihren festen Glauben bewahren, daß sie nicht von Ihm verlassen sind.... sie sollen diesen Glauben gewinnen aus Seinem Wort, sie sollen aus diesem Kraft schöpfen und in ihrer Liebe zu Gott gestärkt werden. Sie sollen vor den Augen der Mitmenschen den Willen Gottes erfüllen und ihnen so das rechte Leben vorleben, sie sollen ihnen ein Beispiel geben von der Wirksamkeit des göttlichen Wortes, daß sie in tiefstem innersten Frieden verbleiben auch in der größten irdischen Not, auf daß auch die Mitmenschen das Wort Gottes achten lernen und danach leben....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde