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Sofferenza ed afflizione sono mezzi d’Aiuto di Dio

L’esperienza terrena deve aiutare voi uomini alla maturità spirituale, allora è adempiuto lo scopo della vita terrena. E perciò la vita non può trascorrere senza delusioni e sofferenze, perché solo queste contribuiscono che l’uomo distolga i suoi pensieri dal terreno, mentre un’esistenza terrena spensierata, lieta, incatena l’uomo solo ancora di più al mondo ed occupa ogni pensiero ed ora difficilmente si rivolge a Dio. Perciò nessun avvenimento è inutile, sia che porti gioia o sofferenza per l’uomo e se trae da tutto la giusta utilità, quindi una promozione per la sua anima, una volta guarderà indietro colmo di gratitudine per i mezzi d’aiuto che Dio ha impiegato per aiutarlo all’eterna Beatitudine.

Quale effetto ha un avvenimento, non è importante in vista dello sviluppo animico, perché regalata la vita terrena è stata regalata all’uomo solo per via dell’anima, perché questa è imperitura, mentre la vita terrena non è di durata eterna e perciò non è nemmeno da considerare così importante. Ma se l’esperienza terrena ha influenza sull’anima ed il suo sviluppo, allora è sempre bene, benché porti all’uomo sofferenza ed afflizione, perché anche queste passano, ma l’anima procede costantemente verso l’Alto ed una volta riconoscerà grata che senza sofferenza ed afflizione non avrebbe potuto maturare. E così la vita terrena è una catena di tali mezzi d’aiuto che vengono rivolti tutti all’uomo dalla Sapienza e dall’Amore di Dio e servono allo sviluppo, se non vi si ribella e prende su di sé questi pesi di malavoglia e mormorando.

L’uomo deve sempre essere convinto che nulla viene su di lui senza la Volontà di Dio oppure la Sua Concessione e che ogni avvenimento gli può portare la Benedizione, allora accoglierà anche rassegnato la difficoltà, considererà la sua esistenza terrena come mezzo allo scopo, come via al perfezionamento che non è soltanto utile, ma anche necessaria. Da ogni esperienza trarrà un vantaggio per la sua anima, perché riconoscerà tutto ciò che viene su di lui come mandato da Dio. Vivrà allora la sua vita terrena coscientemente e rifletterà seriamente come ogni prova, ogni avvenimento terreno possa servire alla sua anima e maturerà in conoscenza, educherà sé stesso alla pazienza ed alla rassegnazione nella Volontà di Dio, si purificherà attraverso sofferenze e rinunce di ogni genere e si formerà così secondo la Volontà di Dio, appena si adegua senza lamento in tutto ciò che gli è destinato nella vita terrena. Allora nessun giorno sulla Terra è vissuto invano, utilizza la sua ultima incorporazione sulla Terra e lo stato della sua anima deve maturare, gli dev’essere certo un progresso spirituale benché abbia molto da combattere sulla Terra. Perché la vita terrena è una scuola che deve procurare a tutti gli uomini la maturità dell’anima, la Terra è un luogo della purificazione. E l’uomo avrà da registrare dei successi solamente, quando mette alla prova la sua volontà e la sua forza su avversità di ogni genere e con ciò diventa più forte per superare qualsiasi tentazione che gli si avvicina durante la sua vita terrena.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Leid und Trübsal Hilfsmittel Gottes....

Es muß das irdische Erleben euch Menschen zur geistigen Reife verhelfen, dann ist der Erdenlebenszweck erfüllt. Und darum kann das Leben nicht ohne Enttäuschungen und Leiden vorübergehen, denn nur diese tragen dazu bei, daß der Mensch seine Gedanken abwendet vom Irdischen, während ein sorgenloses, frohes Erdendasein den Menschen nur fester an die Welt kettet und jeden Gedanken in Anspruch nimmt und sich nun schwerlich Gott zuwendet. Kein Geschehen ist darum umsonst, mag es Freude oder Leid bringen für den Menschen, und sowie er aus allem den rechten Nutzen zieht, also Förderung für seine Seele, wird er einst voller Dankbarkeit zurückblicken auf die Hilfsmittel, die Gott anwandte, um ihm zu verhelfen zur ewigen Seligkeit. Wie sich irdisch ein Geschehen auswirkt, ist im Hinblick auf die seelische Entwicklung unwichtig, denn nur der Seele wegen ist dem Menschen das Erdenleben geschenkt worden, weil die Seele unvergänglich ist, während das irdische Leben nicht von Ewigkeitsdauer ist und darum auch nicht wichtig zu nehmen ist. Hat ein irdisches Erlebnis aber Einfluß auf die Seele und deren Entwicklung, so ist es immer gut, wenngleich es dem Menschen Leid und Trübsal bringt, denn auch dieses geht vorüber, die Seele aber schreitet ständig aufwärts und erkennt einst dankbar an, daß sie ohne Leid und Trübsal nicht hätte reifen können. Und so ist das Erdenleben eine Kette von solchen Hilfsmitteln, die alle von Gottes Weisheit und Liebe dem Menschen zugewendet werden und zur Entwicklung dienen, so er sich nicht dagegen auflehnt und unwillig und murrend diese Lasten auf sich nimmt. Es soll der Mensch stets davon überzeugt sein, daß nichts über ihn kommt ohne den Willen Gottes oder Seine Zulassung und daß jedes Geschehen ihm Segen bringen kann, dann wird er auch ergeben das Schwere entgegennehmen, er wird sein Erdendasein als Mittel zum Zweck ansehen, als ein Weg zur Vollendung, der nicht nur nützlich, sondern notwendig ist. Er wird aus jedem Erleben einen Vorteil ziehen für seine Seele, denn er wird alles, was über ihn kommt, als von Gott gesandt erkennen. Er wird auch dann sein Leben bewußt leben und ernstlich nachdenken, wie jede Prüfung, jedes irdische Geschehen, seiner Seele nützen kann, und er wird reifen in der Erkenntnis, er wird sich selbst erziehen zur Geduld und Ergebung in Gottes Willen, er wird sich läutern durch Leiden und Entsagungen aller Art und sich also formen nach Gottes Willen, sowie er sich klaglos in alles fügt, was ihm im Erdenleben beschieden ist. Dann ist kein Tag auf Erden vergeblich gelebt, er nützet seine letzte Verkörperung auf Erden, und sein Seelenzustand muß reifen, ein geistiger Fortschritt muß ihm sicher sein, wenngleich er auf Erden schwer zu kämpfen hat. Denn es ist das Erdenleben eine Schule, die allen Menschen Seelenreife eintragen soll.... es ist die Erde ein Ort der Läuterung. Und Erfolge wird der Mensch nur dann zu verzeichnen haben, wenn er an Widerständen aller Art seinen Willen und seine Kraft erprobt und dadurch stärker wird, jegliche Versuchungen, die an ihn herantreten während seines Erdenlebens, zu überwinden....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde