8913 Sull’Origine del male

17 gennaio 1965: Libro 93

Quando voi chiedete così intimamente la Verità, voi non crederete che Io vi insegno erroneamente. Ricordate le Mie Parole: “Se voi, che siete cattivi, date ai vostri figli dei doni buoni, quanto più Io darò a loro il Mio Spirito che Me lo chiedono.” Non sono però i vostri propri pensieri, che voi scrivete, ma il Mio Spirito ve li da, e questo sempre così che voi potete comprendere anche il senso, che non dovete temere, di venire guidati erroneamente. Ciò che vi arriva dall’Alto, deve essere chiaro e per tutti comprensibile, non deve contenere in se contraddizioni e ripetervi completamente svelato il Mio Essere, in modo che non percepite in voi salire il minimo dubbio. Voi, che camminate come uomini sulla terra, siete lo spirituale una volta caduto da Me. Attraverso la vostra caduta da Me il vostro pensare si confuse, voi assumeste tutte le cattive caratteristiche del Mio avversario, il cui principio non Sono Io Stesso, ma è stato del Mio avversario. Il vostro essere è diventato non divino, cioè stava in contrasto verso di Me. Queste caratteristiche non divine dovevano di nuovo essere portate fuori da voi, per cui serviva un percorso infinitamente lungo attraverso le creazioni. Voi avevate già conquistato una certa maturità, quando vi fu permesso di incorporarvi sulla terra. Ma ora, nello stato cosciente, avete anche riconosciuto nella buona volontà la grande distanza da Me, e così dovevate superare tutte le vostre cattive caratteristiche da voi stessi, che però non Io Stesso ho posto in voi, ma che erano ancora in voi come conseguenza della vostra caduta da Me, attraverso l’agire del Mio avversario, voi stessi avevate da subire le conseguenze, perché voi stessi, nella libera volontà, avevate accettato il male dal Mio avversario. Questa Verità rimane ferma irrevocabilmente. Io Stesso vi ho creati ben così, che voi potevate percepire, che cosa era buono e cosa cattivo. Io Stesso vi avevo creato così, che voi potevate chiedere il bene, come anche il male. Io però non vi ho indotto che dovevate accogliere in voi il male. Ma il vostro desiderio vi tendeva e la conseguenza di ciò è che nella vita terrena avete ancora in voi tutte le tendenze cattive, che il Mio avversario vi ha a suo tempo trasmesso e che voi dovete combatterle ed infine vincere. Voi non potete accettare Me Stesso come punto di partenza del male, altrimenti dovreste considerare l’intero Piano di Creazione come un’opera abborracciata, che è stata invece un’Opera della massima Perfezione. Mai può avere origine in Me qualcosa che Io indico come “peccato contro di Me”. Quando voi quindi avete peccato, dovete aver agito contro laMia Legge dell’eterno Ordine e dovete estinguere il vostro peccato, per quanto vi sia possibile, da voi stessi nella vita terrena. Ma voi non potete mai dire, che Io Stesso vi ho creato così, come siete ora voi come uomo, se voi intendete con questo gli errori e le colpe con i quali avete da lottare. Questa contraddizione è così evidente, che voi avreste dovuto riconoscerla come tale e rifiutarla. Io ho creato bensì l’uomo, ma il vero è l’anima, che ha già potuto allontanare già prima molto del non spirituale, cioè nel cammino infinitamente lungo. E’ lo spirito originario che allora è caduto e che ha ancora da sopportare le conseguenze della sua caduta, finché non è liberato dalla sua colpa originale, ma ciononostante deve combattere le brame poste in lui dal Mio avversario, per poter unificarsi completamente con Me, suo Padre dall’Eternità, da Cui è proceduto in completa perfezione. La Mia Parola dall’Alto vi è data in verità in modo che vi è comprensibile, e non viene preteso altro da voi che l’accettiate come Verità. Ma Io ho tenuto saggiamente nascosto allo scrivano il sapere intorno alle Scritture, per non offuscare il suo sguardo e di scrivere solamente ciò che Io ritengo assolutamente significativo in vista della fine, perché proprio queste questioni daranno spunto per dibattiti veementi. Ma una cosa non deve essere misconosciuta, che gli uomini si decidono piuttosto per questo, di credere ad un Dio Che E’ sublimemente perfetto, e che ogni buon uomo si sente respinto dal fatto di immaginarsi in Dio anche il portatore del male. E si tratta del fatto che Io non voglio convincere i saggi del mondo, ma coloro che sono di buona volontà. Come però sono da spiegare i molti versi di scritti da cui il lettore può dedurre, di poter confrontare Me Stesso con il male? Questa è una occasione dove Satana riesce meglio ad infilarsi, e troppo volentieri si accorda qui la volontà dell’uomo con la sua volontà. Nessuno è in grado, di servirgli, come lo ha fatto il Mio Giovanni, quando Satana gli ha posto la stessa domanda (Vescovo Martino, cap.197 – 198/Lorber). Così anche il Mio Giovanni è ora all’opera per accendere a voi uomini una chiara luce, che nessuno può spegnere. E lui vi spiegherà anche ora la contraddizione, che però non è una contraddizione: Da Dio sono proceduti tutti i Suoi esseri, quindi anche lui, lo spirito più grande e più potente, che Egli Stesso si è creato, per possedere in lui un Riflesso di Se Stesso, in cui Egli poteva continuamente irradiare la Sua Forza d’Amore e riceveva indietro da lui questa Forza d’Amore. Egli si creò quindi una Immagine, che Egli provvedeva esattamente con tutte le facoltà, che tra Lui e l’opera creata non c’era alcuna differenza che quella, che Egli Stesso era la Fonte di Forza, la sua creatura però il ricevente di Forza. Quindi lo spirito primo creato, Lucifero o Portatore di Luce, anche “forza irradiata”, che è stata emessa come essere visibile da Dio, che è rimasta anche visibile per gli esseri successivi fino alla sua caduta. Ma non era ancora alcun polo opposto di Dio, perché possedeva nè caratteristiche anti divine nè percezione anti divina, ma era infiammata da un ardente amore per Lui e la sua volontà era orientata precisamente come la Volontà di Dio. Quindi anche qui l’astuzia satanica era manifesta, perché lui pone il punto di tempo della caduta da Dio nell’Atto della Creazione, per presentare proprio Dio come il Responsabile, e lui stesso come “così creato”. Perché riflettete una volta seriamente: Come può un “giusto contrasto” di Dio, che è quindi diverso da Dio Stesso, “non essere non divino” ? (Engel, Ev. Vol.11, cap.15, versetto 6). Egli è diventato il Suo opposto solamente dopo un lungo tempo inimmaginabile, dopo che lui cominciò, attraverso l’esercito degli spiriti originali primi creati, ad invertire la sua volontà e capacità di pensare. Ma a questo atto di beatitudine durato tempi eterni precedette la sua caduta, e queste caratteristiche non divine sono state generate da lui, ma non che Dio le avesse poste nell’essere creato, che poteva essere proprio creato come Immagine di Dio. Anche questa indicazione era necessaria, ma per creare su questo l’assoluta chiarezza, che Dio non è stato il Creatore del peccato e che le Sue Opere non sono state generate senza ogni dubbio dal Suo Amore e, che per questo dovevano essere nient’altro che perfette, cioè buone nella più sublime Perfezione. Voi dovete poter comprendere le Rivelazioni dall’Alto, altrimenti dovete accettare già una azione estranea, quando vi viene offerto qualcosa di incomprensibile. Perché Dio dirige la Sua Parola alla Terra per darvi una Luce, e solamente dove voi ricevete veramente della Luce, potete anche riconoscere Dio Stesso come Creatore. Ma poi sapete anche che voi camminate assolutamente sicuri nella Verità, perché Egli non lascia nell’oscurità dello spirito quelli che si affidano a Lui e pregano Lui per l’apporto della Verità.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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