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Activity of the individual....

The individual being covers the earthly path according to its destiny, i.e., one being cannot arbitrarily fulfil the activity or task of another being, since precisely these tasks of the beings in the different embodiments are also different. This is an order in creation which cannot be overturned, that every single creature is destined to an activity which again contributes to the preservation of the whole work of creation. Nothing is without purpose and meaning, so the task of every being must also correspond to this purpose and meaning. Whether it is recognized as such by people is sometimes questionable, for the human being does not possess the knowledge of the correlations in the work of creation, but if he acknowledges God as an extremely wise creator he should not be in any doubt, for nothing in creation can be without purpose which the wisest creator has created. Every individual being is destined to walk its earthly path in isolation for a certain time and then to mature through the fulfilment of the task assigned to it. In the higher development of the beings also lies the possibility of uniting with other, equally mature beings, which now again receive a new shell in order to enliven the earth again as individual beings. And this process of development continues until finally the outer form of innumerable spiritual beings, which were allowed to unite, has become the human body of flesh and now the whole is faced with the greatest and last task on earth to shape itself in such a way that it can leave the earth once without any outer form. Again the being.... the human being.... must now carry out an activity which can bring him the state of maturity, and this activity, which can bring him final liberation, is a conscious activity in love.... Admittedly, the human being also has to fulfil his earthly task independently of the spiritual task of shaping himself into perfection, and earthly activity also contributes towards the preservation of what God has created. But it is only ever the means to an end, for the first and most important purpose of earthly life is the shaping of the soul, which has to be carried out separately from earthly activity. And this always requires the being's connection with God, for without this it can certainly fulfil all earthly duties and carry out its activity as intended; but the soul can never shape itself according to God's will, for this requires extraordinary strength which is indeed unmeasured at the being's disposal but which has to be requested by God, thus the connection with Him has to be established first, which is the first and last goal of all beingness in creation. For the former separation from God was the cause of the emergence of the work of creation, therefore the union with God must be the goal and purpose of everything that God allowed to come into being. The being's course on earth must ultimately lead to unification with Him, provided the being in the final stage as a human being does not once again misuse its free will and distance itself from God again of its own accord....

Amen

L’attività dell’essere singolo

Il singolo essere percorre la via terrena secondo la sua destinazione, cioè nessun essere può adempiere l’attività o il compito di un altro essere, dato che appunto questi compiti degli esseri sono anche differenti nelle diverse incorporazioni. Questo è un Ordine nella Creazione che non può essere rovesciato, perché ogni singola creatura è destinata ad un’attività che contribuisce di nuovo al mantenimento dell’intera Opera di Creazione. Nulla è senza scopo e senso, quindi il compito di ogni essere deve corrispondere a questo senso e scopo. Se viene riconosciuto dall’uomo come tale, è a volte dubbioso, perché l’uomo non possiede il sapere sui collegamenti nell’Opera di Creazione, ma se riconosce Dio come un Creatore oltremodo saggio, non deve avere nessun dubbio, perché nulla può essere senza scopo nella Creazione di ciò che ha creato il Creatore più saggio. Ogni singolo essere è destinato a percorrere isolato la sua via terrena per un certo tempo e di maturare ora attraverso l’adempimento del compito a lui posto. Nello sviluppo verso l’Alto degli esseri c’è anche la possibilità dell’unificazione con altri esseri ugualmente maturi, che ora ricevono di nuovo un nuovo involucro, per vivificare la Terra come essere singolo. E questo percorso di sviluppo procede continuamente, finché la forma esteriore di innumerevoli entità spirituali, che si potevano unire, sia diventata finalmente il corpo carnale umano ed ora il tutto viene posto davanti al compito più grande ed ultimo sulla Terra, di formarsi in modo che, una volta privo da ogni forma esteriore, possa abbandonare la Terra. Ora l’essere, l’uomo, deve di nuovo svolgere un’attività, che gli può procurare lo stato di maturità e quest’attività che gli può procurare la definitiva liberazione, dev’essere una cosciente attività nell’amore. L’uomo ha comunque anche da adempiere il suo compito terreno, indipendentemente dal compito spirituale di raggiungere la perfezione, ed anche l’attività terrena contribuisce di nuovo alla conservazione di ciò che Dio ha creato. Ma è sempre soltanto il mezzo allo scopo, perché il primo e più importante scopo della vita terrena è la formazione dell’anima, che dev’essere eseguita separatamente dall’attività terrena. E questo richiede sempre il collegamento dell’essere con Dio, perché senza questo può bensì adempiere tutti gli obblighi terreni ed eseguire la sua attività secondo la destinazione; ma l’anima non si può mai formare secondo la Volontà di Dio, perché per questo è necessaria una straordinaria Forza che è bensì a disposizione dell’anima in modo smisurato, ma che dev’essere richiesta a Dio, quindi dapprima dev’essere stabilito il contatto con Lui, cosa che è la prima ed ultima meta di ogni essenziale. Perché la separazione di una volta da Dio era stato il motivo del sorgere dell’Opera di Creazione, quindi l’unificazione con Dio dev’essere meta e scopo di tutto ciò che Dio ha fatto sorgere. Il cammino dell’essere sulla Terra deve condurre per ultimo all’unificazione con Lui, per quanto l’essere nell’ultimo stadio come uomo non abusi nuovamente della sua libera volontà e si allontani di nuovo da Dio per propria spinta.

Amen