Ich wollte für euch leiden und bereitete Mich daher bewußt auf den Tod am Kreuz vor.... Ich wußte um den überaus schweren Leidensgang, den Ich gehen mußte, um euch zu erlösen aus Not und Tod.... Ich sah alles vor Mir, und Mir war nichts geheim, was Ich erdulden mußte, und dennoch ging Ich darauf zu.... Ich wehrte Mich nicht, Ich floh nicht die Gefahr, sondern ging ihr bewußt entgegen. Denn Ich ersah nicht nur diesen Verlauf Meines Erlösungswerkes, Ich ersah die Schwäche und Gebundenheit Meiner Geschöpfe, die in größter Not am Boden lagen und denen Ich nur Befreiung bringen konnte durch Mein Leiden und Sterben am Kreuz.... Hell und klar stand alles vor Meinem geistigen Auge, die grausame Macht Meines Gegners, die abgrundtiefe Entfernung des Gefallenen von Gott, die sich stets vergrößerte.... Ich sah tiefste Finsternis auf der einen und hellstes Licht und Glückseligkeit auf der anderen Seite.... Ich kam aus dem Licht und wollte das Licht auch in die Finsternis tragen, aber es bedurfte dazu einer Brücke, Ich mußte etwas dafür bieten, um das Recht zu haben, aus der Tiefe die gequälten Seelen emporzuheben zum Licht.... Ich mußte Mein Leben einsetzen, um das Leben der unglückseligen Geschöpfe zu erkaufen. Es gab nur diesen einen Weg der Selbsthingabe:.... des Opferns des Höchsten, was Ich besaß.... Meines Lebens, aus Liebe zu denen, die tot waren als Folge der Sünde. Mit Meinem Leben mußte Ich das Leben derer bezahlen.... Hell und klar stand alles vor Meinen Augen, und darum litt Ich zuvor schon unsäglich, weil Ich als Mensch mit den gleichen Empfindungen erschaffen war wie ihr.... mit der Furcht vor dem Tode, vor den entsetzlichen Leiden und vor Mir Selbst, daß Ich erlahmen könne, daß Meine Kraft zu schwach sei und daß Meine gefallenen Brüder weiter in der großen Not verbleiben müßten, wenn Ich versagte.... Doch Meine Kraft wuchs, je näher der Tag kam, da es geschehen sollte.... Meine Kraft wuchs wie Meine Liebe zu der unglückseligen Menschheit, deren Not Ich täglich mehr erkannte.... Und wenngleich Ich zeitweilig von einer Schwäche befallen wurde angesichts dessen, was vor Mir lag, so wurde doch Mein Wille nicht schwächer, das Werk zu vollenden, das Ich begonnen hatte.... Denn das Menschliche in Mir blieb allzeit mit dem Vater verbunden, Der Mich mit Kraft erfüllte, so daß Meine Liebe stets mächtiger wurde und Ich zuletzt vollbewußt in den Tod ging, weil Ich nun auch erkannte, daß der Tod überwunden werden müsse und auch dies Meine Aufgabe war.... Der Weg zum Kreuz war bitter und qualvoll, denn Ich mußte durch die tiefste Finsternis hindurch, um das Tor zum Lichtreich zu öffnen für alle, die aus der Tiefe zum Licht emporsteigen wollen.... Als Mensch aber mußte Ich die bittersten Leiden und Qualen erdulden, um euch zu helfen, die ihr ohne Meinen Erlösungsakt, ohne Meinen Tod am Kreuze, unrettbar verloren waret.... Und darum war auch Mein Erdendasein als Mensch ungeheuer leidvoll, denn von Stund an, da Sich der Vater in Meiner Hülle Mir offenbarte, wußte Ich auch um alles, was Mich erwartete, und Ich ging dennoch freiwillig den Weg zum Kreuz, denn nicht des Vaters Wille, sondern Meine Liebe zu dem Gefallenen trieb Mich an, das Erlösungswerk zu vollbringen, und diese Liebe gab Mir die Kraft, durchzuhalten bis zur Stunde des Todes....
Amen
ÜbersetzerIo volevo soffrire per voi e perciò Mi Sono preparato coscientemente alla morte sulla Croce. Sapevo del cammino di sofferenza oltremodo difficile che dovevo percorrere per salvarvi dalla miseria e dalla morte. Vedevo tutto davanti a Me e nulla era segreto per Me di ciò che dovevo sopportare e malgrado ciò vi andavo incontro. Non Mi sono rifiutato, non Sono fuggito dal pericolo, ma gli sono andato coscientemente incontro. Perché prevedevo soltanto questo decorso della Mia Opera di Redenzione, prevedevo la debolezza e l’essere legato delle Mie creature, che giacevano al suolo nella più grande miseria ed alle quali potevo portare la liberazione soltanto attraverso il Mio soffrire e morire sulla Croce. Davanti ai Miei Occhi spirituali stava tutto chiaro e limpido, il potere crudele del Mio avversario, l’abissale lontananza dello spirituale caduto da Dio, che s’ingrandiva continuamente. Vedevo l’oscurità più profonda da un lato e la Luce più chiara e la Beatitudine dall’altro. Provenivo dalla Luce e volevo portarla anche nell’oscurità, ma per questo ci voleva un Ponte, dovevo offrire qualcosa in cambio per avere il Diritto per sollevare dall’abisso e portare alla Luce le anime tormentate. Dovevo impiegare la Mia Vita per riscattare la vita delle creature infelici. Esisteva soltanto quest’unica via dell’auto abnegazione: del sacrificare all’Altissimo ciò che possedevo, la Mia Vita, per amore per coloro che erano morti in conseguenza del peccato. Dovevo pagare con la Mia Vita quella di costoro. Davanti ai Miei Occhi tutto stava chiaro e limpido, e perciò già prima soffrivo indicibilmente, perché come Uomo ero costituito con gli stessi sentimenti come voi, con la paura della morte, dell’orrenda sofferenza e di Me Stesso, che potessi paralizzarMi, che la Mia Forza fosse troppo debole e che i Miei fratelli caduti dovessero continuare a rimanere nella grande miseria, se avessi fallito. Ma la Mia Forza cresceva più si avvicinava il giorno, in cui doveva succedere. La Mia Forza cresceva come il Mio Amore per l’umanità infelice, la cui miseria riconoscevo di più ogni giorno. E benché venivo assalito temporaneamente da una debolezza in vista di ciò che stava davanti a Me, la Mia Volontà non diventava comunque più debole per compiere l’Opera che avevo iniziato. Perché l’umano in Me rimaneva in ogni tempo unito con il Padre, il Quale Mi colmava con la Forza, in modo che il Mio Amore diventava sempre più potente ed infine andavo pienamente consapevole nella morte, perché ora riconoscevo anche, che la morte avrebbe dovuto essere vinta e questo era anche il Mio Compito. La via verso la Croce era amara e tormentosa, perché dovevo passare attraverso l’oscurità più profonda, per aprire la Porta nel Regno di Luce per tutti coloro che vogliono salire dall’abisso alla Luce. Come Uomo dovevo però sopportare le sofferenze e tormenti più amari per aiutarvi, che eravate perduti senza salvezza senza il Mio Atto di Redenzione, senza la Mia morte sulla Croce. E perciò anche la Mia Esistenza terrena come Uomo era immensamente sofferta, perché dall’ora in cui il Padre Si rivelava nel Mio Involucro, sapevo anche tutto ciò che Mi aspettava, e malgrado ciò percorsi liberamente la via verso la Croce, perché non la Volontà del Padre, ma il Mio Amore per lo spirituale caduto Mi ha spinto a compiere l’Opera di Redenzione, e questo Amore Mi dava la Forza di perseverare fino all’ora della morte.
Amen
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