Die Weinbergsarbeit ist so vielseitig, daß alle in Meine Dienste treten können, die dazu willig sind, denn Ich weise einem jeden die Tätigkeit zu seiner Fähigkeit entsprechend, und jeder wird sie ausführen können, wenngleich großer Arbeitseifer gefordert wird. Doch wenige nur gibt es, die bereit sind, für Mich zu wirken, und deren Reifegrad ist so verschieden, daß nicht alle die gleiche Arbeit leisten können und daß Ich darum Mir Selbst Knechte ausbilde, um nun die Arbeit so verteilen zu können, daß sie von Erfolg ist für Mich und Mein Reich. Die Weinbergsarbeit ist äußerst dringend geworden, denn die Zeit der Ernte rückt heran, und darum benötige Ich noch viele Knechte, die Mir in Liebe dienen wollen. Wo aber finde Ich solche? Mir zu dienen ist nicht sonderlich reizvoll für die Menschen dieser Welt, denn scheinbar ist kein Vorteil daraus zu ziehen; zudem erfordert diese Arbeit auch eine gewaltige Selbstüberwindung.... Es muß der Mensch dienen, d.h. seinen eigenen Willen zurücksetzen und allein den Willen des Herrn gelten lassen.... Diese Forderung stelle Ich an jeden, der als Mein Knecht tätig sein will in Meinem Weinberg. Er muß sich völlig Mir unterstellen und nur das tun, was Ich von ihm verlange. Doch die Menschen sind eigenwillig und können sich nicht unterordnen, und darum sind sie auch nicht tauglich für einen Dienst, der völlige Hingabe des Willens bedingt. Denn es wirket nur Einer, und Der bin Ich, weil Ich allein erkenne, was gut und richtig ist.... Darum müssen sich Meine Knechte Mir unterordnen und stets nur Meinen Willen ausführen. Ich will nicht, daß sie eigenmächtig schaffen, ohne Meine Anweisung eingeholt zu haben, Ich will, daß sie anhören, was Ich ihnen sage, und dann eifrig tätig sind nach Meinem Willen. Also will Ich sie zuvor unterweisen, dann erst sollen sie in Meinem Namen auftreten und Weinbergsarbeit verrichten, d.h. den Acker, die Menschenherzen, bearbeiten zur Aufnahme der guten Aussaat, Meines göttlichen Wortes, auf daß die Ernte reich ausfalle und Ich Meine Knechte beloben kann, so sie Mir große Ernte eingebracht haben. Wer für Mich arbeiten will, der soll die Weisungen von Mir entgegennehmen, also Herz und Ohr öffnen, damit Ich zu ihm reden kann. Wer aber die Arbeit in Angriff nimmt, ohne von Mir beauftragt zu sein, der wird nicht viel Erfolg haben, denn er arbeitet nicht für Mich, sondern für sich selbst.... Er arbeitet nur um des bedungenen Lohnes willen, und dieser wird karg ausfallen und nur für die Erdenzeit gezahlt werden.... Er hat sich also wohl auch für die Weinbergsarbeit gemeldet, doch nicht abgewartet, ob Ich ihn als tauglich dafür einstellen werde. Er hat gearbeitet, weil jede Arbeit ihren Lohn abwirft, doch nicht aus Liebe und Treue zum Herrn, Dem er dienet. Und diese Arbeit bewerte Ich nicht als Arbeit für Mich und Mein Reich. Ich zahle wohl den Lohn, d.h., Ich erhalte Meinen Knecht, solange er für Mich arbeitet, doch darüber hinaus hat er keinen Verdienst mehr, denn sein Lohn ist dahin, weil er nur für sich bedacht war, Ich aber Knechte brauche, die Mir dienen wollen aus Liebe zu Mir und zum Nächsten, die sorgsam Meinen Weinberg betreuen und nicht dulden, daß darin etwas verlorengehe, die darum Mir treue Diener sind und bleiben werden bis in alle Ewigkeit. Wer für Mich arbeiten will, der muß sich Mir ganz und gar fügen und nur noch der Ausführende Meines Willens sein, Ich muß von ihm Besitz ergreifen können und durch ihn wirken, ohne Widerstand zu finden.... Dann ist er Meine Hand, die tätig wird, dann arbeitet er an Meiner Statt, dann ist er Mein rechter Stellvertreter und leistet Weinbergsarbeit nach Meinem Willen. Und dann wird er auch viel Erfolg haben, er wird Mein Reich vergrößern, er wird viele Seelen gewinnen für Mich, und sein Wirken wird gesegnet sein....
Amen
ÜbersetzerIl lavoro della Vigna è talmente così molteplice, che tutti coloro che sono volonterosi, possono entrare nel Mio Servizio, perché Io assegno ad ognuno la sua attività rispetto alla sua facoltà, ed ognuno lo potrà svolgere benché venga richiesto un grande fervore per il lavoro. Ma ci sono soltanto pochi che sono pronti ad agire per Me, ed il loro grado di maturità è così diverso, che non tutti possono svolgere lo stesso lavoro e che perciò Io Stesso Mi scelgo dei servi, per poter ora distribuire il lavoro in modo che sia di successo per Me e per il Mio Regno. Il lavoro per la Vigna è diventato estremamente urgente, perché il tempo della vendemmia si avvicina, e per questo ho bisogno di molti servi che Mi vogliano servire nell’amore. Ma dove li trovo? Servire Me non è particolarmente affascinante per gli uomini di questo mondo, perché apparentemente non se ne trae nessun vantaggio; inoltre questo lavoro richiede anche un enorme superamento di sé stessi. L’uomo deve servire, cioè retrocedere la sua propria volontà e lasciar valere soltanto la volontà del Signore. Io pongo questa richiesta ad ognuno, che vuole essere attivo come Mio servo nella Mia Vigna. Si deve sottomettere totalmente a Me e fare soltanto ciò che Io gli chiedo. Ma gli uomini sono ostinati e non si possono sottomettere, e perciò non sono nemmeno idonei per un servizio, che richiede una totale rinuncia alla volontà. Perché soltanto Uno opera e Questo Sono Io, perché soltanto Io riconosco ciò che è buono e giusto. Perciò i Miei servi si devono subordinare a Me ed eseguire sempre soltanto la Mia Volontà. Io non voglio che creino arbitrariamente, senza aver richiesta la Mia indicazione, Io voglio che ascoltino ciò che Io dico loro, e poi siano ferventemente attivi secondo la Mia Volontà. Quindi Io voglio dapprima istruirli, soltanto allora devono comparire nel Mio Nome e svolgere il lavoro nella Vigna, cioè coltivare il campo, i cuori degli uomini, per l’accoglienza della buona semenza, la Mia Parola divina, affinché la vendemmia risulti abbondante ed Io possa ricompensare i Miei servi, quando Mi avranno riportato un grande raccolto. Chi vuole lavorare per Me, deve ricevere da Me le istruzioni, quindi aprire il cuore e l’orecchio, affinché Io gli possa parlare. Ma chi intraprende il lavoro senza esserne incaricato da Me, non avrà molto successo, perché non lavora per Me, ma per sé stesso. Egli lavora soltanto per via della ricompensa, e questa sarà scarsa e verrà pagata soltanto per il tempo terreno. Egli si è bensì annunciato per il lavoro nella Vigna, ma non ha aspettato se Io lo assumerò come idoneo per questo. Egli ha lavorato, perché ogni lavoro richiede la sua ricompensa, ma non per amore e fedeltà per il Signore che lui serve. Ma Io non valuto questo lavoro per Me ed il Mio Regno. Io pago bensì la ricompensa, cioè Io mantengo il Mio servo finché lavora per Me, ma oltre non ha più nessun merito, perché la sua ricompensa è finita, perché era fatto soltanto per sé, ma io ho bisogno di servi che Mi vogliono servire per amore per Me ed il prossimo, che si prendono cura della Mia Vigna e non tollerano, che in questa vada perduto qualcosa, che per questo Mi sono dei fedeli servitori e lo rimarranno in tutta l’Eternità. Chi vuole lavorare per Me, deve adeguarsi totalmente a Me ed essere soltanto ancora l’esecutore della Mia Volontà, devo poter prendere possesso di lui ed agire tramite lui, senza trovare resistenza. Allora egli è la Mia Mano che è attiva, allora egli lavora al Mio Posto, egli è il mio vero rappresentante e presta il lavoro da Vigna secondo la Mia Volontà. Ed allora avrà anche molto successo, ingrandirà il Mio Regno, conquisterà molte anime per Me, ed il suo agire sarà benedetto.
Amen
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