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Gott, die urewige Kraft.... Das urewige Licht.... Lichtträger....

Das Zentrum allen Lichtes und aller Kraftausstrahlung ist Gott, die urewige Kraft, das urewige Licht. Von Ihm gehen alle Strahlen ins Weltall, und zu Ihm strömet alles Ausgegangene wieder zurück.... Doch Licht und Kraft wird nicht zwecklos hinausgesendet, denn die Weisheit Gottes hat für alles seine Bestimmung. Die Bestimmung der geistigen Ausstrahlung ist, allem Wesenhaften, das gleichfalls aus göttlicher Kraft, aber vom Willen des Gegenpoles Gottes gezeugt wurde, so mit Licht und Kraft zu durchfluten, daß es dorthin zurückverlangt, wo der Ausgang jener Kraft ist, also auch sein Uranfang war. Der endlos lange Weg, den das Wesenhafte zurücklegen muß bis zur Rückkehr ins Vaterhaus, ist für das Wesen ein ständiges Zuführen der Kraft, die auch sein Ursprung ist.... Und diese Kraftzufuhr bringt das Wesen in einen gewissen Reifezustand, in dem es seinen Ausgang erkennen kann, wenn es will. Das Erkennen seines Ausganges aus Gott ist erste Bedingung zur endgültigen Rückkehr zu Ihm. Und also durchflutet der göttliche Licht- und Kraftspender alles aus Ihm Hervorgegangene mit Seinem Licht erstmalig, um dem Wesenhaften die Möglichkeit eines Erkennens seines Ausganges zu geben.... Denn Licht ist Wissen, und es wird das Wesen in den Kreis des Lichtes geleitet, auf daß es erkennen lerne.... Und Er durchflutet es mit Kraft, um das Wesenhafte, das nun erkannt hat, den Weg zum Vaterhaus finden zu lassen. Licht und Kraft sind eins; wer erkennt, tut auch das Rechte zur Wiedervereinigung mit seinem Erzeuger. Die Ausstrahlung von Gott aber bedingt Träger, d.h. Empfangsstationen, die jede Kraft und Lichtausstrahlung um- und weiterleiten, auf daß alles Wesenhafte erfaßt wird. Solche Licht- und Weisheitsträger sind also gleichsam die Ausführenden eines Vorganges, der unbedingt stattfinden muß, soll das Wesenhafte aus Gott den rechten Weg nehmen.... den Weg zu Gott.... ansonsten das Wesen wieder zum Gegenpol Gottes zurückverlangen möchte, wenn es Licht und Kraft entbehren müßte und der Macht des letzteren ausgeliefert wäre. Also empfängt alles Wesenhafte unausgesetzt Kraft aus Gott, es bleibt in immerwährender Verbindung mit der Urkraft, Welcher er sein Bestehen verdankt.... Die Lichtträger, die den Zustrom aus Gott direkt empfangen, bedenken nun zahllose Wesenheiten damit; sie dringen in die sogenannte tote Form ein, dem darin verborgenen Wesenhaften ein Ahnen des Lichtes und der Kraft zurücklassend, das Verlangen erweckend wirken soll.... sie durchströmen unzählige kleine und kleinste Lebewesen mit dieser Kraft und rufen in ihnen das Verlangen nach Licht wach, sie bringen Kraft und Licht dem seines Zweckes schon bewußt lebenden Menschen, um in ihm die letzte Erkenntnis reifen zu lassen und das Verlangen nach der Vereinigung mit der Urkraft zu erwecken und ständig zu vermehren. Es steht also alles, was ist, in immerwährender Verbindung mit Gott als dem Spender der Kraft, ohne die nichts bestehen könnte. Und daher wird auch nimmermehr ein Wesen gänzlich verlorengehen können.... es wird aber auch nicht in ein Nichts sich auflösen können, denn die göttliche Kraft wird nie ausgeschaltet sein, und somit wird nicht etwas verflüchten können, was einmal besteht. Nur kann im Zustand des freien Willens das Wesen den Zustrom von Kraft und Licht zurückweisen, was jedoch nicht zur Folge hat, daß es nun ohne Kraftzufuhr bleibt.... Die Kraft, die seiner Erhaltung dient, geht ihm ständig zu, doch die Kraft zur Annäherung an Gott wird ihm mangeln, solange es bewußt diese zurückweist. Es ist die Kraftausstrahlung ein unaufhörlicher Vorgang, der in Gott Selbst seine Begründung findet.... Gott ist ewig, ohne Anfang und ohne Ende, also muß auch die Kraft ohne Anfang und ohne Ende sein, und da sie unbegrenzt ist, kann sie auch unbegrenzt empfangen werden von den Wesen, die sie bewußt begehren.... Es ist dieses Empfangen unvorstellbar beglückend für das Wesen, denn was aus Gott ist, muß auch beglückendes Empfinden auslösen, das dem Wesen nur so lange vorenthalten ist, wie es nicht bewußt göttliche Ausstrahlung begehrt. Doch alle zu Lichtträgern gewordenen Wesen jubeln und jauchzen in Dankbarkeit ihrem göttlichen Herrn und Schöpfer zu, Dessen Ausstrahlungen Seiner Liebe der Inbegriff ewiger Glückseligkeit ist, und so erfüllen sie ihre Mission, diese Ausstrahlungen weiterzuleiten, mit vollster Hingabe, immer gedrängt von der Liebe zu den Wesen, die das Wunder göttlicher Liebe noch nicht zu fassen vermögen....

Amen

Übersetzer
Dies ist eine Originalkundgabe von Bertha Dudde

Dio, la Forza dall’Eternità - La Luce dall’Eternità - Portatori di Luce

Il Centro di tutta la Luce e di ogni Irradiazione di Forza E’ Dio, la Forza eterna primordiale, la Luce eterna primordiale. Da Lui escono tutti i Raggi nel Cosmo, ed a Lui rifluisce di nuovo tutto ciò che è proceduto da Lui. Ma Luce e Forza non vengono inviati fuori senza scopo, perché la Sapienza di Dio ha per tutto la sua destinazione. La destinazione dell’Irradiazione spirituale è di fluire con Luce e Forza attraverso tutto l’essenziale, che è pure dalla Forza divina, ma che è stato generato dalla volontà del polo opposto a Dio, affinché giunga di ritorno là, da dove è l’Origine di quella Forza, quindi era anche il suo inizio primordiale (ur). La via infinitamente lunga che l’essenziale deve percorrere fino al ritorno nella Casa del Padre, è per l’essere un costante apportare di Forza, che è pure la sua Origine. E questo apporto di Forza porta l’essere in un certo stato di maturità nel quale può, se vuole, riconoscere la sua Origine. Riconoscere questa Origine da Dio è la prima condizione per il definitivo ritorno a Lui. E quindi il divino Donatore di Luce e Forza fluisce attraverso tutto ciò che è proceduto da Lui primariamente con la Sua Luce, per dare all’essenziale la possibilità di riconoscere la sua Origine, perché Luce è sapere e l’essere viene guidato nella cerchia della Luce, affinché impari a riconoscere. Ed Egli lo compenetra con la Forza per far trovare all’essenziale che ora ha riconosciuto, la via del ritorno nella Casa del Padre. Luce e Forza sono uno; chi riconosce, fa anche la cosa giusta per la riunificazione con il suo Genitore. L’Irradiazione di Dio però richiede dei portatori, cioè delle stazioni di ricezione, che conducono oltre ogni Forza ed Irradiazione di Luce, affinché tutto l’essenziale venga afferrato. Tali portatori di Luce e Sapienza sono quindi esecutori di un procedimento che deve assolutamente aver luogo, se l’essenziale da Dio deve prendere la retta via, la via verso Dio, altrimenti l’essere vorrebbe di nuovo desiderare di ritornare al polo opposto di Dio se dovesse mancagli Luce e Forza e fosse esposto al potere di quest’ultimo. Quindi tutto l’esenziale riceve continuamente la Forza da Dio, rimane in sempre continuo collegamento con la Forza Primordiale alla Quale deve la sua sussistenza. I portatori di Luce, che ricevono direttamente l’afflusso da Dio, ne provvedono ora innumerevoli entità; penetrano per così dire nella forma cosiddetta morta, per lasciare all’essenziale celatovi un presagio di Luce e Forza che deve aver l’effetto di risvegliare il desiderio; fluiscono con questa Forza attraverso innumerevoli piccoli e piccolissimi esseri viventi e risvegliano in loro il desiderio per la Luce, portano Forza e Luce all’uomo che vive già consapevole del suo scopo, per far maturare in lui l’ultima conoscenza e di risvegliare il desiderio per l’unificazione con la Forza Ur e di aumentarla continuamente. Quindi, tutto ciò che è, sta in sempre continuo collegamento con Dio come il Donatore della Forza, senza la Quale nulla potrebbe sussistere. E perciò nessun essere potrà mai e poi mai andare del tutto perduto, non potrà nemmeno dissolversi in un nulla, perché la Forza divina non sarà mai esclusa, e con ciò non potrà disfarsi qualcosa che una volta esiste. Soltanto nello stato della libera volontà l’essere può respingere l’afflusso di Forza, cosa che però non ha per conseguenza che ora rimanga senza apporto di Forza. Questa Forza, che serve alla sua conservazione, gli giunge continuamente, ma gli mancherà la Forza per avvicinarsi a Dio, finché la respinge coscientemente. L’Irradiazione di Forza è un procedimento inarrestabile, che trova la sua motivazione in Dio Stesso. Dio E’ eterno, senza inizio e senza fine, quindi anche la Forza dev’essere senza inizio e senza fine, e dato che è illimitata, può anche essere ricevuta illimitatamente dagli esseri che la desiderano coscientemente. Questa ricezione rende l’essere inimmaginabilmente felice, perché ciò che è da Dio deve anche far scaturire un sentimento felice, che è preservato all’essere soltanto finché non desidera coscientemente la divina Irradiazione. Ma tutti gli esseri divenuti portatori di Luce giubilano e gioiscono nella gratitudine al loro divino Signore e Creatore, la Cui Irradiazione del Suo Amore è il Simbolo dell’eterna Beatitudine, e così adempiono la loro missione di condurre oltre queste Irradiazioni con pienissima dedizione, sempre spinti dall’amore verso gli esseri che non sono ancora in grado di afferrare il Miracolo dell’Amore divino.

Amen

Übersetzer
Übersetzt durch: Ingrid Wunderlich