Dies lasset euch zur Warnung sein, daß ihr der Stimme in euch mehr Gehör schenket, denn es sind die Forderungen der Welt, die diese übertönen, und im Weltgetriebe achtet ihr nicht der göttlichen Forderungen, die euch durch diese Stimme offenbar werden. Und es ist deshalb der Erdenkampf das einzige Mittel, denn er veranlaßt doch am ehesten, daß ihr mit euch selbst zu Rate geht und dies eurem Innenleben förderlich sein kann. Doch in ständigem In-sich-hinein-Horchen liegt ein überaus großer Segen, und ungemein trägt dies zur Selbstveredlung bei, denn es sucht sich der Mensch Rechenschaft abzulegen über alles Denken und Handeln und es in Zusammenhang zu bringen mit dem ihm auferlegten Schicksal. Und noch weit mehr wird das Denken des Menschen angeregt in solchen Fällen, wo es sich um direkte Kundgaben des göttlichen Willens handelt; es werden diese übereinstimmen mit dem, was der Mensch selbst in Form der inneren Stimme, des Gewissens, wahrnimmt. Es wird jeder rechtlich denkende Mensch diese Kundgaben bejahen müssen, wo es sich um Richtlinien handelt, die ein jeder Mensch annehmen und befolgen soll.... Es wird in keines Menschen Herz der göttliche Wille sich in entgegengesetztem Sinn bemerkbar machen.... es wird von allen stets und ständig das gleiche gefordert werden.... in der Liebe zu Gott und zum Nächsten zu leben. Und es wird ein jeder zutiefst das Unrechte seines Handelns erkennen, so er sich in anderer, den göttlichen Geboten zuwiderlaufender Weise betätigt.
Die große Gemeinschaft derer, die zur Rettung irrender Seelen tätig sind, stehen in engstem Verbande mit der ewigen Gottheit, denn um sich an solchem Erlösungswerk beteiligen zu können, ist es nötig, daß sie in gewissem Grad gleichfalls der Gnaden des Erlösungswerkes teilhaftig wurden und sie den Weg zu Gott schon gefunden haben, nun ihrerseits in voller Erkenntnis stehen, also Ausführende des göttlichen Willens in vollstem Bewußtsein sind. Es hat sonach der Mensch, der auf Erden in solcher Weise dem Herrn dienet, daß er hilfswillig sich der irrenden Seelen annimmt, alle Vorbedingungen erfüllt, um einen bestimmten Reifegrad zu erlangen, denn er tut nun alles auf Erden im Auftrag Gottes, da Dessen Wille unausgesetzt auf ihn einwirkt und das Erdenkind bewußt und freiwillig diesem göttlichen Willen nachkommt. Und so wird es verständlich sein, daß alle Wege so gegangen werden müssen, wie es gut ist, um erlösend tätig sein zu können, daß aber immer erst der freie Wille des Menschen Voraussetzung war, ehe sich der Wille Gottes dessen bemächtigt, und darum ist der Mensch wohl äußerlich als Mensch tätig, doch immer im Auftrag des Herrn, und daher wird alles gesegnet sein, was er unternimmt, um Gott zu dienen und erlösend zu wirken; alle Mächte des Himmels stehen einem solchen Erdenkind bei, und wenn der Geist dessen sich die Vereinigung mit der ewigen Gottheit als Ziel gesetzt hat, dann wird er dies auch sicher erreichen, denn er darf nur wollen, und sein Wille ist gleichsam Gottes Wille, dem kein Hindernis sich entgegensetzen kann. Und alles wird gehorchen seinem Willen. Und wieder stellt sich hier die Frage dem Menschen entgegen, welches Amt nun wohl die ewige Gottheit dem Menschen gegeben hat, dessen Aufgabe es ist, erlösend zu wirken. Und es kann nicht genugsam darauf hingewiesen werden, daß jegliche Tätigkeit Erlösung erwirkt, die in sich Liebe ist.... Nur die Liebe kann Erlösung bedeuten, nur in der Liebe wirkt Gott Selbst und also unmittelbar.... Und alles, was Gott wirkt, muß letzten Endes die Erlösung bringen den unerlösten Wesen. Denn jegliches Schöpfungswerk entstand durch die Liebe Gottes nur zur Erlösung alles Geistigen, das durch eigene Schuld in gebanntem Zustand ist. Der geistige Zustand der Menschen auf Erden läßt keine restlose Erlösung zu, solange die Liebe ausgeschaltet ist bei allem Denken und Tun der Menschen. Doch umgekehrt kann ein völlig zur Liebe gewordener Mensch durch gedankliches Beeinflussen stark erlösend wirken auf seine Umgebung. Er kann im tiefsten Einverständnis mit der ewigen Gottheit alle Kraft aus Gott sich zu eigen machen und mit Hilfe dieser Kraft den Wesenheiten um sich beistehen und gleichfalls ihren Geist zum Erwachen bringen, und das leiseste Gebet zum Vater fordert diese Kraft an. Es läßt jedoch die ewige Gottheit nicht zu, daß der Weg zur Erkenntnis völlig umgangen wird.... daß also ein Wesen gänzlich ohne eigenes Streben und mühelos das erringt, was Zweck des Erdenlebens ist.... Es muß der Wille, das Rechte zu tun, den Menschen bestimmen, sich dem Wirken der Gottheit zu überlassen, auf daß dann dort die Kraft Gottes sich äußern kann eben durch das in der Liebe tätige zur Erlösung irrender Seelen bestimmte Erdenkind, das zu diesem Zweck vorgebildet und von Gott ausersehen ist, der geistigen Not auf Erden erfolgreich zu begegnen und den Menschen zum Segen seines Amtes zu walten....
Amen
ÜbersetzerQuesto vi sia di Avvertimento, che diate più ascolto alla voce in voi, perché sono le pretese del mondo che la soverchiano, e nel trambusto del mondo non badate alle Esortazioni divine, che vi vengono rivelate attraverso questa voce. E perciò la lotta terrena è l’unico mezzo perché induce appunto prima affinché entriate in consiglio con voi stessi e questo può essere di promozione per la vostra vita interiore. Ma nel costante ascoltare in sé si trova una oltremodo grande Benedizione, e questo contribuisce immensamente all’auto nobilitazione, perché l’uomo cerca di rendersi conto su tutto il pensare ed agire e lo mette in collegamento con il destino emesso su di lui. Ed il pensare dell’uomo viene ancora molto più stimolato nei casi, dove si tratta di dirette Comunicazioni della Volontà divina; queste coincideranno con ciò che l’uomo stesso percepisce in sé nella forma della voce interiore. Ogni uomo che pensa nel modo giusto dovrà affermare queste Comunicazioni, dove si tratta di linee di condotta, che ogni uomo deve accettare ed eseguire. In nessun cuore d’uomo La Volontà divina si farà notare nel senso opposto, da tutti verrà sempre e costantemente esortato lo stesso, di vivere nell’amore per Dio e per il prossimo. Ed ognuno riconoscerà profondissimamente l’ingiusto del suo agire, se si attiva nel modo contrario ai Comandamenti divini.
Interruzione
La grande comunità di coloro che sono attivi per la salvezza di anime erranti, stanno in strettissima unione con l’eterna Divinità, perché per poter partecipare ad una tale Opera di Redenzione è necessario che in un certo grado loro stessi abbiano pure avuto parte delle Grazie dell’Opera di Redenzione e che hanno già trovato la via verso Dio, che ora a loro volta stanno nella piena conoscenza, quindi sono esecutori della Volontà divina nella pienissima consapevolezza. L’uomo che sulla Terra serve in tal modo il Signore, che volenteroso di aiutare si prende cura delle anime erranti, ha adempiuto tutte le pre-condizioni, per raggiungere un determinato grado di maturità, perché ora sulla Terra fa tutto su Incarico di Dio, dato che la Sua Volontà agisce in continuazione su di lui ed il figlio terreno esegue coscientemente e liberamente questa Volontà divina. E così sarà comprensibile, che tutte le vie devono essere percorse così com’è bene, per poter essere attivo in modo salvifico, ma che era sempre soltanto premessa la libera volontà dell’uomo, prima che la Volontà di Dio Si sia impossessata di questa, e perciò l’uomo è bensì attivo esteriormente come uomo, ma sempre su Incarico del Signore, e perciò sarà benedetto tutto ciò che intraprende, per servire Dio e di agire in modo salvifico; tutte le Potenze del Cielo assistono un tale figlio terreno e quando il suo spirito si è posto come meta l’unificazione con l’eterna Divinità, allora la raggiungerà anche certamente, perché deve soltanto volere e la sua volontà è pure la Volontà di Dio, alla quale non può essere opposto nessun ostacolo. E tutto obbedirà alla sua volontà. E qui si pone di nuovo la domanda all’uomo, quale funzione abbia ben data l’eterna Divinità all’uomo, il cui compito è di agire in modo salvifico. E questo non può essere abbastanza indicato, che ogni attività opera la Redenzione che in sé è amore. Solo l’amore può significare Redenzione, solo nell’amore agisce Dio Stesso e quindi direttamente. E tutto ciò che Dio opera, deve infine portare la Redenzione agli esseri non redenti. Perché ogni Opera di Creazione è sorta attraverso l’Amore di Dio solo per la Redenzione di tutto lo spirituale, che attraverso la propria colpa è nello stato legato. Lo stato spirituale degli uomini sulla Terra non permette nessuna definitiva Redenzione, finché l’amore è escluso da tutto il pensare ed agire degli uomini. Ma al contrario un uomo diventato totalmente amore può agire in modo fortemente salvifico sul suo ambiente attraverso l’influenza mentale. Nella più profonda accondiscendenza con l’eterna Divinità può appropriarsi di tutta la Forza da Dio e con l’aiuto di questa assistere le entità intorno a lui e portare pure il loro spirito al risveglio, e la minima preghiera al Padre esige questa Forza. Ma l’eterna Divinità non permette che la via per la conoscenza venga totalmente raggirata, che quindi un essere conquisti totalmente senza il proprio tendere e senza fatica ciò che è lo scopo della vita terrena. La volontà di fare il giusto deve determinare l’uomo di affidarsi all’Agire della Divinità, affinché la Forza si possa manifestare appunto attraverso il determinato figlio terreno attivo nell’amore per la Redenzione di anime erranti, che per questo scopo è pre-istruito ed eletto da Dio, di affrontare con successo la miseria spirituale sulla Terra e di fungere per la Benedizione degli uomini.
Amen
Übersetzer