Das Geleitwort deines Lebens soll sein: "In allen Dingen dem Herrn zu dienen, will immer ich bemühet sein....", und Sein Segen wird dich begleiten auf allen deinen Wegen. Vernimm, was dir der Vater zugedacht hat: Das allerheiligste Sakrament des Altars ist ein von Gott eingesetztes, doch muß der Sinn auch weise verstanden werden. Nun umgibt dich eine Schutzwand geistiger Freunde, die alles Falsche und Irrige von dir fernhalten, gilt es doch durch dich, den Menschen Klarheit zu geben in einer Frage, die sehr oft zur Streitfrage geworden ist. In das rechte Denken der Menschen hat sich mit der Zeit eine ganz falsche Ansicht eingeschlichen, die wiederum Anlaß gab zu Konflikten und getrennten Meinungen. Ohne die Zustimmung des göttlichen Herrn und Heilandes zuvor erbeten zu haben, ist eine Verfügung erlassen worden, die im Widerspruch steht zur göttlichen Lehre. Die lebendige Darstellung des heiligen Abendmahles ist allemal die Aufnahme des Wortes Gottes mit dem Herzen.... Wer Mein Fleisch ißt.... d.h. wer Mein Wort in sich aufnimmt mit hungrigem Herzen.... und Mein Blut trinkt.... d.h., mit Meinem Wort die Wahrheit aufnimmt und gänzlich in der Wahrheit nach Meinem Wort lebt.... der nimmt Mich auf. In diesem Sinn sind Meine Worte zu verstehen: Das ist Mein Fleisch.... das ist Mein Blut.... So, wie der Mensch zum leiblichen Wohle des Brotes benötigt, so ist das reine Wort Gottes nötig zur Erhaltung des ewigen Lebens.... Und wie der Wein Kraft gibt dem Schwachen, so soll die Wahrheit aus Gott die Seele stärken, so sie diese in sich aufnimmt. Und wenn von einer Verwandlung des Brotes und des Weines, in Mein Fleisch und Blut gesprochen wird, so ist dies rechtlich zu verstehen, daß Mein Wort gleichsam Mich Selbst dem Menschen nahebringt, so es befolget.... d.h. gegessen und getrunken wird, und daß sonach der Mensch mit Meinem Wort Mich Selbst in sich aufnimmt, denn Mein Wort lehret Liebe, und die Liebe bin Ich Selbst.... Wer Mich liebt, nimmt Mich ganz und gar in seinem Herzen auf und wird sonach an Meinem Tisch gesättigt werden mit Meinem Brot und Meinem Wein.... mit dem Wort der Wahrheit und des Lebens. Es ist der Sinn wohl richtig verstanden worden, doch wollte man zeremoniell den Eindruck Meiner Worte vertiefen und legte nun aber der Zeremonie die größere Bedeutung bei, so daß, wer diese nicht erfüllt, alles Segens verlustig erklärt wurde. Und so war zunächst das Äußere erhalten, doch der tiefe Sinn ging verloren, das Abendmahl ward immer mehr zur Form, es fand das Wort, die göttliche Wahrheit, nicht mehr Eingang in den Herzen, dagegen wurde die Form gewahrt bis heutigen Tages, und es glaubt der Mensch, vollauf seiner Pflicht genügt zu haben, so er gläubig zum Altar des Herrn geht.... Wie aber kann Ich in einem Menschen Wohnung nehmen, der nicht zuvor zur Liebe sich gewandelt hat, der nicht Mein Wort befolgt und Meine Gebote hält. Wer danach trachtet, Mich leiblich und geistig aufzunehmen und im Herzen zu tragen, muß Mein Brot essen und Meinen Wein trinken.... er muß das Brot des Lebens, das vom Himmel kommt, begehren als Speise, und er muß trinken den Wein, die lebendige Wahrheit, die zufließt dem danach Dürstenden. Dann erst ißt er Mein Fleisch und trinkt Mein Blut und wird leben in Ewigkeit, denn er ist dann in Mir, und Ich bin in ihm.... So nur und nicht anders ist das Abendmahl zu verstehen, das Ich eingesetzt habe mit jenen Worten, das ihr Menschen euch aber nach eigenem Gutdünken ausgelegt habt und ihr den tiefen Sinn Meiner Worte nicht erkanntet. Je eifriger ihr nur die Form zu erfüllen trachtet und je mehr ihr nur rein äußerlich Mein Brot und Meinen Wein empfanget, desto weniger werde Ich Selbst zugegen sein, und ihr werdet sonach nicht Mich Selbst empfangen, sondern nur in eurer Vorstellung Mir nahe sein, denn Ich bin nur dort, wo tiefste Liebe zu Mir sich äußert, durch Erfüllung Meiner Gebote und Leben nach Meinem Wort.... denn der isset Mein Fleisch und trinkt Mein Blut: Wer Meinen Willen erfüllt und Mir dienet.... wer sich zu Mir bekennet vor aller Welt, der wird wahrlich Mein Jünger sein, mit dem Ich das Abendmahl nehmen will und den Ich sättigen will, dem Ich geben will sein Anteil.... er wird gespeiset werden von Mir und empfangen das Brot des Himmels bis in alle Ewigkeit....
Amen
ÜbersetzerLe parole di accompagnamento della tua vita devono essere: “Voglio sempre sforzarmi di servire il Signore in tutte le cose.... ”, e la Sua Benedizione ti accompagnerà su tutte le tue vie. Accogli ciò che il Signore ha assegnato a te: Il sacramento più sacro dell’altare è posto da Dio, ma il senso dev’anche essere compreso saggiamente. Ora ti circonda un muro di protezione di amici spirituali, che tengono lontano da te tutto ciò che è falso ed errato, dato che si tratta di dare chiarezza agli uomini in una questione, che molto sovente ha portato a litigi. Nel frattempo nel pensare degli uomini si è insinuato un’opinione del tutto falsa, che nuovamente ha dato motivo per conflitti ed opinioni divisi. Senza aver pregato per l’Assenso del divino Signore e Salvatore, è stata rilasciata una disposizione che è in contrasto con la Dottrina divina. La rappresentazione vivente della santa Ultima Cena è unicamente l’accettazione della Parola di Dio con il cuore. Chi mangia la Mia Carne, significa chi accoglie la Mia Parola con cuore affamato – e beve il Mio Sangue, cioè accoglie con la Mia Parola la Verità e vive totalmente nella Verità secondo la Mia Parola, accoglie Me. Le Mie Parole sono da intendere in questo senso: Così come l’uomo necessita il pane per il benessere corporeo, così è necessaria la pura Parola di Dio per la conservazione della Vita eterna. E come il vino dà forza al debole, così la Verità di Dio deve fortificare l’anima, se questa l’accoglie in sé. E quando si parla di una trasformazione del Pane e del Vino nella Mia Carne e nel Mio Sangue, allora questo è da intendere nel modo giusto, che la Mia Parola porta nello stesso modo Me Stesso vicino all’uomo se costui la adempie, cioè se viene mangiata e bevuta e che poi con la Mia Parola l’uomo accoglie in sé Me Stesso, perché la Mia Parola insegna l’amore ed Io Stesso Sono l’Amore. Chi Mi ama, Mi accoglie totalmente nel suo cuore e di conseguenza viene saziato alla Mia Tavola con il Mio Pane ed il Mio Vino. Il senso è stato bensì inteso bene, ma si voleva sottolineare l’impressione cerimoniale delle Mie Parole, ma ora si dava la massima importanza alla cerimonia, in modo che, chi non l’adempie, viene dichiarato a rimanere privo di ogni Benedizione e così è rimasto conservato intanto l’esteriore, ma è andato perduto il senso profondo, l’Ultima Cena diventava sempre di più formalità, la Parola, la Verità divina, non trovava più l’accesso nel cuore, invece veniva preservata la formalità fino al giorno d’oggi, e l’uomo crede di aver adempiuto pienamente il suo dovere quando crede di andare all’altare del Signore. Ma come posso prendere dimora in un uomo, che dapprima non si è trasformato nell’amore, che non adempie la Mia Parola e non osserva i Miei Comandamenti?! Chi intende accogliere Me fisicamente e spiritualmente e portarMi nel cuore, deve mangiare il Mio Pane e bere il Mio Vino, deve desiderare il Pane della Vita come Cibo che viene dal Cielo, e deve bere il Vino, la Verità viva, che affluisce a colui che ne ha sete. Allora costui mangia la Mia Carne e beve il Mio Sangue e vivrà nell’Eternità, perché allora è in Me ed Io in lui. Solo così e non diversamente è da comprendere la Cena che Io ho predisposto con quelle Parole, che però voi uomini avete interpretato secondo il vostro proprio benestare e non avete riconosciuto il profondo senso delle Mie Parole. Più cercate di adempiere con fervore soltanto la formalità e più accogliete puramente nell’esteriore il Mio Pane ed il Mio Vino, meno Io Stesso Sarò presente e così non ricevete Me Stesso, ma sarete vicino a Me soltanto nell’immaginazione, perché Io Sono solo là dove si manifesta il più profondo amore per Me, attraverso l’adempimento dei Miei Comandamenti ed il vivere secondo la Mia Parola, perché mangia la Mia Carne e beve il Mio Sangue solo colui che adempie la Mia Volontà e Mi serve, solo colui che si dichiara per Me davanti a tutto il mondo, sarà veramente Mio discepolo, con il quale Io voglio consumare la Cena e che voglio saziare, a cui voglio dare la sua parte, egli sarà nutrito da Me e riceverà il Pane del Cielo in tutte le Eternità.
Amen
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