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Zustand der Seele nach dem Tode.... Gottesgeist....

In aller Klarheit wird sich dir der Zustand der Seele offenbaren, dereinst, wenn die Seele den Leib verlassen hat und sie eingeht durch das Tor des ewigen Lebens. Dann wird sich der Begriff "Gottesgeist" enthüllen in verständlichster Weise. Es wird eine Trennung stattfinden in der Form, daß der sich in der Seele bergende Gottesgeist sich völlig vereinigt mit aller seelischen Substanz, während die körperliche Hülle alle die Seele hemmenden Fesseln löst und ihr völlig freien Austritt aus dem Körper gewährt. Das, was diesirdisch ist, wird dem irdischen Verfall entgegengehen, doch die unsterbliche Seele ändert nur ihren Aufenthaltsort.... sie ist nicht mehr an Zeit und Raum gebunden durch die äußere Hülle, sondern in der Unendlichkeit überall dort, wo ihr Wille sie hinführt, keinem Zwang und keiner Hemmung unterworfen, sondern völlig aus sich selbst frei und ungebunden. Vorausgesetzt, daß sie auf Erden den Reifegrad erreicht hat, den der nunmehrige Aufenthalt in Lichtregionen bedingt. Denn so die Seele noch nicht völlig gereinigt ist von allen Schlacken und Begierden, kann sie in solchen Lichtregionen keinen Eingang finden, sondern muß den nötigen Reifegrad erst im Jenseits erreichen. Es ist so einfach zu verstehen, daß gerade die Verbindung mit dem göttlichen Geist schon der Lichtzustand selbst ist.... Gott Selbst ist Licht, und alles aus Gott Entstandene muß gleicherweise auch Licht sein, solange es vollkommen ist.... Ebenso muß das Unvollkommene, von Gott Abgefallene so lange Finsternis sein, bis es wieder zu Gott, dem ewigen Licht, zurückgefunden hat, und dann gleichfalls wieder im hellsten Licht erstrahlen.... Also muß die Vereinigung der Seele mit dem Gottesgeist im Menschen auch das Eingehen in den hellsten Lichtzustand sein, und es muß jeglicher Zustand der Dunkelheit sein Ende gefunden haben, so die Seele von der göttlichen Urkraft erfaßt ist, welche ist der göttliche Geist im Menschen.... Nichts in der Welt kann für die Wonnen dieses Zusammenschlusses der Seele mit dem Gottesgeist annähernd einen Vergleich bieten.... Es ist dies so unvergleichlich beseligend und doch bei etwas gutem Willen so überaus leicht zu erreichen, und es entschädigt das Erdenkind dieser Moment für das schwerste und schmerzensreichste Erdenleben tausendfach. Doch aller auf die Seele ausgeübte Zwang würde ein solches Seligkeitsgefühl nimmermehr zustande bringen, und daher muß wiederum der freie Wille im Menschen tätig sein, soll ihm das höchste Glück, die Vereinigung mit dem Geist aus Gott, gleich bei seinem Eintritt ins Jenseits beschieden sein....

Amen

Übersetzer
Dies ist eine Originalkundgabe von Bertha Dudde

La condizione dell’anima dopo la morte - Lo spirito da Dio

Ti si rivelerà in tutta la chiarezza la condizione dell’anima, una volta, quando l’anima ha abbandonato il corpo ed entra attraverso la Porte dell’eterna Vita. Allora si svelerà il Concetto “spirito da Dio” nel modo più comprensibile. Avrà luogo una separazione nella forma, che lo spirito da Dio si unisce totalmente con ogni sostanza animica, mentre l’involucro corporeo scioglie tutte le catene che ostacolano l’anima e le concede una uscita totalmente libera dal corpo. Ciò che è terreno, cadrà alla decadenza terrena, ma l’anima immortale cambia solo il suo luogo di soggiorno, non è più legata a tempo e spazio attraverso l’involucro esteriore, ma nell’Infinito e ovunque la conduce la sua volontà, non sottomessa a nessuna costrizione o impedimento, ma totalmente libera da sé stessa e non legata. Premesso che abbia raggiunto sulla Terra il grado di maturità, che è richiesto per l’oramai soggiorno nelle regioni di Luce, perché se l’anima non è ancora del tutto purificata da tutte le scorie e bramosie, non può trovare l’accesso in tali regioni di Luce, ma deve dapprima raggiungere il necessario grado di maturità nell’aldilà. Questo è da comprendere così facilmente, che proprio il collegamento con il divino spirito è già lo stato di Luce stesso. Dio Stesso E’ Luce, e tutto ciò che è sorto da Dio dev’essere nello stesso modo anche Luce, finché è perfetto. Pure così l’imperfetto, lo spirituale caduto da Dio, dev’essere oscurità, finché non abbia ritrovata la via del ritorno di nuovo a Dio, l’eterna Luce, allora risplende pure di nuovo nella Luce più chiara. Quindi l’unificazione dell’anima con lo spirito da Dio nell’uomo, dev’essere anche l’entrata nello stato di Luce più chiara, se l’anima è afferrata dalla divina Forza Primordiale, che è lo spirito divino nell’uomo. Nulla nel mondo può offrire un confronto approssimativo per le delizie di quest’unificazione dell’anima con lo spirito da Dio. Questa è così incomparabilmente benefica e comunque con un po’ di buona volontà raggiungibile oltremodo facilmente, e questo momento risarcisce migliaia di volte il figlio terreno per la vita terrena più difficile e più dolorosa. Ma ogni costrizione esercitata sull’anima non procurerebbe mai un tale sentimento di Beatitudine, e perciò deve nuovamente essere attiva la libera volontà nell’uomo, se gli dev’essere destinata la più alta felicità, l’unificazione con lo spirito da Dio, subito al suo ingresso nell’aldilà.

Amen

Übersetzer
Übersetzt durch: Ingrid Wunderlich