Tutte le sofferenze e miserie del corpo contribuiscono alla spiritualizzazione delle sostanze ancora immature. Perciò dovete portare tutto con rassegnazione, perché è solo per la salvezza della vostra anima. Il corpo porta in sé ancora molto dello spirituale immaturo, perché qualsiasi materia è portatore dello spirituale che sta ancora all’inizio del suo sviluppo. E durante la vita terrena vi è ben possibile spiritualizzare anche le sostanze del corpo, che si possono unire con l’anima ed alla fine della vita corporea possano andare insieme nel Regno dell’aldilà. Ma solo di rado riesce questa piena spiritualizzazione di un uomo, perché premette una vita nell’amore, che richiede la totale rinuncia dell’io e solo di rado un uomo raggiunge questo alto grado d’amore sulla Terra. Ma è già conquistato molto, quando il corpo sottomette la volontà all’anima, che lascia determinare lo spirito in sé al suo volere, pensare ed agire. E se ora il corpo si unisce pure al desiderio dell’anima, che quindi esegue il desiderio dell’anima, allora si spiritualizzeranno anche le sostanze del corpo in particolare, quando malattia e sofferenza agiscono su questo spirituale immondo e si purifica sempre di più, per cui riposa anche una certa Benedizione su tali stati del corpo, che a volte gli preparano sofferenza. Con ciò vengono sempre di nuovo espulsi degli istinti non spirituali, e l’anima si spiritualizza sempre di più e si può anche parlare della spiritualizzazione del corpo, anche se questo non è ancora riuscito completamente durante la vita terrena. Ma credetelo, che ogni malattia ed ogni sofferenza ha un effetto vantaggioso per la vostra anima, quando non vi inalberate contro il destino, quando portate rassegnati la vostra sorte, che non vi è mai stata caricata senza scopo. Che il corpo ha ancora da mostrare sostanze immature, non lo potrete negare e quindi queste sostanze vi prepareranno sempre sofferenza; e solo di rado riuscirà ad un uomo di ristabilire in sé il totale Ordine, benché questo sia il vero compito nella vita terrena. Ma egli è e rimane debole e ci vuole il più intimo collegamento con la Fonte di Forza dall’Eternità, cioè l’uomo deve talmente essere colmato d’amore, che l’Eterno Amore Stesso E’ costantemente con lui, perché poi dispone di una misura di Forza, che gli riesca anche la spiritualizzazione di tutte le sostanze che opprimono il corpo. Ma l’uomo si può già lodare felice, quando gli riesce togliere le scorie all’anima durante la vita terrena, affinché possa essere compenetrata dalla divina Luce d’Amore, che sia ricettiva per la Luce, quando entra nel Regno dell’aldilà. E questa descoriazione dell’anima viene raggiunta pure attraverso sofferenza e malattia, quando l’amore non è divampato così chiaramente, che procuri la maturazione dell’anima. Perciò voi uomini non dovete lamentarvi e mormorare, quando siete aggravati corporalmente, perché vi serve tutto solo al perfezionamento. Ed il grado della Luce di una anima può essere così di forza differente al suo ingresso nel Regno spirituale. Ed ogni sofferenza sulla Terra contribuisce all’aumento del grado di Luce, premesso che l’uomo stesso si sforza di giungere alla maturità dell’anima, che tende seriamente alla perfezione. E perciò dovete anche essere grati per la sofferenza e non dovete credere, che la dovete sopportare come punizione. E’ solo un mezzo di purificazione, perché che in voi ci sono ancora sostanze impure, è già motivato nel vostro involucro corporeo esteriore, che consiste dello spirituale immaturo. Ma anche questo spirituale può percorrere un rapido percorso di sviluppo, può giungere più velocemente alla maturità appunto attraverso tali mezzi di purificazione. Ed una volta riconoscerete anche la Benedizione di ciò che vi era da portare nella vita terrena. E sarete solo grati per l’amorevole Provvidenza che riconoscerete anche in questa. Perché una volta vi risplenderà la Luce e dimenticherete ogni disagio che è dietro a voi e sarete beati nella Luce.
Amen
TraduttoreAlle Leiden und Nöte des Körpers tragen zur Vergeistigung der noch unreifen Substanzen bei.... Darum sollet ihr alles mit Ergebung tragen, denn es ist nur zum Heil eurer Seele. Euer Körper trägt noch viel unausgereiftes Geistiges in sich, denn jegliche Materie ist Träger des Geistigen, das noch im Anfang seiner Entwicklung steht. Und es ist euch wohl während des Erdenlebens möglich, auch die Substanzen des Körpers zu vergeistigen, daß sie sich der Seele anschließen können und bei Beendigung des Leibeslebens mit hinübergehen können in das jenseitige Reich. Doch selten nur gelingt diese volle Vergeistigung einem Menschen, weil sie ein Liebeleben voraussetzt, das völliges Aufgeben des Ichs erfordert und selten nur ein Mensch diesen hohen Liebegrad auf Erden erreicht.... Doch viel ist schon gewonnen, wenn sich der Körper dem Willen der Seele unterstellt, die vom Geist in sich zu ihrem Wollen, Denken und Handeln sich bestimmen läßt.... Und schließt sich nun der Körper gleichfalls dem Verlangen des Geistes an, daß er also dem Begehren der Seele nachkommt, dann werden sich auch die Substanzen des Körpers vergeistigen.... besonders dann, wenn Krankheit und Leid auf dieses Ungeistige einwirken und es sich immer mehr läutert.... weshalb auch ein gewisser Segen auf solchen Zuständen des Körpers ruht, die ihm zuweilen Pein bereiten.... Immer wieder werden dadurch ungeistige Triebe abgestoßen, und immer mehr kristallisiert sich die Seele, und es kann auch von der Vergeistigung des Körpers gesprochen werden, auch wenn dies noch nicht restlos geschieht während des Erdenlebens. Doch glaubet es, daß jede Krankheit und jedes Leid sich für eure Seele günstig auswirken wird, wenn ihr euch nicht aufbäumt gegen das Schicksal.... wenn ihr ergeben euer Los traget, das niemals zwecklos euch auferlegt wurde. Daß der Körper noch unreife Substanzen aufzuweisen hat, werdet ihr nicht leugnen können und also werden diese Substanzen euch immer Pein bereiten; und selten nur wird es einem Menschen gelingen, völlige Ordnung in sich herzustellen, wenngleich dies die eigentliche Aufgabe im Erdenleben ist.... Aber er ist und bleibt schwach, und es gehört die innigste Verbindung mit dem Kraftquell von Ewigkeit dazu.... d.h., es muß der Mensch so liebeerfüllt sein, daß die Ewige Liebe Selbst ständig in ihm ist.... weil er dann über ein Maß von Kraft verfügt, daß ihm auch die Vergeistigung aller den Körper bedrängenden Substanzen gelingt. Doch glücklich kann sich der Mensch schon preisen, wenn ihm die Entschlackung seiner Seele gelingt während des Erdenlebens, so daß sie durchstrahlt werden kann mit dem göttlichen Liebelicht, daß sie lichtempfänglich ist, wenn sie in das jenseitige Reich eingeht. Und diese Entschlackung der Seele wird ebenfalls durch Leid und Krankheit erreicht, wenn nicht die Liebe so hell entflammt ist, daß sie das Ausreifen der Seele zustande bringt. Darum sollet ihr Menschen nicht klagen und murren, wenn ihr auch körperlich belastet seid, denn alles dienet euch nur zur Vollendung.... Und der Lichtgrad einer Seele kann von so verschiedener Stärke sein bei ihrem Eintritt in das jenseitige Reich.... Und jedes Leid auf Erden trägt zur Erhöhung des Lichtgrades bei, vorausgesetzt, daß der Mensch selbst bemüht ist, zur Seelenreife zu gelangen, daß er ernstlich nach Vollendung strebt.... Und darum sollet ihr auch dankbar sein für das Leid, und ihr sollet nicht glauben, daß ihr dieses ertragen müsset als Strafe. Es ist nur ein Läuterungsmittel, denn daß noch unlautere Substanzen in euch sind, das ist schon in eurer körperlichen Außenhülle begründet, die aus unreifem Geistigen besteht.... Aber auch dieses Geistige kann einen schnelleren Entwicklungsgang zurücklegen, es kann schneller zur Reife gelangen eben durch solche Läuterungsmittel. Und einmal werdet ihr auch den Segen dessen erkennen, was euch im Erdenleben zu tragen auferlegt war.... Und ihr werdet nur dankbar sein für die liebevolle Fürsorge, die ihr auch darin erkennen werdet. Denn einmal wird euch das Licht erstrahlen, und ihr werdet alles Ungemach vergessen, das hinter euch liegt.... und ihr werdet selig sein im Licht....
Amen
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