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La libera Volontà dell'Uomo Gesù

L'Uomo Gesù doveva morire sulla Croce per colpa dei peccati dei Suoi prossimi, perché senza la morte sulla Croce non c'era nessuna Redenzione della loro colpa. Ma Egli ha compiuto l'Opera di Redenzione nella libera Volontà, non vi è stato costretto da nessuna parte. Perciò ha dovuto percorrere come Uomo un cammino terreno, nel quale Si E' totalmente congiunto con l'Eterna Divinità, cioè doveva condurre una vita d'amore ed attraverso l'Amore unirsi con l'Eterno Amore. Il Suo Cammino terreno era difficile e sofferto, perché sapeva della Sua Missione, e dato che il suo Essere era puro Amore, Egli sapeva anche tutto ciò che avveniva e ciò che doveva ancora arrivare e così sapeva anche del Suo amaro soffrire e morire, Egli abbracciava con lo Sguardo la Sua Vita fino alla fine del Suo ultragrande tormento. Ma Egli ha perseverato. Per Lui sarebbe stato ben possibile rifiutarSi, non avrebbe dovuto temere nessuna costrizione da Dio, perché la Sua Volontà veniva rispettata come quella di ogni altro uomo, ma nel Suo Amore e nella Sua Sapienza vide il terribile stato dei Suoi prossimi e che non c'era nessuna via d'uscita, perché gli uomini stessi non erano abbastanza forti per liberarsi dalle catene dell'avversario di Dio. E la debolezza dell'umanità Lo impietosiva e lo spingeva ad un Opera di Misericordia, com'è stata compiuta soltanto una volta per Amore per l'umanità sofferente. L'Amore in Lui era così profondo che Lo ha indotto alla Sua Decisione, di offrire Sé Stesso a Dio come Sacrificio d'Espiazione, affinché gli uomini diventassero liberi dalla loro grande colpa di peccato e che potessero di nuovo ritornare al Padre, il Quale attendeva nostalgico i Suoi figli e che perciò ha anche accettato il Sacrificio dell'Uomo Gesù. La libera Volontà ha mosso Gesù quando, grazie al Suo Amore, riconosceva in quale miseria si trovava l'umanità. Solo allora Si rendeva conto della Sua Missione, Egli riconosceva, che Dio Stesso aveva scelto Lui come Involucro, per compiere in Lui l'Opera di Redenzione, ed allora sapeva anche circa l'intera Via Crucis, che era la sua Sorte nella vita terrena. Non si lasciava spaventare da questo sapere, Egli camminava coscientemente fra gli uomini ed insegnava loro, affinché si rendessero degni dell'Opera di Redenzione attraverso una giusta vita nell'amore, affinché imparassero a riconoscerLo attraverso una giusta vita d'amore e Colui che Si celava in Lui. Ma proprio questa cosciente via verso la Croce aumentava la misura di sofferenza, che Lui ha preso su di Sé per l'umanità, perché sapeva di tutti i Suoi dolori e sofferenze che Lo aspettavano e sovente Si sentiva indotto a cedere ed a non percorrere la via fino alla fine grazie alla Sua libera Volontà. Ma sempre soltanto per breve tempo, perché l'Amore in Lui per i Suoi fratelli schiavizzati era più forte, e l'Amore determinava la Sua Volontà di perseverare fino alla fine e di passare attraverso tutte le sofferenze e dolori fino alla Sua atroce morte sulla Croce, che però poi veniva incoronata attraverso la Sua gloriosa Resurrezione ed Ascesa al Cielo. L'Uomo Gesù non veniva spinto, Egli ha compiuto nella libera Volontà l'Opera della Redenzione, ma Era colmo d'Amore e questo era in Lui la Forza di spinta alla Sua Opera di Misericordia. L'Amore però era Dio, e così Dio ha sofferto in Gesù la morte sulla Croce, Egli ha compiuto l'Opera d'Espiazione per l'umanità, Egli ha preso su di Sé la colpa e l'ha espiata, Egli ha redento il mondo dal peccato e dalla morte.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Der freie Wille des Menschen Jesus....

Es mußte der Mensch Jesus sterben am Kreuz für die Sündenschuld Seiner Mitmenschen, weil es ohne den Kreuzestod keine Erlösung für diese gab von ihrer Schuld. Aber Er hat im freien Willen das Erlösungswerk vollbracht, Er ist von keiner Seite aus dazu gezwungen worden.... Und darum hat Er als Mensch einen Erdengang gehen müssen, in dem Er Sich völlig der Ewigen Gottheit angliederte, d.h., Er mußte ein Liebeleben führen und durch die Liebe Sich mit der Ewigen Liebe vereinen. Sein Erdengang war schwer und leidvoll, denn Er wußte um seine Mission, Er wußte auch, weil Sein Wesen pur Liebe war, um alles, was noch geschah und kommen mußte und so wußte Er auch um Sein bitteres Leiden und Sterben, Er übersah Sein Leben bis zum Ende zu Seiner übergroßen Qual. Aber Er hielt durch.... Es wäre Ihm wohl möglich gewesen, Sich zu weigern, Er hätte keinen Zwang von Gott aus zu fürchten brauchen, denn Sein Wille wurde geachtet gleich dem jedes anderen Menschen.... aber Er ersah in Seiner Liebe und Weisheit den entsetzlichen Zustand Seiner Mitmenschen und daß es daraus keinen Ausweg gab, weil die Menschen selbst nicht stark genug waren, um sich aus der Fesselung des Gegners von Gott frei zu machen. Und die Schwäche der Menschheit erbarmte Ihn und trieb Ihn an zu einem Erbarmungswerk, wie es nur einmalig vollbracht worden ist aus Liebe zur leidenden Menschheit. Die Liebe in Ihm war so tief, daß sie Ihn veranlaßte zu Seinem Entschluß, Sich Selbst Gott als Sühneopfer anzubieten, damit die Menschen frei wurden von ihrer großen Sündenschuld und wieder zurückkehren konnten zum Vater, Der Seine Kinder sehnlichst erwartet und Der darum auch das Opfer des Menschen Jesus annahm. Der freie Wille bewog Jesus, als Er kraft Seiner Liebe erkannte, in welchem Elend sich die Menschheit befand.... Dann erst wurde Ihm Seine Mission bewußt, dann erst.... als sich der freie Wille im Menschen entschieden hatte.... erkannte Er, daß Gott Selbst Sich Ihn zur Hülle auserwählt hatte, um das Erlösungswerk in Ihm zu vollbringen, und dann wußte Er auch um den ganzen Kreuzgang, der Sein Los war im Erdenleben. Und Er ließ Sich nicht zurückschrecken von diesem Wissen, Er wandelte bewußt unter den Menschen und lehrte sie, damit sie durch ein rechtes Leben in der Liebe des Erlösungswerkes (sich = d. Hg.) würdig machten, damit sie durch ein rechtes Liebeleben Ihn erkennen lernten und Den, Der Sich in Ihm barg.... Aber gerade dieser bewußte Weg zum Kreuz erhöhte das Leidensmaß, das Er für die Menschheit auf Sich genommen hatte, denn Er wußte um alle Seine Schmerzen und Leiden, die Ihn erwarteten, und Er fühlte Sich oft veranlaßt, davon abzustehen und kraft Seines freien Willens den Weg nicht bis zum Ende zu gehen.... Doch immer nur kurze Zeit, denn die Liebe in Ihm zu Seinen geknechteten Brüdern war stärker, und die Liebe bestimmte Seinen Willen, auszuhalten bis zum Ende und durch alle Leiden und Schmerzen hindurchzugehen bis zu Seinem qualvollen Tod am Kreuz, der dann aber gekrönt wurde durch Seine glorreiche Auferstehung und Himmelfahrt.... Der Mensch Jesus wurde nicht getrieben, Er vollbrachte im freien Willen das Werk der Erlösung, aber Er war voller Liebe und die Liebe in Ihm war die Triebkraft zu Seinem Erbarmungswerk.... Die Liebe aber war Gott, und so hat Gott in Jesus den Kreuzestod erlitten, Er hat für die Menschheit das Sühnewerk vollbracht, Er hat die Schuld auf Sich genommen und entsühnt.... Er hat die Welt erlöst von Sünde und Tod....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde