Provvedete che alla fine della vostra vita terrena possiate guardare indietro su un percorso terreno, che non sia stato invano per la vostra anima. Provvedete che possa maturare e che alla fine possa registrare comunque un progresso nel suo sviluppo verso l’Alto, perché soltanto breve è la vita ed infinitamente lunga l’Eternità. Allora entrate in un Regno che è costruito, secondo lo stato della vostra maturità. Che può essere indescrivibilmente bello, ma anche scuro e grigio, se non sprofondate persino nell’oscurità più profonda ed il vostro stato è oltremodo tormentoso. Ancora vivete sulla Terra voi stessi potete creare lo stato, la sorte, che vi attende nell’Eternità. Siete ancora in possesso della vostra forza vitale, che potete utilizzare per il benessere della vostra anima, perché potete svolgere delle opere d’amore, per questo avete a disposizione la forza finché vivete sulla Terra. Ma se mancate questo e perdete la vostra forza vitale con la morte del corpo, allora nel Regno dell’aldilà non potete recuperare di agire nell’amore, perché per questo vi manca ogni forza, perciò non potete tranquillizzarvi sulla Terra con tali pensieri, di fare nell’aldilà ciò che avete mancato di fare prima. Allora sarete totalmente senza forza e dipendete dall’Aiuto, che vi possono dare amorevoli intercessioni di uomini oppure degli esseri di Luce. Dovete provvedere anche a questo finché vivete sulla Terra, che vi acquisiate l’amore dei prossimi, che vi seguano dei buoni pensieri nell’Eternità, che sulla Terra si prendano cura di voi degli uomini e vi includano nei loro pensieri, perché altrimenti dimorate nell’aldilà inermi ed abbandonati e non potete aiutare voi stessi nella vostra miseria. Non prendete la vita troppo alla leggera, valutatela, perché sulla Terra vi potete raccogliere dei tesori, che vi seguono nell’Eternità, che sono imperituri, perché sono dei beni spirituali, che nessuno vi può prendere. Perciò dovete sempre pensare con la massima serietà che l’ora della morte può trovarsi molto vicina davanti a voi, non dovete lasciar passare nessuna occasione in cui potete svolgere una buona azione e combattere contro tutte le bramosie terrene di genere materiale. La vita non dura molto, ma può bastare per procurare all’anima una veste di Luce, che non debba più temere nessuna miseria, nessuna oscurità e nessuna assenza di Forza nel suo ingresso nel Regno spirituale, che può entrare in tutte le Magnificenze, che possono tutte sostituire mille volte quello a cui ha rinunciato nella vita terrena. Ogni anima dovrà anche riconoscere, quanto inutili erano i beni che nella vita terrena catturavano i sensi dell’uomo, e ben per coloro che non si sono lasciati dominare da tali beni, ben per coloro a cui la sorte dell’anima significava di più che il benessere del corpo, perché questi non hanno percorso invano la via terrena, hanno vissuto la vita secondo il suo scopo e raccolti delle ricchezze per l’Eternità. Non è mai troppo tardi per tornare indietro, quando la via che percorrete, è sbagliata. Potete prendere la giusta direzione in ogni momento e ricordarvi in ogni momento del vostro vero compito terreno, cioè vi potete sempre esercitare e sforzarvi a condurre una vita nell’amore, perché questo è tutto ciò che viene preteso da voi, che voi stessi vi cambiate nell’amore, che retrocedete l’amor proprio ed esercitate l’amore disinteressato per il prossimo e tramite l’amore stabilite quindi l’unificazione con Dio, il Quale poi vi garantisce anche una Vita nella Beatitudine. Pensate con grande serietà alla fine, che è destinata ad ogni uomo su questa Terra e vivete ora consapevolmente, come lo fareste, se poteste vedere le Magnificenze. Ma lo dovete fare senza sapere, soltanto nella fede, che vi attendono delle Magnificenze, che sono incomparabili. Vivete nell’amore ed allora vivete nella Volontà di Dio. Una vita d’amore vi avvolgerà in un abito di Luce, allora non avrete più da temere nessuna oscurità, la Luce risplenderà già sulla Terra ed una volta poi nell’Eternità.
Amen
TraduttoreSorget, daß ihr am Ende eures Erdenlebens zurückblicken könnet auf einen Erdenlauf, der nicht vergeblich gewesen ist für eure Seele.... Sorget, daß sie ausreifen kann und daß sie am Ende doch einen Fortschritt verzeichnen kann in ihrer Aufwärtsentwicklung, denn nur kurz ist das Leben und endlos lang die Ewigkeit. Ihr gehet dann in ein Reich ein, das beschaffen ist nach eurem Reifezustand, das unbeschreiblich schön sein kann, aber auch düster und grau, wenn ihr nicht gar in tiefste Finsternis sinket und euer Zustand überaus qualvoll ist. Noch lebt ihr auf Erden und könnet euch selbst den Zustand schaffen, das Los, das euch in der Ewigkeit erwartet. Noch seid ihr im Besitz von Lebenskraft, die ihr nützen könnet für eurer Seele Wohlergehen.... Denn ihr könnt Liebewerke verrichten, die Kraft dazu steht euch zur Verfügung, solange ihr auf Erden lebt.... Versäumt ihr dies aber und ihr verlieret eure Lebenskraft bei dem Tode des Leibes, dann könnt ihr im jenseitigen Reich es nicht mehr nachholen, in Liebe zu wirken, weil euch dazu jegliche Kraft mangelt.... weshalb ihr nicht auf Erden euch mit solchen Gedanken beruhigen könnet, im Jenseits zu tun, was ihr zuvor versäumtet. Ihr seid dann völlig kraftlos und auf Hilfe angewiesen, die euch liebende Fürbitte von Menschen oder die Lichtwesen bringen müssen.... Und auch dafür solltet ihr Sorge tragen, solange ihr auf Erden lebt, daß ihr euch die Liebe der Mitmenschen erringet, daß euch gute Gedanken nachfolgen in die Ewigkeit, daß sich eurer Menschen auf Erden annehmen und euch in ihre Gebete einschließen, weil ihr sonst hilflos und verlassen drüben weilet und euch selbst nicht helfen könnet in eurer Not. Nehmet das Leben nicht so leicht, wertet es aus, denn ihr könnet euch Schätze auf Erden sammeln, die euch nachfolgen in die Ewigkeit, die unvergänglich sind, weil es geistige Güter sind, die euch niemand nehmen kann. Darum solltet ihr mit größtem Ernst immer daran denken, daß die Todesstunde ganz nahe vor euch liegen kann, ihr sollt keine Gelegenheit vorübergehen lassen, wo ihr ein gutes Werk verrichten könnet, und ankämpfen gegen alle Begierden irdisch materieller Art.... Das Leben währet nicht lang, aber es kann genügen, der Seele ein Lichtkleid zu schaffen, daß sie keine Nöte, keine Finsternis und keine Kraftlosigkeit zu fürchten braucht bei ihrem Eintritt in das geistige Reich, daß sie in alle Herrlichkeiten eingehen kann, die alles das tausendfach ersetzen, was sie im Erdenleben hingab.... Und es wird auch eine jede Seele erkennen müssen, wie wertlos die Güter waren, die im Erdenleben die Sinne des Menschen gefangennahmen, und wohl denen, die sich nicht von solchen Gütern beherrschen ließen.... wohl denen, denen das Los der Seele mehr bedeutete als Wohlbehagen des Körpers, denn diese sind den Erdenweg nicht umsonst gegangen, sie haben das Leben zweckentsprechend gelebt und sich Reichtümer gesammelt für die Ewigkeit.... Und niemals ist es zu spät, umzukehren, wenn der Weg falsch ist, den ihr gehet.... Jederzeit könnet ihr die rechte Richtung einschlagen und jederzeit euch besinnen auf eure eigentliche Erdenaufgabe.... d.h., jederzeit könnet ihr euch üben und bemühen, ein Leben in Liebe zu führen.... Denn das ist alles, was von euch verlangt wird, daß ihr euch selbst zur Liebe wandelt, daß ihr die Eigenliebe zurückstellt und uneigennützige Nächstenliebe übet und durch die Liebe also den Zusammenschluß mit Gott herstellet, Der dann auch ein Leben in Seligkeit garantiert. Denket mit großem Ernst an das Ende, das jedem Menschen einmal beschieden ist auf dieser Erde, und lebet nun bewußt so, wie ihr es tun würdet, wenn ihr der Herrlichkeiten ansichtig würdet.... Aber ihr müsset dies tun ohne Wissen, nur im Glauben, daß euch Herrlichkeiten erwarten, die unvergleichlich sind. Lebet in der Liebe, und ihr lebet dann auch im Willen Gottes. Und ein Liebeleben wird euch bald in ein Lichtgewand hüllen, und ihr werdet dann keinerlei Finsternis zu fürchten brauchen, das Licht wird erstrahlen auf Erden schon und dereinst in der Ewigkeit....
Amen
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