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L’amore per Dio dev’essere dimostrato tramite l’amore per il prossimo

Voi potete dimostrare il vostro amore per $$Me$$ solamente tramite le opere d’amore disinteressato per il prossimo. Sono queste dimostrazioni che richiedo a voi, perché non potete amare il Padre, il Quale non vedete, se negate il vostro amore ai fratelli che vedete. Siete tutti proceduti da Me, il Mio Amore vi ha creato, ed anche voi eravate amore nella vostra sostanza Ur. Che ora il vostro amore è cambiato, era un atto dell’allontanamento da Me e questo atto si è anche ripetuto sui vostri fratelli caduti, perché non eravate più in grado di amare. Il ritorno a Me può svolgersi solamente nell’amore, quindi dovete sentire amore in voi stessi ed allora vi potete anche di nuovo unire con Me. Ma allora il sentimento dell’amore non è limitato, l’amore in voi afferra tutto l’essenziale e si rivolge anche in tutta la naturalezza verso i vostri prossimi, il vostro prossimo e si manifesterà anche verso il prossimo. Solo allora fornite una dimostrazione che in voi c’è l’amore, che amate anche Me ed ora è anche assicurato il ritorno a Me. Ma se credete che soltanto dei moti di sentimenti sono da intendere come “amore per Me”, allora il vostro amore non si è ancora acceso, perché questo include inevitabilmente anche il prossimo, perché il vero amore è la Mia Parte d’Eredità e non esclude nessuna Mia creatura, perché non Mi posso accontentare con dei moti di sentimenti, che in qualche uomo salgono facilmente e si spengono anche così facilmente, quando altre impressioni muovono il cuore dell’uomo. Ma chi svolge delle opere d’amore in tutto il disinteresse per il prossimo, il suo essere ha sperimentato un cambiamento, l’uomo pone l’amor proprio dietro all’amore altruistico verso il prossimo, e costui Mi dà per questo anche una dimostrazione che ama Me, perché Io Stesso posso ora agire in lui e spingerlo all’amore maggiore, perché questo viene anche impiegato nel senso giusto. Esercitare l’amore per il prossimo però è sovente uno scoglio per gli uomini su cui fanno naufragio. Molti uomini affermano di amare Dio, ma parole soltanto non bastano. L’azione deve seguire sul prossimo, solo allora si può parlare “dell’amore per Me”. Finché il pensiero principale dell’uomo è il miglioramento del proprio ben vivere, ingannerà solo sé stesso quando asserisce di amare Me. Ma il legame con Me sarà del tutto diverso per un uomo, che osserva il Comandamento dell’amore per il prossimo, che non ha nemmeno bisogno di questo Comandamento e sorge comunque nella preoccupazione per i suoi prossimi. Costui Mi frequenterà in tutta la libertà, Mi sentirà sempre vicino a lui, perché permette la Mia Presenza in sé tramite il suo amore per il prossimo. Non avrà nemmeno bisogno di fare a meno della Mia Preoccupazione d’Amore, perché come distribuisce lui stesso, così gli verrà distribuito ed il suo amore per il prossimo lo indurrà sempre a donare, siano questi beni terreni o spirituali perciò potrà sempre di nuovo ricevere anche terrenamente o spiritualmente ed essere beato nel Mio Amore, perché sa da dove gli vengono i Doni, perché sa che ha in Me un Padre che provvede fedelmente, il quale tiene nella Sua Mano il suo destino. Sa di essere custodito, ma questa salda fiducia gliela fornisce soltanto l’amore, che afferra tutti i suoi prossimi e che lo spinge sempre di nuovo all’aiuto terreno e spirituale. E’ questo amore che pretendo da voi uomini, l’amore per i vostri fratelli e per le vostre sorelle, che sapete nella miseria. Solo allora dimostrate il cambiamento del vostro essere, solo allora siete sulla sicura via verso di Me, il Quale potete raggiungere solamente attraverso l’amore.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Liebe zu Gott muß durch Nächstenliebe bewiesen werden....

Ihr könnet Mir immer nur eure Liebe beweisen durch uneigennützige Liebewerke am Nächsten.... Und diese Beweise verlange Ich von euch, denn ihr könnet nicht den Vater lieben, Den ihr nicht sehet, wenn ihr den Brüdern eure Liebe verweigert, die ihr seht. Ihr seid alle aus Mir hervorgegangen, Meine Liebe erschuf euch, und auch ihr waret Liebe in eurer Ursubstanz. Daß sich nun eure Liebe wandelte, war ein Akt der Abkehr von Mir, und dieser Akt wiederholte sich auch euren gefallenen Brüdern gegenüber, denn ihr waret nicht mehr zur Liebe fähig. Die Rückkehr zu Mir kann nur stattfinden in Liebe, also ihr müsset selbst Liebe in euch empfinden, und dann könnt ihr euch auch wieder zusammenschließen mit Mir. Das Liebeempfinden aber ist dann nicht begrenzt.... die Liebe in euch erfaßt alles Wesenhafte, und sie wendet sich in aller Natürlichkeit auch euren Mitmenschen zu, eurem Nächsten, und sie wird sich auch äußern dem Nächsten gegenüber. Und dann erst liefert ihr den Beweis, daß Liebe in euch ist, daß ihr auch Mich liebet und die Rückkehr zu Mir nun auch gesichert ist. Wenn ihr aber glaubt, daß nur Gefühlserregungen als "Liebe zu Mir" zu verstehen sind, dann ist eure Liebe noch nicht entbrannt, weil diese unweigerlich auch den Nächsten einschließt, weil wahre Liebe Mein Erbteil ist und auch keines Meiner Geschöpfe ausschließt. Denn an Gefühlserregungen kann Ich Mir nicht genügen lassen, die in manchem Menschen leicht aufsteigen und ebensoleicht wieder abklingen, wenn andere Eindrücke des Menschen Herz bewegen. Wer aber Liebewerke in aller Uneigennützigkeit am Nächsten verrichtet, dessen Wesen hat die Wandlung erfahren, der Mensch stellt die Eigenliebe hinter die selbstlose Liebe zum Mitmenschen, und dieser gibt Mir auch einen Beweis dafür, daß er Mich liebt.... Denn Ich Selbst kann nun in ihm wirken und ihn zu vermehrter Liebe antreiben, weil diese auch im rechten Sinne angewendet wird. Die Nächstenliebe zu üben ist aber für die Menschen oft die Klippe, an der sie scheitern. Gott zu lieben, geben viele Menschen vor, aber Worte allein nützen nichts. Und die Tat muß am Mitmenschen erfolgen, dann erst kann von der "Liebe zu Mir" gesprochen werden. Und solange des Menschen Hauptgedanken die Verbesserung des eigenen Wohllebens sind, wird er nur sich selbst belügen, wenn er vorgibt, Mich zu lieben.... Aber die Bindung mit Mir wird eine ganz andere sein bei dem Menschen, der das Gebot der Nächstenliebe beachtet, der auch nicht dieses Gebotes bedarf und doch in der Sorge um seine Mitmenschen aufgeht. Dieser wird mit Mir verkehren in aller Ungezwungenheit, er wird Mich stets in seiner Nähe spüren, denn er läßt Meine Gegenwart in sich zu eben durch seine Liebe zum Nächsten. Er wird auch keineswegs Meine Liebesorge zu entbehren brauchen, denn wie er selbst austeilt, so wird ihm zugeteilt werden, und seine Liebe zum Nächsten wird ihn immer wieder zur Entäußerung veranlassen, seien es irdische oder auch geistige Güter.... und immer wieder wird er daher auch irdisch und geistig empfangen dürfen und in Meiner Liebe selig sein, weil er es weiß, woher ihm die Gaben kommen, weil er es weiß, daß er in Mir einen treusorgenden Vater hat, Der sein Leben und sein Schicksal in Seiner Hand hält. Er weiß sich geborgen, aber diese feste Zuversicht gibt ihm nur die Liebe, die alle seine Mitmenschen erfaßt und die ihn immer nur zur Hilfe irdisch und geistig antreibt. Und diese Liebe verlange Ich von euch Menschen, die Liebe zu euren Schwestern und Brüdern, die ihr in Not wisset. Dann erst beweiset ihr eure Wesenswandlung, dann erst seid ihr auf dem sicheren Wege zu Mir, Den ihr nur erreichen könnet durch die Liebe....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde