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Gesù Cristo – Il Redentore – Dio-Uomo

Sono entrato nel Mio Regno, quando ho compiuto l’Opera di Redenzione. Vivevo come Uomo in mezzo agli uomini, li istruivo come Dio, operavo Miracoli come Dio e Sono morto nuovamente la morte sulla Croce come Uomo. Questo è un Mistero, che a voi uomini non è facile da svelare, finché non sapete nulla del percorso del divenire di ogni singolo uomo, finché non avete riconosciuto il senso e lo scopo della vostra vita terrena e non comprendete il procedimento della divinizzazione di un uomo. L’uomo come tale è quindi ancora legato con la materia, sia secondo il suo corpo come anche dei suoi pensieri, finché questi non si distolgono dal mondo e si rivolgono a Dio. E fino ad allora non comprenderà nemmeno il Mistero di Gesù – Uomo e Figlio di Dio insieme e non avrà nessuna comprensione per la spiegazione data in tutta la verità. Ma può comunque esserne istruito, affinché lo spirituale in lui si cominci a muovere e gli venga data l’occasione di svilupparsi. Sulla Terra ho agito come Dio e sofferto come Uomo, perché la Divinità in Me non poteva soffrire, quindi l’Opera di Redenzione doveva essere compiuta per l’intera umanità da un Uomo, se doveva essere a favore dell’intera umanità. E queste sofferenze erano e dovevano essere così indicibilmente grandi, affinché portassero davanti agli occhi dell’umanità la grandezza della loro colpa, affinché l’Opera di Redenzione non venisse valutata troppo scarsa, anche quando gli uomini credevano nel divino Redentore Gesù Cristo. Un uomo non può misurare i tormenti e sofferenze del Mio percorso della Croce, gli scomparirebbero i sensi, se potesse soltanto acquisire un giusto concetto di questo, perché superava la forza umana e ciononostante l’ho sopportato come Uomo. Solo una minima parte di queste sofferenze sarebbe bastata per far cessare la vita di un uomo, perché le percepivo ancora più profondamente che un uomo normale. Ma il Mio Corpo a causa della sua spiritualizzazione era immensamente forte nella volontà ed ha perciò preso su di sé tutto ciò che poteva contribuire alla liberazione dell’umanità dalla sua immensa colpa di peccato. Ho percorso coscientemente la via della Croce, ho preso coscientemente su di Me la morte sulla Croce. Cosa significhi questo, non lo potete misurare voi uomini. Io volevo soffrire, per redimere gli uomini. Perciò nulla Mi rimase risparmiato, la descrizione più terrificante delle Mie sofferenze e tormenti non basterebbe minimamente, per poterveli immaginare. Perciò la Divinità doveva uscire da Me, dall’Uomo Gesù per lasciar a Lui Solo il compimento dell’Opera. Perciò è preceduta anche una terribile lotta, che l’Uomo Gesù doveva prima condurre a termine, per metterSi al di fuori della Divinità che dimorava in Lui e di rimanere forte. L’Uomo Gesù sofferse inimmaginabilmente, e questo soltanto per Amore per l’umanità, che era nella più grande miseria spirituale. E per via di questo ultragrande Amore ho accettato il Sacrificio, altrimenti non avrei mai e poi mai lasciato soffrire così un essere, che era totalmente senza colpa e Mi stava così vicino. Ho accettato il Sacrificio ed ho dato l’Uomo Gesù nelle mani dei suoi nemici e carnefici, perché l’Opera, che Egli ha compiuto, valeva per tutta l’Eternità, significava la Redenzione per tutto lo spirituale infelice, che deve ritrovare la via del ritorno nella Casa del Padre. L’Anima dell’Uomo Gesù ha riconosciuto tutto questo ed era pronta come Essere spirituale per ogni Espiazione, per ogni Aiuto, che poteva prestare per lo spirituale non redento. Ma un tale Sacrificio lo doveva portare un Uomo, che camminava sulla Terra nella stessa debolezza, per mostrare agli uomini una via percorribile verso di Me, verso il loro Padre dall’Eternità. Perciò Si è incorporato un Essere di Luce più sublime come Uomo ed ha portato come Uomo con tutte le debolezze ed errori sulla Terra la dimostrazione, che si può raggiungere, attraverso una volontà usata bene ed una vita nell’amore disinteressato per il prossimo, già sulla Terra una unione dello spirito con Me, lo Spirito del Padre dall’Eternità, che questa unione procura all’uomo una ultramisura di Forza, che quindi l’uomo in unione con Me è in grado di operare dei Miracoli, che può penetrare nella Sapienza più profonda, che sa tutto sulla Terra e nel Regno spirituale e che può spiritualizzare totalmente sé stesso, il suo corpo la sua anima sulla Terra, tramite l’amore. Solo un uomo doveva e poteva portare questa dimostrazione, altrimenti l’umanità non avrebbe percorso la stessa via che conduce alla meta, a Me nella Casa del Padre. Malgrado ciò, gli uomini erano troppo deboli senza l’Aiuto, appunto perché a loro mancava la volontà per l’amore. E Gesù sapeva di questa debolezza della volontà come conseguenza del peccato di una volta e voleva aiutarli ad una volontà fortificata. Io Ero bensì in Lui, nell’Uomo Gesù, ma non ho influenzato la Sua Volontà; Lui agiva e pensava come Uomo ed ha attirato Me comunque in tutta la Pienezza nel Suo Cuore, perché il Mio Essere dall’Eternità E’ Amore, ed il Suo ultragrande Amore stabiliva l’unificazione con Me. Egli E’ diventato Uno con Me. L’Uomo Gesù ha subito bensì sulla Terra la cosa più amara, ma tramite il Suo Amore ha conquistato la cosa più sublime. Egli discese come alto Essere di Luce sulla Terra e ritornava di nuovo come Dio nel Regno di Luce, perché Lui E’ totalmente fuso con Me tramite l’Amore, il Quale ora Sono diventato visibile per voi uomini come il Salvatore Gesù Cristo, Che ora posso anche entrare on contatto con ognuno di voi tramite Gesù Cristo, perché Lui ha espiato per voi la colpa di peccato con la Sua morte sulla Croce, con le Sue indescrivibili sofferenze, perché il Suo Amore per voi era ultragrande.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Jesus Christus.... Erlöser - Gottmensch....

Ich bin in Mein Reich eingegangen, als Ich das Erlösungswerk vollbracht hatte. Ich weilte als Mensch mitten unter den Menschen, Ich lehrte sie als Gott, Ich wirkte Wunder als Gott und starb wieder den Tod am Kreuze als Mensch.... Es ist dies ein Mysterium, das euch Menschen nicht so leicht zu enthüllen ist, solange ihr nicht um den Werdegang jedes einzelnen Menschen wisset, solange ihr nicht den Sinn und Zweck eures Erdenlebens erkannt habt und den Vorgang der Vergöttlichung eines Menschen versteht.

Der Mensch ist als solcher noch verbunden mit der Materie, sowohl seinem Körper als auch seinen Gedanken nach, solange diese sich nicht von der Welt ab- und Gott zuwenden.... Und solange wird er auch nicht das Mysterium Jesus - Mensch und Gottes Sohn zugleich.... begreifen und auch für die in aller Wahrheit gegebene Erklärung kein Verständnis aufbringen. Er kann aber dennoch darüber belehrt werden, damit das Geistige in ihm sich zu rühren beginnt und ihm Gelegenheit gegeben wird, sich zu entfalten....

Ich habe auf Erden als Gott gewirkt und als Mensch gelitten, weil die Gottheit in Mir nicht leiden konnte, also das Erlösungswerk für die Menschheit von einem Menschen vollbracht werden mußte, wenn es der gesamten Menschheit zugute kommen sollte. Und diese Leiden waren und mußten so unsagbar groß sein, damit sie der Menschheit die Größe ihrer Schuld vor Augen führten, damit das Erlösungswerk nicht zu gering bewertet wurde, auch wenn die Menschen an den göttlichen Erlöser Jesus Christus glaubten. Ein Mensch kann die Qualen und Leiden Meines Kreuzganges nicht ermessen, ihm würden die Sinne schwinden, so er nur einen rechten Begriff davon gewinnen könnte, denn es ging über die menschliche Kraft, und doch ertrug Ich sie als Mensch.... Nur ein geringes Teil dieser Leiden würde genügt haben, das Leben eines Menschen zu beenden, denn Ich empfand sie noch viel tiefer als ein normaler Mensch. Doch Mein Leib war durch seine Vergeistigung ungeheuer willensstark und nahm daher alles auf sich, was noch zur Befreiung der Menschheit von ihrer ungeheuren Sündenschuld beitragen konnte.... Ich ging den Gang zum Kreuz bewußt, Ich nahm den Tod am Kreuze bewußt auf Mich. Was das bedeutet, könnet ihr Menschen nicht ermessen.... Ich wollte leiden, um die Menschen zu erlösen.... Und darum blieb Mir nichts erspart, und die entsetzlichste Schilderung Meiner Leiden und Qualen wäre noch nicht annähernd ausreichend, um sie euch vorstellen zu können. Und es mußte darum die Gottheit aus Mir, aus dem Menschen Jesus, heraustreten und Ihm allein das Werk zu vollbringen überlassen. Darum ging auch ein entsetzlicher Kampf voraus, den der Mensch Jesus zuvor ausfechten mußte, um sich außerhalb der in Ihm weilenden Gottheit zu stellen und stark zu bleiben. Der Mensch Jesus litt unvorstellbar, und das nur aus Liebe zur Menschheit, die in größter geistiger Not war. Und um dieser übergroßen Liebe willen nahm Ich das Opfer an, ansonsten Ich nimmermehr hätte ein Wesen so leiden lassen, das völlig schuldlos war und Mir so nahestand.... Ich nahm das Opfer an und gab den Menschen Jesus in die Hände seiner Feinde und Peiniger.... Denn das Werk, das Er vollbrachte, galt für die ganze Ewigkeit, es bedeutete die Erlösung für das gesamte unselige Geistige, das den Weg zurückfinden soll ins Vaterhaus.... Die Seele des Menschen Jesus erkannte dies alles und war als Geistwesen bereit zu jeder Sühne, zu jeder Hilfe, die es dem unerlösten Geistigen leisten konnte.... Doch ein solches Opfer mußte ein Mensch bringen, der in gleicher Schwäche auf Erden wandelte, um den Menschen einen gangbaren Weg zu zeigen zu Mir, zu ihrem Vater von Ewigkeit.... Darum verkörperte Sich ein höchstes Lichtwesen als Mensch und brachte als Mensch mit allen Schwächen und Fehlern auf Erden den Beweis, daß sich durch recht genützten Willen und ein Leben in uneigennütziger Nächstenliebe auf Erden schon eine Einigung des Geistes erzielen läßt mit Mir, dem Vatergeist von Ewigkeit, daß diese Einigung dem Menschen ein Übermaß von Kraft einträgt, daß also der Mensch im Verband mit Mir Wunder zu wirken imstande ist, daß er in die tiefste Weisheit eindringen kann, daß er um alles auf Erden und im geistigen Reich weiß und daß er sich selbst, seinen Körper und seine Seele völlig vergeistigen kann auf Erden durch die Liebe. Diesen Beweis konnte und mußte nur ein Mensch bringen, ansonsten die Menschheit nicht den gleichen Weg gehen würde, der zum Ziel führt.... zu Mir ins Vaterhaus. Dennoch waren die Menschen ohne Hilfe zu schwach, eben weil ihnen der Wille zur Liebe fehlte. Und Jesus wußte um diese Schwäche des Willens als Folge der einstigen Sünde und wollte ihnen verhelfen zu einem verstärkten Willen.

Ich war wohl in Ihm, dem Menschen Jesus, doch Ich beeinflußte nicht Seinen Willen; Er handelte und dachte als Mensch und zog Mich doch in aller Fülle in Sein Herz.... Denn Mein Urwesen ist Liebe, und Seine übergroße Liebe stellte den Zusammenschluß her mit Mir.... Er wurde eins mit Mir.... Der Mensch Jesus hat wohl auf Erden das Bitterste erlitten, doch Er hat durch Seine Liebe das Höchste errungen.... Er stieg als hohes Lichtwesen zur Erde und kehrte als Gott wieder in das Lichtreich zurück, denn Er ist völlig verschmolzen durch die Liebe mit Mir, Der Ich euch Menschen nun als Heiland Jesus Christus schaubar geworden bin, Der Ich nun auch durch Jesus Christus mit einem jeden von euch in Verkehr treten kann, weil Er für euch die Sündenschuld gesühnt hat durch Seinen Tod am Kreuze, durch Seine unbeschreiblichen Leiden, weil Seine Liebe zu euch übergroß war....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde