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Inserirsi nella Volontà divina - La decisione della volontà

All’uomo giunge come particolare merito, se si inserisce nella Mia Volontà, che lo guida secondo il suo compito terreno. Perché il sottomettere la volontà è già un camminare con Me ed è giusta ogni esecuzione in parola o azione, cioè compiacente a Me. Malgrado ciò l’uomo stesso dev’essere attivo, quindi non lasciarsi a Me totalmente inattivo nella credenza che Io poi lo guidi meccanicamente. Perché l’uomo è un essere autonomo che può volere, pensare ed agire come Me ed ora deve anche usare questo Dono, solo appunto in sintonia con Me e non al contrario. Il suo pensare ed agire quindi corrisponde allora alla Mia Volontà ed egli vorrà lo stesso, quando si è inserito in Me attraverso la sua mentalità. Se quindi quest’ultima è buona, allora è buono anche il suo pensare ed agire, perché allora viene spinto dall’interiore, dal Mio spirito, al bene e non può mai più agire contro di Me. Allora la resistenza spirituale è quindi sospesa e l’uomo agisce insieme con Me, cosa che può essere soltanto un agire buono. Malgrado ciò si deve sempre controllare, se rimane continuamente rivolto a Me oppure se la sua volontà fluttua anche verso il mondo, cosa che significa sempre un allontanarsi da Me. Perciò non è mai da considerare come schiavo della sua volontà che si può rivolgere liberamente là, dove viene attirata. E questo significa che l’uomo deve costantemente combattere e lottare, che si deve sempre di nuovo rivolgere a Me e non è sottomesso a Me per costrizione, perché si è una volta dichiarato per Me. Questa lotta è necessaria comunque solo sulla Terra e diventa sempre più debole, più l’uomo si unisce con Me tramite l’agire nell’amore e la preghiera, che alla fine non dev’essere temuto un rivolgersi al mondo, perché questo ha perduto ogni fascino per colui che ha trovato l’unificazione con Me nella libera volontà. La lotta della Luce contro l’oscurità, quindi di Forze buone e cattive nel Regno spirituale, per conquistare la volontà degli uomini, dura così a lungo, come questa si unisce con la Terra e sono i diritti delle Forze, di agire sulla volontà per conquistarla per sé. Al Mio avversario è stato concesso questo diritto e lo usa in ogni modo. All’uomo era stato data la vita terrena allo scopo della decisione della volontà, quindi ambedue le Forze agiscono anche su di lui rispettivamente, e l’uomo stesso dà il motivo a quale Forza si rivolge. Perciò è della massima Benedizione, se l’uomo che tende verso di Me, sacrifica a Me la sua volontà, se si sottomette sempre e sempre di nuovo a Me e con ciò è evidente il suo allontanamento dal Mio avversario. Allora viene afferrato da Me e guidato sicuro verso l’Alto, e malgrado ciò è il suo proprio merito, perché la decisione spetta a lui stesso ed ha vinto sulla forza dell’oscurità. La sua volontà che è orientata bene, gli assicura l’apporto di Grazia, che significa una costante fortificazione della sua volontà in modo che il Mio Amore è quindi sempre più visibile, dove l’uomo minaccia di diventare debole. Io non lascio cadere l’uomo, esigo solo da lui che tenda costantemente verso di Me, affinché Io Sia anche raggiungibile per lui.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Einfügen in den göttlichen Willen.... Willensentscheid....

Und es gereicht dem Menschen zum besonderen Verdienst, so er sich in allem Meinem Willen einfügt, der ihn lenket seiner Erdenaufgabe gemäß. Denn das Unterstellen des Willens ist gleichsam schon ein Mit-Mir-Gehen, und jede Ausübung in Wort oder Tat ist recht, d.h. Mir wohlgefällig. Dennoch soll der Mensch selbst tätig sein, also nicht sich völlig untätig Mir überlassen im Glauben, daß Ich ihn dann mechanisch lenke.... Denn der Mensch ist ein selbständiges Wesen, das gleich Mir wollen, denken und handeln kann und diese Gabe nun auch gebrauchen muß, nur eben in Übereinstimmung mit Mir und nicht gegensätzlich. Sein Denken und Handeln entspricht also dann Meinem Willen, und er wird das gleiche wollen, so er sich Mir angegliedert hat durch seine Gesinnung. Ist also seine Gesinnung gut, dann ist auch sein Denken und Handeln gut, weil er von innen heraus, durch Meinen Geist, zum Guten angetrieben wird und nimmermehr Mir gegensätzlich handeln kann. Der geistige Widerstand also ist dann aufgehoben, und es wirket der Mensch mit Mir gemeinsam, was nur gutes Wirken sein kann. Dennoch muß er sich ständig kontrollieren, ob er gleichfort Mir zugewandt bleibt oder sein Wille auch abschweift der Welt zu, was immer ein Entfernen von Mir bedeutet. Darum ist er niemals als Sklave seines Willens anzusehen, der sich frei dahin wenden kann, wohin es ihn zieht. Und das bedeutet, daß der Mensch ständig ringen und kämpfen muß, daß er immer wieder von neuem sich Mir zuwenden muß und nicht zwangsmäßig Mir untertan ist, weil er einmal sich zu Mir bekannte. Dieser Kampf ist zwar nur auf Erden nötig, und er wird immer schwächer, je mehr sich der Mensch Mir durch Liebeswirken und Gebet verbindet, so daß zuletzt kein Zuwenden zur Welt gefürchtet zu werden braucht, weil diese allen Reiz verloren hat für den, der den Zusammenschluß mit Mir gefunden hat im freien Willen. Der Kampf des Lichtes gegen die Finsternis, also der guten und bösen Kräfte im geistigen Reich, um den Willen der Menschen zu gewinnen, währet so lange, wie dieser sich der Erde verbindet und es sind dies die Rechte beider Kräfte, auf den Willen einzuwirken, um ihn für sich zu gewinnen. Meinem Gegner ist dieses Recht zugebilligt worden, und er nützet es in jeder Weise aus. Das Erdenleben wurde dem Menschen gegeben zwecks Willensentscheid, also wirken beide Kräfte auch dementsprechend auf ihn ein, und der Mensch selbst gibt den Ausschlag, welcher Kraft er sich zuneigt. Darum ist es von größtem Segen, so der Mir zustrebende Mensch seinen Willen Mir aufopfert, so er sich Mir immer und immer wieder unterstellt und dadurch seine Abkehr von Meinem Gegner offenkundig ist. Dann wird er von Mir erfaßt und sicher zur Höhe geleitet, und doch ist es sein eigener Verdienst, weil ihm selbst die Entscheidung obliegt und er gesiegt hat über die Kraft der Finsternis. Sein Wille, der recht gerichtet ist, sichert ihm auch die Zufuhr von Gnade, was ständige Stärkung seines Willens bedeutet, so daß Meine Liebe also immer ersichtlich ist, wo der Mensch schwach zu werden droht. Ich lasse den Menschen nicht fallen, fordere nur von ihm, daß er Mich ständig anstrebt, auf daß Ich auch für ihn erreichbar bin....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde