A chi viene dischiuso l’occhio spirituale, guarda attraverso ogni materia, per lui non esiste forma che sia impenetrabile, come non esiste per lui nessuna distanza e quindi secondo la volontà può trasportarsi ovunque, per osservare ovunque l’agire spirituale, che è visibile soltanto a colui che ha raggiunto un certo grado di maturità. Chi è in grado di contemplare spiritualmente, ora può anche istruire i prossimi secondo la Verità sull’essere della Creazione, sull’attività di tutto ciò che è visibile all’uomo come Opera divina di Creazione. Egli può percepire la vita della materia apparentemente morta come anche quella del mondo vegetale ed animale, che agli uomini altrimenti rimane nascosto, e perciò per loro non può essere credibile di quanto sia immensamente attivo lo spirituale in ogni forma.
Colui che contempla spiritualmente però oltrepassa i confini, che Dio ha posto all’uomo mortale, colui che contempla spiritualmente guarda anche pure così chiaramente il Regno spirituale come vede questa Terra, può trasportarsi in ogni momento in uno stato, dove tutte le cose gli sono evidenti, e così il suo sapere aumenta ed il suo amore sale nell’incommensurabile. Ma egli non è in grado di comunicare tutto ciò che vede ai prossimi, perché per molti non esistono delle possibilità di comprensione, perché colui che contempla spiritualmente nella maturità della sua anima vede qualcosa, che al prossimo, se volesse essere spiegato, non sarebbe afferrabile, perché sulla Terra non esiste nessuna possibilità di paragone. Quindi colui che contempla spiritualmente, ha raggiunto una maturità dell’anima che gli permette di vedere di più di quello che è afferrabile all’intelletto dell’uomo, per cui egli non trova credibilità presso i prossimi, ma egli conquista incommensurabilmente di più per la sua anima. Perché ogni atto della contemplazione spirituale è un collegamento profondo ed intimo con il Regno spirituale, che non rimane mai senza successo per l’anima, perché lei coglie ancora di più che l’occhio del contemplatore spirituale, può comunicare con gli esseri di Luce e riceve da loro grandi Sapienze, che rimangono nascoste all’intelletto dell’uomo.
E perciò è già uno stato di maturità dell’anima che annuncia la vicina fine di un uomo, perché chi è una volta in grado di contemplare spiritualmente, la sua anima può abbandonare il corpo ed entrare leggera nel Regno spirituale, ha già raggiunto sulla Terra questa maturità e non ha bisogno di una ulteriore maturazione, soltanto per via dei prossimi gli può essere concesso ancora un tempo sulla Terra, perché un contemplatore spirituale è per i suoi prossimi un maestro e consigliere, e si può dare credibilità alle sue esperienze, perché egli vede e sente di più che ogni altro mortale, perché la sua anima può abbandonare il corpo in ogni momento, per ricevere sempre nuove impressioni dal Regno spirituale.
Amen
TraduttoreWem das geistige Auge erschlossen wird, der sieht durch alle Materie hindurch, für ihn gibt es keine Form, die undurchdringlich wäre, wie es auch keine Entfernung für ihn gibt und er sonach willensmäßig sich überallhin versetzen kann, um überall das geistige Wirken zu betrachten, das nur dem ersichtlich ist, der einen bestimmten Reifegrad erreicht hat. Wer geistig zu schauen vermag, der kann nun auch wahrheitsgemäß die Mitmenschen belehren über das Wesen der Schöpfung, über die Tätigkeit alles dessen, was als göttliches Schöpfungswerk den Menschen ersichtlich ist. Er kann das Leben der anscheinend toten Materie wahrnehmen wie auch das der Pflanzen- und Tierwelt, das den Menschen sonst verborgen ist, und daher es ihnen nicht glaubhaft sein will, wie ungeheuer tätig das Geistige in jeglicher Form ist. Der geistig Schauende aber überschreitet die Grenzen, die Gott dem sterblichen Menschen gesetzt hat, der geistig Schauende erblickt ebenso klar das geistige Reich, wie er diese Erde ersieht, er kann sich jederzeit versetzen in einen Zustand, wo ihm alle Dinge offenbar werden, und also wird sein Wissen vermehrt, und seine Liebe steigert sich ins ungemessene. Er vermag aber nicht alles den Mitmenschen mitzuteilen, was er sieht, weil für vieles es keine Verständigungsmöglichkeiten gibt, weil der geistig Schauende in seiner Seelenreife etwas sieht, was dem Mitmenschen, wollte es erklärt werden, unfaßbar wäre, weil es auf der Erde keine Vergleichsmöglichkeit dafür gibt. Es hat also der geistig Schauende eine Seelenreife erreicht, die ihn mehr erblicken lässet, als dem Verstand des Menschen faßbar ist, weshalb er bei den Mitmenschen keinen Glauben findet, er selbst aber unermeßlich viel für seine Seele gewinnt. Denn jeder Akt geistigen Schauens ist eine tiefe und innige Verbindung mit dem geistigen Reich, die niemals erfolglos für die Seele bleibt, denn sie nimmt noch mehr auf als das Auge des geistig Schauenden, sie kann sich verständigen mit den Lichtwesen und nimmt von ihnen große Weisheiten entgegen, die dem Verstand des Menschen verborgen bleiben. Und darum ist es schon ein Zustand der Seelenreife, der das nahe Ende eines Menschen ankündigt, denn wer einmal geistig zu schauen vermag, dessen Seele kann den Körper verlassen und unbeschwert in das geistige Reich eingehen, er ist auf Erden schon zu dieser Reife gelangt und benötigt ein weiteres Ausreifen nicht mehr, nur kann der Mitmenschen wegen ihm noch eine Zeit auf Erden beschieden sein, denn ein geistig Schauender ist für seine Mitmenschen ein Lehrer und Berater, und seinen Erfahrungen kann Glauben geschenkt werden, denn er sieht und hört mehr als jeder andere Sterbliche, weil seine Seele zu jeder Zeit den Körper verlassen kann, um im geistigen Reich immer wieder neue Eindrücke entgegenzunehmen....
Amen
Traduttore