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Il sorgere della materia – Che cos’è la materia?

Esiste una Legge nella quale ogni materia va incontro alla dissoluzione, appena le sue sostanze sono diventate inutilizzabili, quindi in certo qual mondo hanno perduto la forza di legare. Allora si decompone da sé e nelle sue componenti rimanenti può soltanto ancora ricevere una riformazione con altra materia. Il procedimento della dissoluzione della materia si svolge sempre e costantemente nell’Universo, dove esistono delle Creazioni terrene materiali, come però sorge anche costantemente materia nuova, cioè assembla sempre di nuovo delle sostanze impiegando materia dissolta. L’uomo può bensì esaminare la materia nelle sue componenti, ma non può risalirne le origini e distinguerne le componenti di ciò che vede il suo occhio. Lui vede sempre soltanto il costante divenire e svanire ed il sorgere di sempre nuove Creazioni, ma ciò che era nel principio Ur, non lo sa, se non gli viene annunciato mediante il suo spirito. Perché la materia è una nuova creazione, non è dall’Eternità. Lei esiste ed è visibile all’occhio umano ed in fondo in fondo è qualcosa di spirituale, cioè Forza, che non si può vedere con l’occhio corporeo. E’ un’Irradiazione di Dio, diventata forma tramite la Sua volontà. Questo Atto è incomprensibile e lo rimarrà pure, è che si consolida fino all’indurimento, più si allontana da Dio. Quindi questa Forza è animata da una Volontà, soltanto che questa volontà è legata, quando si allontana da Dio. E’ dello spirituale che porta in sé la volontà avversa a Dio, mentre lo spirituale, l’Irradiazione di Forza di Dio, che rimane nella Sua Volontà, rimane anche vicino a Lui e ne escono delle Creazioni di Luce, cioè stimola la Volontà creativa di Dio a delle forme della specie più mirabile, che però sono sempre mutabili, contemporaneamente imperiture e deliziano gli esseri che sono totalmente nella Volontà di Dio, che ricevono la Sua Irradiazione di Forza per l’attività pure creativa. Quello che corrisponde totalmente alla Volontà di Dio, non è materiale, quello che è visibile materialmente, porta in sé differenti gradi della volontà avversa a Dio e perciò è dello spirituale diventato forma, Forza proceduta da Dio, che non rimane così come procede da Dio, quando si allontana da Dio. La Forza che si allontana da Dio diminuisce però nella sua efficacia, la materia appare senza Vita, si trova nello stato di morte, dell’assenza di Forza e quindi ne risulta l’inattività, senza Vita, che significa ininterrotta attività. Se lo spirituale fosse totalmente insensibile, allora lo stato dell’assenza di Forza non sarebbe percepito dallo spirituale, ma dato che lo spirituale ha conosciuto lo stato di libertà prima come spirito libero vicino a Dio, oppure anche come uomo nell’ultimo stadio dello sviluppo su questa Creazione Terra, ed è pienamente consapevole della sua esistenza, percepisce lo stato senza Forza come tormento, che però ora può contribuire ad eliminare la resistenza contro Dio, che si riconosce attraverso un’attività che inizia minimamente, che ha per conseguenza un cambiamento della dura materia. (19.11.1948) Più vita rivela un’Opera di Creazione, meno è diventata la distanza da Dio e più lo spirituale assume la sua costituzione primordiale, diventa di nuovo Forza e Luce, più si avvicina a Dio, finché alla fine è di nuovo fuso intimamente con Dio. La materia è quindi Forza proceduta da Dio, che si è raddensata ed infine indurita, più è distante da Dio. La materia in sé è peritura, perché si può di nuovo dissolvere nel suo stato Ur, ma la Forza è eterna, rimane esistente, perché è un’Irradiazione di Dio, che cambia ben nella sua forma, ma non può mai passare del tutto. Il cambiamento della materia però è contemporaneamente una Legge, non può esistere in eterno così come si manifesta, perché sia ancora efficace come Forza perché è la Forza di Dio, ne viene a contatto ed appunto questa efficacia si manifesta come cambiamento della materia. In quale grado la Forza di Dio agisce sulla materia, dipende dalla resistenza dello spirituale, che questa materia cela. Ma anche la resistenza più forte contro Dio verrà una volta spezzata, perché di tanto in tanto si svolgono delle dissoluzioni violente nella Creazione, che distruggono ogni materia e la fanno sorgere di nuovo in altra forma, perché la Forza di Dio è ininterrottamente attiva e che vuole anche stimolare alla massima attività lo spirituale proceduta dalla Forza di Dio, perché soltanto l’attività è beatificante, per lei da sola è Vita.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Entstehung der Materie.... Was ist Materie?....

Es besteht ein Gesetz, demzufolge jegliche Materie der Auflösung entgegengeht, sowie ihre Substanzen unbrauchbar geworden sind, also gewissermaßen die Bindekraft verloren haben. Sie zerfällt dann in sich selbst und kann auch in ihren Restbestandteilen nur noch eine Neuformung erfahren mit anderer Materie zusammen. Der Vorgang der Auflösung der Materie findet im Universum stets und ständig statt, wo irdisch materielle Schöpfungen bestehen, wie aber auch ständig Materie neu entsteht, also immer wieder Stoffe zusammengefügt werden unter Verwendung aufgelöster Materie. Der Mensch kann wohl die Materie an sich auf ihre Bestandteile untersuchen, er kann aber nicht feststellen den Ursprung und die Urbestandteile dessen, was sein Auge sieht.... Er sieht nur das immerwährende Werden und Vergehen und Entstehen wieder neuer Schöpfungen, doch was ursprünglich war, das weiß er nicht, so es ihm nicht durch seinen Geist kundgetan wird. Denn die Materie ist eine Neuschaffung, sie ist nicht von Ewigkeit. Sie besteht, ist dem menschlichen Auge sichtbar und ist doch im Grunde des Grundes Geistiges, also Kraft, die man nicht sehen kann mit leiblichen Augen. Sie ist eine Ausstrahlung Gottes, durch Seinen Willen zur Form geworden.... Unverständlich ist dieser Akt und wird es auch bleiben.... es ist: sich von Gott entfernende Kraft, die sich festigt bis zur Verhärtung, je weiter sie sich von Gott entfernt.... Also ist diese Kraft mit Willen beseelt, nur ist dieser Wille gebunden, so er von Gott abstrebt.... Es ist Geistiges, das den Gott-widersetzlichen Willen in sich trägt, während das Geistige, die Kraftausstrahlung Gottes, die in Seinem Willen verbleibt, auch in Seiner Nähe bleibt und Lichtschöpfungen ergibt, also den schöpferischen Willen Gottes anregt zu Gebilden herrlichster Art, die aber ständig wandlungsfähig sind, dabei unvergänglich und die Wesen entzückend, die als völlig im Willen Gottes stehend, Seine Kraftausstrahlung empfangen zu gleichfalls schöpferischer Tätigkeit. Was also völlig dem Willen Gottes entspricht, ist nicht materiell, was materiell sichtbar ist, trägt in verschiedenem Grade den Gott-widersetzlichen Willen in sich und ist darum zur Form gewordenes Geistiges, von Gott ausgehende Kraft, die nicht so bleibt, wie sie von Gott ausgeht, so sie sich von Gott entfernt....

Von Gott sich entfernende Kraft aber vermindert sich in ihrer Wirksamkeit, die Materie erscheint ohne Leben, sie ist im Zustand des Todes, der Kraftlosigkeit und also daraus folgender Untätigkeit.... ohne Leben, das ununterbrochene Tätigkeit bedeutet. Wäre das Geistige völlig empfindungslos, dann würde der Kraftlosigkeitszustand von dem Geistigen nicht gespürt, doch weil das Geistige den Freiheitszustand gekannt hat zuvor als freier Geist in Gottnähe.... oder auch als Mensch im letzten Stadium der Entwicklung auf dieser Erdenschöpfung.... und sich seiner Existenz voll bewußt ist, empfindet es den kraftlosen Zustand als Qual, die nun wohl dazu beitragen kann, den Widerstand gegen Gott aufzugeben, was erkennbar ist durch eine minimal beginnende Tätigkeit, die eine baldige Veränderung der harten Materie zur Folge hat.... (19.11.1948) Je mehr Leben ein Schöpfungswerk verrät, desto geringer ist die Entfernung von Gott geworden und desto mehr nimmt das Geistige seine ursprüngliche Beschaffenheit an, es wird wieder zu Kraft und Licht, je näher es Gott kommt, bis es zuletzt wieder innig mit Gott verschmolzen ist. Die Materie ist also von Gott ausgegangene Kraft, die sich verdichtet und zuletzt verhärtet hat, je weiter sie von Gott entfernt ist. Die Materie an sich ist vergänglich, weil sie sich wieder auflösen kann in ihren Urzustand, die Kraft aber ist unvergänglich, sie bleibt bestehen, weil sie eine Ausstrahlung Gottes ist, die sich wohl in ihrer Form verändern, aber niemals gänzlich vergehen kann. Die Veränderung der Materie aber ist gleichfalls Gesetz, sie kann nicht ewig so bestehenbleiben, wie sie in Erscheinung tritt, weil sie stets mit der Kraft aus Gott, die noch als Kraft wirksam ist, in Berührung kommt und diese Wirksamkeit eben als Veränderung der Materie zum Ausdruck kommt. In welchem Grade die Kraft aus Gott auf die Materie einwirkt, ist abhängig von dem Widerstand des Geistigen, das diese Materie birgt. Aber auch der stärkste Widerstand gegen Gott wird einmal gebrochen, weshalb auch von Zeit zu Zeit Gewaltauflösungen in der Schöpfung vor sich gehen, die jegliche Materie zerstören und in anderer Form wieder erstehen lassen, weil die Kraft aus Gott unentwegt tätig ist und auch das aus ihr hervorgegangene Geistige zu höchster Tätigkeit veranlassen will, weil Tätigkeit allein beseligend, weil sie allein Leben ist....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde