Il mondo visibile ospita lo spirituale non liberato e perciò ha da mostrare delle Creazioni materiali nelle quali lo spirituale deve maturare. Perciò il mondo materiale è necessario finché deve esistere una forma che serve allo spirituale come involucro, che deve sentire come costrizione, perché la spinta di divenire libero da questa forma, è il motivo di una attività e questa nuovamente necessaria per la maturazione. L’entità che serve nella forma tramite questa attività secondo la sua destinazione e si sviluppa tramite il servire verso l’Alto, anche se lentamente nello stato dell’obbligo. Se l’entità non fosse legata in una forma, sosterrebbe inattiva, perché si trova ancora nella resistenza contro Dio e perciò è senza forza, mentre da essere vivente, per cui è necessaria la forma esterna, riceve anche la Forza di Vita, che gli rende possibile la sua attività. Perciò nel mondo materiale si nota un costante cambiamento, perché l’attività significa sempre il cambiamento di ciò che è da considerare come materia. Questa percezione è possibile nello stadio come uomo, dove è condizione una continua attività se la vita corporea di un uomo deve essere conservata. Uno stato senza attività è già uno stato di morte, benché il corpo possa ancora essere considerato vivente, ma l’inattività è un segno della Forza inutilizzata, che all’uomo viene poi sottratta totalmente, perché una vita terrena inattiva infrange l’Ordine divino e deve manifestarsi rispettivamente. Soltanto attraverso l‘attività uno sviluppo verso l’Alto può aver luogo, ma questo è lo scopo e la meta della vita terrena, sia per l’uomo come anche per l’intera Creazione terrena, nella quale lo spirituale deve attivarsi nel servire. E così delle Creazioni terrene sussisteranno finché deve essere ancora liberato dello spirituale, il che richiede delle Eternità. Ogni Creazione terrena è soltanto l’immagine di una Opera di Creazione spirituale, è la forma che lo spirituale può vedere nel suo debole grado di conoscenza, mentre il puramente spirituale è visibile soltanto all’essere che è maturo, che sta nella conoscenza, nella Luce e che può vedere tutto lo spirituale come con occhi corporei. Queste Creazioni sono da vedere molto più magnificamente, sono di una molteplicità e formazione, che non potrebbero trovare nessun paragone sulla Terra. Il contemplatore può costantemente godere e trova sé stesso perciò in una consapevolezza di Forza, che lo spinge ad una attività operativa e formativa. Delle Creazioni spirituali non hanno nemmeno bisogno di nessun spazio e sono perciò anche illimitate nella loro estensione. “Quello che nessun occhio umano ha mai visto e nessun orecchio umano ha mai udito, l’ho preparato per coloro che Mi amano.... ”. Questa Promessa si adempie nelle contemplazioni di quelle Creazioni, che testimoniano dell’insospettato Amore e Sapienza di Dio e che sono accessibili ad ogni essere che sta nella Luce. Dato che sono delle pure Creazioni di Luce, irradiano anche la Luce in tutte le parti e sono perciò delle Fonti di Luce che illuminano il Cosmo, benché le Creazioni stesse non siano visibili. L’irradiazione di Luce si manifesta e compenetra l’Universo, per prendere la loro via verso delle Creazioni senza Luce, materiali, per diventare visibile come dello spirituale agli esseri, che necessitano bensì di Luce, ma non possono generarla senza essere loro stessi dei portatori di Luce, cioè che possono ricevere una diretta irradiazione di Luce dal Regno spirituale. Delle Creazioni che splendono, sono da considerare delle Creazioni spirituali, quindi non sussistono di sostanze terreno-materiali, ma sono visibili soltanto a colui che è in grado di contemplare spiritualmente, mentre un essere imperfetto può vedere soltanto la Luce che viene irradiata da queste Creazioni spirituali. Anche delle Creazioni spirituali sono diventate forma, appena giungono in una regione di materia giudicata, quando quindi deve sorgere una nuova Creazione mediante la Volontà di Dio, che deve di nuovo ospitare dello spirituale giudicato, e queste Creazioni vengono poste nel Cosmo dagli esseri di Luce come idee proprie, ma corrispondenti alla Volontà di Dio, perché la materia è dello spirituale diventato forma, che viene sempre in qualche modo raddensato, ma che è originariamente dello spirituale, quindi Forza da Dio. Nel preciso momento in cui lo spirituale assume una forma, quindi sorge la materia, si sottrae al sapere dell’essere, il quale, incorporato come uomo, vive in mezzo alla Creazione materiale e la sua conoscenza corrisponde al suo grado di maturità. Soltanto come essere di Luce comprende il procedimento del sorgere della materia, se possiede contemporaneamente anche la conoscenza delle Creazioni spirituali ed esso stesso può essere attivo creando e formando. Allora gli sono state risolte e dato risposta a molte domande che come uomo non poteva risolvere, ed il suo lodare e glorificare l’Eterno Creatore non finiranno mai.
Amen
TraduttoreDie sichtbare Welt birgt das unerlöste Geistige und hat sonach materielle Schöpfungen aufzuweisen, in denen das Geistige ausreifen soll. Die materielle Welt ist also nötig, solange eine Form sein muß, die dem Geistigen als Umhüllung dient, welche es spüren soll als Zwang, denn der Trieb, dieser Form ledig zu werden, ist Anlaß zu einer Tätigkeit und diese wieder nötig zum Ausreifen. Es dienet das Wesenhafte in der Form durch diese Tätigkeit gemäß seiner Bestimmung und entwickelt sich durch das Dienen wenn auch im Mußzustand langsam zur Höhe. Wäre das Wesenhafte nicht in einer Form gebunden, so würde es untätig verharren, weil es noch im Widerstand gegen Gott sich befindet und dadurch kraftlos ist, während es als Lebewesen, wozu die Außenform nötig ist, auch die Lebenskraft zugeführt erhält, die ihm ein Tätigsein ermöglicht. Daher ist in der materiellen Welt eine ständige Veränderung bemerkbar, weil Tätigkeit stets eine Veränderung dessen bedeutet, was als Materie anzusprechen ist. Offensichtlich ist diese Wahrnehmung im Stadium als Mensch, wo eine immerwährende Tätigkeit Bedingung ist, soll das körperliche Leben eines Menschen erhalten bleiben. Ein Zustand ohne Tätigkeit ist schon ein Zustand des Todes, wenngleich der Körper noch lebend genannt werden kann, doch Untätigkeit ist ein Zeichen ungenützter Kraft, die dem Menschen dann ganz entzogen wird, weil ein untätiges Erdenleben wider die göttliche Ordnung verstößt und sich entsprechend auswirken muß. Nur durch Tätigkeit kann eine Aufwärtsentwicklung stattfinden, diese aber ist Zweck und Ziel des Erdenlebens, sowohl für den Menschen als auch für die gesamte irdische Schöpfung, in der sich das Geistige dienend betätigen muß.... (15.8.1948) Und so werden irdische Schöpfungen bestehen, solange noch Geistiges erlöst werden muß, was Ewigkeiten in Anspruch nimmt. Jede irdische Schöpfung ist nur das Abbild eines geistigen Schöpfungswerkes, es ist die Form, die das Geistige sehen kann in seinem schwachen Erkenntnisgrad, während das rein Geistige nur schaubar ist dem Wesen, das reif ist, das im Erkennen steht, im Licht und alles Geistige ersehen kann wie mit leiblichen Augen. Diese Schöpfungen sind weit herrlicher anzusehen, sie sind von einer Vielfältigkeit und Gestaltung, die keinen Vergleich auf der Erde finden könnten. Der Schauende kann nur ständig genießen und befindet sich selbst dabei in einem Bewußtsein von Kraft, die ihn zu schaffender und gestaltender Tätigkeit treibt. Geistige Schöpfungen benötigen auch keinen Raum und sind sonach auch unbegrenzt in ihrer Ausdehnung. "Was keines Menschen Auge je gesehen und keines Menschen Ohr je gehört hat, habe Ich bereitet denen, die Mich lieben...." Diese Verheißung erfüllet sich bei dem Betrachten jener Schöpfungen, die von ungeahnter Liebe und Weisheit Gottes zeugen und jedem im Licht stehenden Wesen zugänglich sind. Da es pure Lichtschöpfungen sind, strahlen sie auch nach allen Seiten hin Licht aus und sind sonach Lichtquellen, die das Weltall erleuchten, wenngleich die Schöpfungen selbst nicht sichtbar sind. Die Lichtstrahlung aber manifestiert sich und dringt in das Universum, um zu lichtlosen, materiellen Schöpfungen ihren Weg zu nehmen, um also als ? Geistiges sichtbar zu werden den Wesen, die wohl Licht benötigen, aber selbst noch nicht als Lichtträger solches erzeugen können, bzw. eine direkte Lichtstrahlung aus dem geistigen Reich empfangen können. Schöpfungen, die leuchten, sind als geistige Schöpfungen anzusehen, also nicht aus irdisch materiellen Stoffen bestehend, sondern nur dem Geistig-zu-schauen-Vermögenden ersichtlich, während ein unvollkommenes Wesen nur das Licht erblicken kann, das diese geistigen Schöpfungen ausstrahlen. Geistige Schöpfungen können auch zur Form werden, sowie sie in ein Bereich gerichteter Materie kommen, wenn also durch Gottes Willen eine Neuschöpfung entstehen soll, die wieder gerichtetes Geistiges bergen muß, und diese Schöpfungen von den Lichtwesen als eigene Idee, doch dem göttlichen Willen entsprechend, ins Weltall gestellt werden. Denn die Materie ist zur Form gewordenes Geistiges, das immer irgendwo erst verdichtet wird, ursprünglich aber Geistiges, also Kraft aus Gott, ist. In welchem Moment nun das Geistige Form annimmt, also die Materie entsteht, das entzieht sich dem Wissen des Wesens, das, als Mensch verkörpert, inmitten der materiellen Schöpfung lebt und dessen Kenntnis seinem Reifegrad entspricht. Erst als Lichtwesen begreift es den Vorgang des Entstehens der Materie, so es gleichzeitig auch Kenntnis von den geistigen Schöpfungen besitzt und selbst schaffend und gestaltend tätig sein kann. Dann sind ihm viele Fragen gelöst und beantwortet, die er als Mensch nicht lösen konnte, und seines Lobes und Preisens des ewigen Schöpfers wird kein Ende sein....
Amen
Traduttore