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Il bivio – La Voce interiore – La giusta Guida

L’uomo percorre le proprie vie e non si attiene quasi mai alla direzione che gli viene indicata. Non ha nemmeno una ferma meta davanti agli occhi, ma confida nella fortuna, che la via conduca là dove spera di trovare il vantaggio. E questo viandare senza meta lo conduce allo smarrimento, perché delle forze invisibili, appena non viene più posta loro nessuna resistenza, lo spingono via dalla retta via ed a queste si dà lui stesso, finché si lascia spingere. La sua forza di volontà è minima e gli mancherà anche, quando arriva davanti ad un bivio e si deve decidere quale via scegliere. Allora cerca quella più comoda e non pensa, che una via piana non conduce in Alto, che però deve raggiungere, se il suo corso terreno non dev’essere stato invano. Se però badasse alla Voce interiore, potrebbe ben prendere la giusta decisione, perché si annuncia sempre quando la volontà dell’uomo è indecisa e gli dà la giusta direzione nella qualei si deve muovere. Questa Voce gli presenta anche i vantaggi della via per lui impercorribile, e questo davvero non in modo poco chiaro o infondato. Chi si lascia da lei avvertire o istruire, fa bene, perché la Voce interiore è una manifestazione della giusta Guida, la Quale conosce tutte le vie, e vorrebbe guidare l’uomo alla meta sulla via più breve. Ma chi non bada alla Voce, chi non la sente oppure nonostante una migliore conoscenza agisce contrariamente, deve anche prendere su di sé le conseguenze del suo proprio agire e volere. Certo, qualche volta procederà a piede leggero, ma la sua via sarà lunga e senza successo e porterà via dalla meta, perché questa è raggiungibile soltanto su una via difficile, e soltanto delle resistenze superate fanno maturare l’anima dell’uomo, perché la vita terrena rimane una lotta, se deve portare successo all’anima.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Wegkreuzung.... Innere Stimme.... Rechte Führer....

Der Mensch geht eigene Wege und hält sich zumeist nicht an die Richtung, die ihm angegeben wird. Er hat auch kein festes Ziel im Auge, sondern verläßt sich auf das Glück, daß ihn der Weg nach dort führt, wo er Vorteil zu finden hofft. Und dieses ziellose Wandeln führt in die Irre.... denn unsichtbare Kräfte drängen ihn, sowie ihnen kein Widerstand entgegengesetzt wird, vom rechten Wege ab, und diesen übergibt er sich selbst, solange er sich treiben läßt. Seine Willenskraft ist gering und wird ihm auch mangeln, so er vor eine Wegkreuzung kommt und sich entscheiden muß welchen Weg er nun wählet. Dann sucht er sich den bequemsten aus und bedenket nicht, daß ein ebener Weg nicht zur Höhe führt, die er aber erreichen muß, soll sein Erdenlauf nicht vergeblich gewesen sein. So er aber der inneren Stimme achten würde, könnte er wohl den rechten Entscheid treffen, denn stets meldet sie sich, so des Menschen Wille unentschieden ist, und gibt ihm die rechte Richtung an, in der er sich bewegen soll. Diese Stimme stellt ihm auch die Vorteile des ihm ungangbaren Weges vor, und wahrlich nicht unklar oder unbegründet. Wer sich von ihr warnen oder belehren lässet, der tut recht daran, denn die innere Stimme ist eine Äußerung des rechten Führers, Der alle Wege kennt und den Menschen auf kürzestem Wege zum Ziel führen möchte. Wer aber die Stimme mißachtet, wer sie überhört oder trotz besserer Erkenntnis ihr zuwiderhandelt, der muß auch die Folgen seines eigenen Handelns und Willens auf sich nehmen. Zwar wird er mitunter leichteren Fußes dahingehen, aber lang und erfolglos wird sein Weg sein und abführen vom Ziel, denn dieses ist nur auf beschwerlichem Wege zu erreichen, und nur überwundene Widerstände lassen den Menschen reifen an seiner Seele, denn das Erdenleben bleibt ein Kampf, soll es Erfolg-eintragend für die Seele sein....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde