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Il comunismo

Considerato dal punto di vista del comunismo, non dovrebbero esistere differenze sia nelle condizioni di vita esteriore che anche nella conduzione di vita del singolo. Ma questo non corrisponde mai alla Volontà di Dio, il Quale Stesso osserva molteplici differenze nel destino di vita degli uomini. Loro stessi dovrebbero comunque tendere a far giungere al prossimo lo stesso che loro stessi possiedono e che li rende felici, ma all’uomo dev’essere lasciato la libertà come si dispone verso il Comandamento dell’amore per il prossimo, non dev’essere costretto alla condivisione del suo possesso, come però anche d’altra parte non gli dev’essere tolto il suo possesso, se lo ha conquistato legittimamente. E vi sarà e rimarrà sempre una differenza della grandezza del possesso, finché è differente la forza e la voglia di lavorare degli uomini e questa non può mai essere portata ad una stessa misura, se al libero sviluppo del singolo non dev’essere posto un arresto. Sarebbe un mondo pieno di monotonia se Dio non avesse creato in modo differente la Sua Creazione e se non avesse dato all’uomo la facoltà di formare la sua vita secondo la sua volontà e la sua forza, perché ambedue devono essere impiegate, questo è lo scopo e la meta della vita terrena. La volontà dell’uomo può andare in diversa direzione, la forza vitale che affluisce all’uomo può essere utilizzata in modo diverso, come anche già da Parte di Dio viene distribuita diversamente, di conseguenza l’attività degli uomini dev’essere differente, come anche comprensibilmente il successo terreno, e già da questo risultano differenti condizioni di vita, perché devono anche esistere nell’esistenza umana. Ogni uomo deve comunque far sperimentare la giustizia al suo prossimo, ma questo non significa mai e poi mai più eguaglianza. Perché proprio la differenza del successo è un mezzo di spinta ad aumentata attività, e l’attività è sempre di Benedizione, mentre la spinta all’attività sperimenta subito un impedimento, se da ciò non aumenta mai il successo e la forza vitale non utilizzata significa anche l’arresto o la retrocessione spirituale sia per l’uomo stesso come anche per lo sviluppo dello spirituale relegato nella materia. L’ininterrotta attività garantisce l’ininterrotto sviluppo verso l’Alto. E perciò Dio ha lasciato differenti effetti sia ai destini di vita per aumentare la spinta all’attività del singolo, come Egli provvede anche in modo differente in generale gli uomini con beni terreni, con facoltà e successi terreni. Perché nella vita comune deve venir risvegliato pure il pensiero dell’amore per il prossimo ed essere stimolato all’attività. Ma appena gli uomini vogliono creare un pareggio delle condizioni di vita attraverso l’appropriarsi dell’uno e rivolgere all’altro, appena il tendere degli uomini cerca di eliminare tutte le differenze, viene minata anche la spinta al fervente creare, come però viene anche messo in discussione l’agire ed il pensare. Perché allora gli uomini non vengono più provveduti secondo il loro valore, ma anche l’uomo che è diventato inutile attraverso la sua mentalità e la sua pigrizia, riceve nella stessa misura. Devono esistere differenze, sulla Terra devono esistere uomini che stanno in alto ed in basso, affinché si possa sviluppare l’amore per il prossimo, dev’esistere ricchezza e povertà, altrimenti l’umanità sarebbe senza qualsiasi tendere e la volontà all’attività sprofonderebbe ad un minimo. Solo attraverso l’amore può essere guidato il bisogno e la miseria del singolo, ma mai attraverso un’azione che si estende su molti uomini, il cui scopo è di mettere allo stesso livello ed eguaglianza delle condizioni di vita che però non sarebbero mai di Benedizione per l’umanità. Questo significherebbe ugualmente anche un voler cancellare Piani divini dei destini, cosa che però non riuscirà agli uomini, perché anche dove viene creato terrenamente un pareggio, Dio pone aumentate pretese agli uomini, oppure la Sua Volontà rende vano ciò che la volontà d’uomo vuole edificare, se questo non corrisponde alla Volontà divina.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Kommunismus....

Vom Gesichtspunkt des Kommunismus aus betrachtet dürfte es keine Unterschiede geben sowohl in den äußeren Lebensverhältnissen als auch in der Lebensführung des einzelnen. Doch niemals entspricht dies dem Willen Gottes, Der Selbst vielerlei Unterschiede beachtete im Lebensschicksal der Menschen. Zwar sollen die Menschen stets bestrebt sein, dem Nächsten das gleiche zukommen zu lassen, was sie selbst besitzen und was sie beglückt, doch immer muß es dem Menschen freistehen, wie er sich zu dem Gebot der Nächstenliebe einstellt, er darf nicht gezwungen werden zur Teilung seines Besitzes, wie ihm aber auch andererseits sein Besitz nicht genommen werden darf, so er ihn rechtlich erworben hat. Und ein Unterschied der Größe des Besitzes wird immer sein und bleiben, solange die Arbeitskraft und Arbeitslust der Menschen verschieden ist und diese niemals auf ein gleiches Maß gebracht werden kann, soll der freien Entwicklung des einzelnen nicht Einhalt geboten werden. Es wäre eine Welt voller Eintönigkeit, so Gott Seine Schöpfung nicht unterschiedlich geschaffen hätte und so Er nicht dem Menschen die Fähigkeit gegeben hätte, sich sein Leben zu gestalten nach seinem Willen und seiner Kraft, denn beide müssen zur Anwendung kommen, dies ist Zweck und Ziel des Erdenlebens. Der Wille des Menschen kann in verschiedener Richtung gehen, die dem Menschen zuströmende Lebenskraft kann verschieden genützet werden, wie sie auch schon von Gott aus verschieden verteilt ist, folglich muß die Tätigkeit der Menschen unterschiedlich sein wie auch verständlicherweise der irdische Erfolg, und schon dadurch ergeben sich unterschiedliche Lebensverhältnisse, weil sie auch bestehen müssen im menschlichen Dasein. Gerechtigkeit in allen Dingen soll zwar jeder Mensch seinem Mitmenschen widerfahren lassen, doch das bedeutet nimmermehr absolute Gleichheit. Denn gerade die Verschiedenheit des Erfolges ist ein Antriebsmittel zu erhöhter Tätigkeit, und Tätigkeit ist immer segensreich, während der Tätigkeitsdrang sofort eine Hemmung erfährt, so der Erfolg niemals dadurch erhöht wird und nicht-ausgenützte Lebenskraft auch geistigen Stillstand oder Rückgang bedeutet sowohl für den Menschen selbst als auch für die Entwicklung des in der Materie gebundenen Geistigen. Ununterbrochene Tätigkeit gewährleistet ununterbrochene Aufwärtsentwicklung. Und darum ließ Gott sowohl die Lebensschicksale unterschiedlich sich auswirken, um den Tätigkeitsdrang des einzelnen zu erhöhen.... wie Er auch die Menschen im allgemeinen verschieden bedenkt mit irdischen Gütern, mit Fähigkeiten und irdischen Erfolgen. Denn im gemeinschaftlichen Leben soll gleichfalls der Gedanke der Nächstenliebe geweckt werden und zur Tätigkeit anregen. Sowie aber die Menschen einen Ausgleich der Lebensverhältnisse schaffen wollen durch Enteignen des einen und Zuwenden dem anderen, sowie das Streben der Menschen dahin geht, alle Unterschiede zu beseitigen, wird auch der Trieb zu eifrigem Schaffen unterbunden, wie aber auch gerechtes Handeln und Denken in Frage gestellt wird. Denn die Menschen werden dann nicht mehr nach ihrem Wert bedacht, sondern auch der durch seine Gesinnung oder seine Trägheit wertlos gewordene Mensch empfängt im gleichen Maß. Es müssen Unterschiede sein, es muß hohe und niedrige Menschen auf Erden geben, auf daß die dienende Nächstenliebe sich entfalten kann.... es muß Reichtum und Armut geben, ansonsten die Menschheit ohne jegliches Streben wäre und der Tätigkeitswille herabsinken würde auf ein Minimum. Nur durch Liebe kann der Not und dem Elend des einzelnen gesteuert werden, niemals aber durch eine Aktion, die sich über viele Menschen erstreckt, deren Zweck Gleichschaltung und Egalisierung der Lebensverhältnisse ist, die aber nimmermehr von Segen wäre für die Menschheit. Es wäre dies auch gleichbedeutend mit einem Durchkreuzen-Wollen göttlicher Schicksalspläne, was aber den Menschen nicht gelingen wird, denn wo auch irdisch ein Ausgleich hergestellt wird, setzet Gott erhöhte Anforderungen an die Menschen, oder Sein Wille macht zuschanden, was Menschenwille aufzubauen sucht, so dies dem göttlichen Willen nicht entspricht....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde