Imparate a comprendere il linguaggio della Creazione. Dio Stesso vi parla attraverso questa, Egli viene costantemente davanti a voi rivelando Sé Stesso in ogni Opera che è proceduta da Sé Stesso. Ed Egli vi ha dato la facoltà di vedere le Sue Opere, di far diventare attivo il vostro intelletto, e quindi E’ Egli Stesso il Quale vi ammaestra mentalmente se volete accogliere i Suoi Insegnamenti, se osservate la Creazione intorno a voi, se riflettete sul suo senso e scopo, sul suo sorgere e su Colui, il Quale l’ha fatta sorgere. Ogni pensiero su questa è una domanda che Dio Stesso vi risponde, se volete seriamente avere la Risposta. La Forza del Creatore dev’essere riconosciuta da ogni uomo. Ma gli uomini sovente non possono mettersi d’accordo sull’Origine, sulla sua Fonte. Non vogliono sempre riconoscere un Essere perfetto dal Quale la Forza da Creatore ha la sua Origine. A costoro la Creazione non ha ancora parlato abbastanza chiaramente, non hanno ancora compreso il suo linguaggio ed i loro pensieri devono dapprima prendere la giusta direzione per arrivare al giusto risultato. Ciò che si annuncia nella Creazione, ciò che è oltremodo chiaramente riconoscibile, è una regolarità, un Ordine che non può essere superato. Qualcosa di ordinato ha sempre la sua origine in una forte Volontà di una Entità la Quale chiama Sua propria questa forte Volontà. L’Ordine inoltre testimonia anche della Sapienza di Colui che lo ha stabilito, delle Leggi ben pensate che escludono qualsiasi sconsideratezza, una Sapienza la Quale non ha fatto sorgere nulla senza senso e scopo e che fa anche riconoscere senso e scopo. L’Essere, il Quale E’ l’Autore della Forza di Creatore, dev’Essere quindi in grado di pensare e poter far diventare forma i Suoi Pensieri grazie alla Sua Volontà ed alla Sua Potenza. Quindi dev’Essere Qualcosa di sommamente perfetto Che rivela Sé Stesso in ogni Opera di Creazione, il Quale vuole Essere riconosciuto nella Sua Perfezione, Che dà la Sua Forza ad esseri capaci di pensare per fornire loro una dimostrazione della Sua Esistenza, perché stà in strettissimo collegamento con questi esseri capaci di pensare, in quanto anche questi sono proceduti da Lui, che anche loro sono i prodotti della Sua Volontà e Forza di Creatore che Egli vuole mettere nello stato di Perfezione, per fare anche di loro portatori di Forza in tutta la pienezza, affinché anche loro possano essere attivi creando e formando per la propria felicità. Dev’essere riconosciuto lo stretto legame dal Creatore con le Sue creature, essa stessa come essere deve riconoscere la Forza, la Quale come Essere E’ infinitamente più forte di sé stessa, altrimenti sta perduta nella Creazione, come essere singolo, che da solo sarebbe capace di pensare e che è nel possesso (della) (della libera) volontà e che è comunque incapace di compiere delle azioni per cui gli manca la Forza. Inoltre è assurdo presumere, che una Forza la Quale ha fatto sorgere tutto, dia la Vita ad esseri capaci di pensare, mentre la Forza Stessa non è capace di pensare. Lo stesso vale della volontà che dimora nell’uomo, ma alla quale viene negata la Fonte della Forza della natura. Che cosa sarebbe la Creazione senza abitanti essenziali, quale scopo avrebbe l’insuperabile Ordine, se non potesse essere riconosciuto dalle entità, se non fornisse la testimonianza di una Somma Entità la Quale vuole Essere riconosciuta? Che cosa sarebbe l’uomo se gli mancasse la facoltà di pensare e la volontà, una creatura imperfetta che non avrebbe bisogno di Creazioni ordinate per vivere? Che l’uomo possa pensare e volere, dimostra un Creatore il Quale nella Somma Perfezione E’ capace di pensare ed usa la Sua Facoltà secondo la Sua Volontà in tutta la Sapienza e nel pieno possesso di Forza. Dimostra inoltre che l’uomo non è stato creato senza senso e scopo e che gli era stato dato il suo pensare e volere per riconoscere ed aspirare appunto al senso ed allo scopo. Deve riconoscere che non affronta la vita terrena malgrado il pensare e volere, deve riconoscere su di sé una Entità più forte, la Cui Volontà è determinante e deve riconoscere la Sua Sapienza ed Amore e piegarsi sotto di Lui. E Dio parla agli uomini attraverso la Creazione, Egli li stimola alla riflessione su ciò che dà loro volontariamente il Chiarimento, se lo desiderano seriamente, se loro stessi si lasciano come totalmente ignari all’eterna Forza di Creatore la Quale ha dato loro la facoltà di pensare, che anche loro si muovano nell’Ordine che è alla base di ogni Opera di Creazione, che però l’uomo stesso può rovesciare, perché è nel possesso della libera volontà. Ma deve voler vivere nell’Ordine voluto da Dio, allora verrà rispettata la sua volontà, e gli viene dato il chiarimento su tutto ciò che lo muove.
Amen
TraduttoreLernet die Sprache der Schöpfung verstehen.... Gott Selbst spricht zu euch durch diese, Er tritt ständig vor euch hin, Sich Selbst offenbarend in jeglichem Werke, das aus Seiner Liebekraft hervorgegangen ist. Und Er hat euch die Fähigkeit gegeben, Seine Werke zu sehen, euren Verstand tätig werden zu lassen.... und also ist Er Selbst es, Der euch gedanklich unterweiset, so ihr Seine Belehrungen entgegennehmen wollt, so ihr die Schöpfung um euch betrachtet, über Sinn und Zweck derselben nachdenkt, über ihr Entstehen und über Den, Der sie entstehen ließ. Jeder Gedanke darüber ist eine Frage, die Gott Selbst beantwortet, so ihr sie ernstlich beantwortet haben wollt.... Die ewige Schöpferkraft ist nicht abzuleugnen, so ihr über den Ursprung der Schöpfungswerke nachdenkt.... Die Schöpferkraft muß von jedem Menschen anerkannt werden, doch über deren Ursprung, über ihren Quell können sich oft die Menschen nicht einig werden. Nicht immer wollen sie ein vollkommenes Wesen anerkennen, von Dem die Schöpferkraft ihren Ausgang nimmt. Zu ihnen hat die Schöpfung noch nicht deutlich genug gesprochen, sie haben ihre Sprache noch nicht verstanden, und ihre Gedanken müssen erst die rechte Richtung einschlagen, um zu dem rechten Ergebnis zu kommen.... Was in der Schöpfung sich kundgibt, was überaus deutlich erkennbar ist, ist eine Gesetzmäßigkeit, eine Ordnung, die nicht übertroffen werden kann. Etwas Geordnetes hat immer seinen Ausgang bei einem starken Willen, bei einer Wesenheit, Die diesen starken Willen Ihr eigen nennt. Ordnung bezeugt ferner auch Weisheit Dessen, Der sie herstellte.... wohl überdachte Gesetze, die jegliche Unüberlegtheit ausschalten, eine Weisheit, Die nichts ohne Sinn und Zweck erstehen ließ und Sinn und Zweck auch erkennen läßt. Es muß das Wesen, Das als Urheber der Schöpferkraft in Frage kommt, also denkfähig sein und Seine Gedanken kraft Seines Willens und Seiner Macht zur Form werden lassen können. Es muß also etwas höchst Vollkommenes sein, Das Sich Selbst in jedem Schöpfungswerk offenbart, Das in Seiner Vollkommenheit erkannt werden will.... Das Sich Seiner Kraft entäußert, um wieder denkfähigen Wesen einen Beweis Seiner Existenz zu geben, weil Es mit diesen denkfähigen Wesen insofern in engster Verbindung steht, als daß auch sie von Ihm ausgegangen sind, daß auch sie Produkte Seines Schöpferwillens und Seiner Schöpferkraft sind, die Er in den Zustand der Vollkommenheit versetzen will, um auch sie zu Trägern von Kraft in aller Fülle zu machen, daß auch sie schaffend und gestaltend tätig sein können zur eigenen Beglückung. Die enge Verbindung vom Schöpfer mit Seinen Geschöpfen muß erkannt werden, es muß der Mensch den Zusammenhang von sich selbst mit der ewigen Schöpferkraft erkennen, er muß, als selbst Wesen, die Kraft, Die unendlich stärker ist als er selbst, als Wesen anerkennen, ansonsten er verloren in der Schöpfung dasteht, als Einzelwesen, das allein denkfähig wäre und im Besitz (des) (freien) eines Willens und das dennoch unfähig ist zu Taten, wozu ihm die Kraft fehlt. Ferner ist es absurd, anzunehmen, daß eine Kraft, Die alles erstehen ließ, denkfähigen Wesen das Leben gibt, während die Kraft Selbst nicht denkfähig ist.... Das gleiche gilt vom Willen, der dem Menschen innewohnt, dem Quell der Naturkraft aber abgesprochen wird.... Was wäre die Schöpfung ohne wesenhafte Bewohner.... welchen Zweck hätte die unübertroffene Ordnung, so sie nicht von Wesenheiten erkannt werden könnte, so sie nicht von einer höchsten Wesenheit Zeugnis ablegte, Die erkannt werden will.... Was wäre der Mensch, so ihm die Denkfähigkeit und der Wille mangelte.... ein unvollkommenes Geschöpf, das auch keine geordneten Schöpfungen benötigte, um zu leben.... Daß der Mensch denken und wollen kann, beweiset einen Schöpfer, Der in höchster Vollkommenheit denkfähig ist und Seine Fähigkeit nützet nach Seinem Willen in aller Weisheit und im Vollbesitz von Kraft.... Es beweiset ferner, daß der Mensch nicht sinn- und zwecklos erschaffen ist und daß sein Denken und Wollen ihm gegeben wurde, um Sinn und Zweck zu erkennen und anzustreben.... Er muß erkennen, daß er das Erdenleben nicht meistert trotz Denken und Wollen, er muß eine stärkere Wesenheit über sich anerkennen, Deren Wille ausschlaggebend ist, und er muß Deren Weisheit und Liebe anerkennen und sich unter Ihr beugen.... Und Gott spricht zu den Menschen durch die Schöpfung, Er regt sie an zum Nachdenken darüber und gibt ihnen willig Aufklärung, so sie diese ernstlich begehren, so sie sich selbst als völlig unwissend der ewigen Schöpferkraft überlassen, Die ihnen die Denkfähigkeit gegeben hat, daß nun auch die Gedanken recht geleitet werden, daß auch sie sich in der Ordnung bewegen, die jeglichem Schöpfungswerk zugrunde liegt, die der Mensch selbst aber umstoßen kann, weil er im Besitz des freien Willens ist. Er soll aber wollen, in der Gott-gewollten Ordnung zu leben, dann wird sein Wille geachtet werden.... und ihm wird Aufschluß werden über alles, was ihn bewegt....
Amen
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