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Stabilire il collegamento con il Regno spirituale

Agli uomini non possono essere guidati dei Doni spirituali che non stabiliscono nessun collegamento spirituale con gli esseri di Luce del Regno spirituale oppure con uomini che sono diretti riceventi dei Doni spirituali. Perché non possono essere elargiti come cose materiali che sono visibili ed afferrabili dagli uomini, ma sono dei Beni che sono da considerare unicamente come patrimonio mentale e che perciò possono essere trasmessi solo attraverso trasmissioni mentali, quindi richiedono l’attività mentale di un uomo per poter giungerne in possesso. Appena ora l’uomo guida i suoi pensieri nel campo spirituale, si mette inconsapevolmente in collegamento con quelle Forze la cui attività consiste nel fatto di influenza il pensare. Ed allora costoro possono ricevere il Dono spirituale. Dato che questa è la precondizione, l’uomo stesso si conquista una ricchezza spirituale oppure rimane nella povertà spirituale. Ora il patrimonio spirituale può bensì essere guidato all’uomo in forma di Scritti oppure attraverso discorsi. Ma l’accettazione di questo richiede una assoluta propria riflessione, quindi di nuovo il collegamento con le Forze spirituali. Perché la Parola o la Scrittura rimangono morti e quindi senza impressione, se soltanto attraverso l’attività mentale non sono diventati proprietà spirituale dell’uomo. E così si spiega che la Parola guidata alla Terra da Dio trova così poca accettazione, perché gli uomini non hanno nessun desiderio per il patrimonio spirituale e perciò mancano di stabilire il collegamento con il mondo spirituale, perché ascoltano quasi sempre soltanto la Parola, senza riflettere sulla stessa e quindi echeggia totalmente senza impressione oltre alle loro orecchie. E perciò rimane anche senza effetto, è soltanto una Parola sonante che non diventa proprietà spirituale, non è nessuna Forza spirituale, finché viene sentita solo con l’orecchio e non con il cuore, perché l’intelletto dell’uomo non l’elabora. Quindi è un Dono spirituale che non viene riconosciuto come tale e perciò rimane senza effetto. Ma Dio rispetta la libera volontà dell’uomo e non lo costringe ad accettare il Suo Dono, cosa che sarebbe però il caso, se diventasse efficace anche su di lui, senza che egli stesso testimoniasse la sua volontà attraverso la riflessione di accettare il Dono spirituale. Dio gli lascia la libera volontà, lascia a lui stesso come vuole valutare il Dono di Grazia che gli procura una ricchezza spirituale solamente, se lui stesso stabilisce il collegamento con le Forze sapienti che lo istruiscono nella Verità. Solo allora riconosce anche il suo valore, benché non sia visibile e afferrabile in modo terreno, ed allora ha su di lui un effetto benefico; lo riconosce come Regalo divino che gli procura la maturità animica e cerca di diventarne degno attraverso un cammino di vita compiacente a Dio.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Herstellen der Verbindung mit geistigem Reich....

Es können keine geistigen Gaben den Menschen zugeleitet werden, die keine geistige Verbindung herstellen mit den Lichtwesen des geistigen Reiches oder mit Menschen, die unmittelbar Empfänger geistiger Gaben sind. Denn sie sind nicht auszuteilen gleich materiellen Dingen, die sichtbar und greifbar sind für die Menschen, sondern es sind Güter, die einzig und allein als Gedankengut anzusprechen sind und die daher nur übertragen werden können durch gedankliche Übermittlungen, also die Gedankentätigkeit eines Menschen erfordern, um in Besitz genommen werden zu können. Sowie der Mensch also seine Gedanken lenkt in geistiges Gebiet, setzt er sich unbewußt mit jenen Kräften in Verbindung, deren Tätigkeit darin besteht, das Denken zu beeinflussen. Und dann kann geistige Gabe von diesen in Empfang genommen werden. Da dies also Voraussetzung ist, erwirbt sich der Mensch selbst geistigen Reichtum, oder er verbleibt in geistiger Armut.... Es kann nun zwar durch Mitmenschen das Geistesgut dem Menschen zugeführt werden in Form von Schriften oder durch Reden.... Doch das Annehmen dieser erfordert unbedingt eigenes Nachdenken, also wieder die Verbindung mit geistigen Kräften. Denn Wort oder Schrift bleiben tot und also ohne Eindruck, wenn sie nicht durch gedankliche Tätigkeit erst geistiges Eigentum des Menschen geworden sind. Und damit ist zu erklären, daß das von Gott der Erde zugeleitete Wort so wenig Aufnahme findet, weil die Menschen kein Verlangen haben nach Geistesgut und darum versäumen, die Verbindung mit der geistigen Welt herzustellen, weil sie das Wort zumeist nur anhören, ohne darüber nachzudenken, und es also völlig eindruckslos an ihren Ohren verhallt. Und es bleibt daher auch ohne Wirkung, es ist nur ein tönendes Wort, das nicht zum geistigen Eigentum wird, es ist keine geistige Kraft, solange es nur mit dem Ohr und nicht mit dem Herzen vernommen wird, weil der Verstand des Menschen es nicht verarbeitet. Also ist es eine geistige Gabe, die nicht als solche erkannt wird und darum wirkungslos bleibt. Doch Gott achtet den freien Willen des Menschen und zwingt ihn nicht, Seine Gabe anzunehmen, was jedoch der Fall wäre, wenn sie an ihm auch wirksam würde, ohne daß der Mensch selbst durch Nachdenken seinen Willen bezeugt, geistige Gabe in Empfang zu nehmen. Gott läßt ihm freien Willen, Er stellt es ihm selbst anheim, wie er die Gnadengabe verwerten will, die ihm erst dann geistigen Reichtum einträgt, so er selbst die Verbindung herstellt mit wissenden Kräften, die ihn belehren in der Wahrheit. Dann erst erkennt er auch deren Wert, wenngleich sie nicht irdisch sichtbar oder greifbar sind, und dann wirken sie sich segensreich an ihm aus; er erkennt sie als göttliches Geschenk, das ihm seelische Reife einträgt, und er sucht seiner würdig zu werden durch einen Gott-gefälligen Lebenswandel....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde