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Le Grazie dell’Opera di Redenzione - La viva fede in questa

La fede nell’Opera di Redenzione di Cristo è viva solamente quando nell’uomo scompare ogni dubbio che Gesù Cristo E’ morto sulla Croce, nell’Amore per l’umanità. Quando la morte sulla Croce di Cristo viene considerata solo come l’esecuzione di un giudizio su un uomo, quindi ne viene presa conoscenza solo in modo puramente storico, l’uomo riconosce solo un dato di fatto, senza chiarirsi il significato della Parola “Redenzione”. E per comprendere il senso della Parola deve dapprima essere convinto che nell’Uomo Gesù dimorava la grande Forza che Lo ha reso capace di deviare anche da Sé la dolorosa morte sulla Croce. Inoltre non deve avere nessun dubbio che Gesù Era colmo d’Amore e che nell’Amore voleva portare un Sacrificio per i Suoi prossimi, che quindi non impiegava la Sua Forza della quale poteva disporre in ogni momento, per portare all’umanità un Sacrifico d’Amore, che voleva soffrire per l’umanità per risparmiarle una indicibile sofferenza, che quindi attraverso la Sua morte sulla Croce li voleva “redimere” dalla loro sofferenza e che per questo motivo, ha escluso la Sua Forza e Potenza divini ed ha sofferto ed è morto nella debolezza umana. Se l’uomo si rende chiaramente conto di questo, la fede nell’Opera di Redenzione è viva ed in lui si risveglia il desiderio di far parte di coloro per i quali Gesù Cristo ha dato la Sua Vita sulla Croce. E nel cuore invoca il Signore, il divino Redentore, che Egli voglia aver Compassione di lui e Si prenda Cura della sua debolezza. L’Uomo Gesù attraverso il Suo profondo Amore era diventato sapiente, mentre l’umanità si trovava nella notte spirituale attraverso il suo grande disamore e Gesù sapeva del basso stato spirituale degli uomini e del suo effetto e Si E’ impietosito. Egli cercava di aiutare l’umanità, cercava di portarle la Luce e perciò le insegnava l’amore, soltanto questo poteva guidare gli uomini alla Luce. Ma ha trovato solo poca risonanza in loro e perciò rimanevano nella loro oscurità. Ma Gesù previde le loro terribili sofferenze e sapeva della loro assenza di volontà che rendeva impossibile un cambiamento del loro cammino di vita. Egli voleva aiutarli, voleva fortificare la loro volontà e trasmettere loro la Forza. E quindi ha portato Sé Stesso in Sacrificio d’Espiazione a Dio, per trasferire la Forza che stava pienamente a Sua Disposizione agli uomini che ora volevano ricevere questa Forza dalle Sue Mani. Egli ha quindi conquistato per l’umanità le Grazie dell’Opera di Redenzione che ora può di nuovo ricevere ognuno che crede in Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione, che si rende quindi conto della grande importanza della morte sulla Croce di Gesù e vuole prendere parte nei Doni che Gesù Cristo ha conquistato per gli uomini, perché costoro stanno nella viva fede nel divino Redentore e si affidano con la loro anima al Suo divino Amore.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Gnaden des Erlösungswerkes.... Lebendiger Glaube daran....

Der Glaube an das Erlösungswerk Christi ist erst dann ein lebendiger, wenn jeder Zweifel im Menschen schwindet, daß Jesus Christus in Liebe zur Menschheit für diese am Kreuz gestorben ist.... Sowie der Kreuzestod Christi nur als Ausführung eines Urteils an einem Menschen angesehen wird, also nur rein geschichtlich davon Kenntnis genommen wird, erkennt der Mensch nur eine Tatsache an, ohne sich die Bedeutung des Wortes "Erlösung" klarzumachen. Um den Sinn dieses Wortes zu verstehen, muß er vorerst davon überzeugt sein, daß dem Menschen Jesus große Kraft innewohnte, die Ihn dazu befähigte, den schmerzvollen Tod am Kreuz auch von Sich abzuwenden. Er muß weiterhin ohne Zweifel darüber sein, daß Jesus voller Liebe war und daß Er in Liebe seinen Mitmenschen ein Opfer bringen wollte.... daß Er also Seine Kraft, über die Er jederzeit verfügen konnte, nicht gebrauchte, um der Menschheit ein Liebesopfer darzubringen.... daß Er für die Menschheit leiden wollte, um ihr unsägliches Leid zu ersparen.... daß Er sie also durch Seinen Tod am Kreuze "erlösen" wollte von ihrem Leid.... und daß Er darum Seine göttliche Kraft und Macht ausschaltete und in menschlicher Schwäche gelitten hat und gestorben ist.... So dem Menschen dieses klar zum Bewußtsein kommt, ist der Glaube an das Erlösungswerk lebendig, und es erwacht in ihm das Verlangen, zu jenen zu gehören, für die Jesus Christus Sein Leben hingab am Kreuze. Und er ruft im Herzen den göttlichen Erlöser an, daß Er Sich seiner erbarme und Er Sich seiner Schwäche annehme. Der Mensch Jesus war durch Seine tiefe Liebe wissend geworden, während die Menschheit in geistiger Nacht sich befand durch ihre große Lieblosigkeit, und Jesus wußte um den geistigen Tiefstand der Menschen und dessen Auswirkung, und es erbarmte Ihn.... Er suchte der Menschheit zu helfen, Er suchte ihr Licht zu bringen und lehrte sie deshalb die Liebe, die allein den Menschen zum Licht führen konnte.... Doch Er fand nur wenig Anklang bei ihnen, und sie verharrten daher in ihrer Finsternis. Jesus aber sah ihre entsetzlichen Leiden voraus, und Er wußte um ihre Willenlosigkeit, die eine Änderung ihres Lebenswandels unmöglich machte.... Er wollte ihnen helfen, Er wollte ihren Willen stärken und ihnen Kraft vermitteln. Und also brachte Er Sich Selbst Gott als Sühneopfer dar, um die Kraft, die Ihm voll und ganz zur Verfügung stand, zu übertragen auf die Menschen, die nun diese Kraft aus Seinen Händen empfangen wollen. Er erwarb also der Menschheit die Gnaden des Erlösungswerkes, die nun wieder ein jeder in Empfang nehmen kann, der an Jesus Christus und an Sein Erlösungswerk glaubt.... der sich also der großen Bedeutung des Kreuzestodes Jesus bewußt ist und teilhaben will an den Gnaden, die Jesus Christus für die Menschen erworben hat, denn dieser steht im lebendigen Glauben an den göttlichen Erlöser, und er vertraut sich und seine Seele Seiner göttlichen Liebe an....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde