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(.... ? Dopo colloqui.... ? illeggibile, l’editore)

Accogliete in voi la Dottrina cristiana e non indagate in una regione per voi inesplorabile, dove possono entrare solo coloro che Io ho scelto per questo. Vi deve bensì essere dischiuso tutto e se lottate nella preghiera di fede di giungere alla conoscenza, Io ve la dò perché dovete diventare sapienti, per poter dare questo sapere a coloro che come voi, desiderano affamati la Verità. Ma quello che Io vi dò, corrisponde al vostro cammino terreno, cioè è sempre premessa di esserne degno, quindi la formazione dell’anima che cela in sé il Mio spirito e la seria volontà di servire Me. Chi cerca di sospendere la miseria spirituale del prossimo con la conoscenza conquistata, quindi vorrebbe portare lo stato spirituale dell’umanità ad un livello superiore, è spinto dal puro amore per il prossimo alla sua ricerca spirituale, e costui verrà provveduto illimitatamente. Ma chi cerca di penetrare in una regione per puro desiderio dell’io, cioè chi ne allaccia soltanto una certa intenzione, quindi la meta delle ricerche è semplicemente l’uomo stesso, se indaga ed interroga solamente per via di sé stesso, allora l’uomo non è del tutto libero dal desiderio terreno, perché non desidera la Verità per la Verità stessa, ma il suo scopo e meta è semplicemente il rovescio di ciò che esiste ed il desiderio di mettere in vista una maturità che sembra straordinaria, e questo non trova la Mia Approvazione. Nell’uomo dev’essere la volontà di assistere il prossimo, e di guidarlo nel giusto sapere, per riconoscere la pura Verità. Ma se il proprio cuore non è ancora ricettivo per la divina Verità, non potrà quasi discernere in quale disposizione spirituale si trovi l’uomo stesso. Si crede sapiente ed è comunque molto lontano dal giusto sapere. E quello che crede di possedere, è incomprensibile nel suo modo di presentarlo. L’uomo osa entrare in regioni per cui il sapere terreno è insufficiente. Sostiene delle affermazioni, che non può giammai dimostrare, è un alto grado di arroganza spirituale. Ma nella profondità del cuore deve sonnecchiare l’umiltà, che ha ora per conseguenza l’agire dello spirito. L’orecchio spirituale, il cuore, deve ascoltare, ricevere e dare agli altri. Ma l’uomo non deve cercare di sfiorare ciò che viene offerto come Dono divino a coloro che credono di stare nella pura Verità. In breve tempo riconosceranno la caducità delle loro opinioni, quando le vicissitudini dell’avvenimento del mondo si susseguono così da vicino, che viene messo in dubbio la credibilità di ciò che veniva prima diffuso da parte non chiamata, cioè da coloro, che a causa della mancanza di maturità dell’anima sono incapaci di ricevere la pura Parola divina e perciò danno agli altri solamente ciò che è stato ricevuto senza Dio, perciò non può nemmeno essere mai la pura Verità.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

(...... ? Nach Unterredung..........? nicht lesbar, d. Hg.)

Nehmet die christliche Lehre in euch auf, und forschet nicht in einem für euch unergründlichen Gebiet, das nur betretbar ist für jene, die Ich dafür erwählet habe. Es soll euch zwar alles erschlossen werden, und so ihr im gläubigen Gebet darum ringet, zur Erkenntnis zu kommen, gebe Ich sie euch, denn ihr sollt wissend werden, um dieses Wissen weitergeben zu können denen, die gleich euch hungernd die Wahrheit begehren. Doch was Ich euch gebe, entspricht eurem Erdenwandel, d.h., Voraussetzung ist immer die Würdigkeit, also die Gestaltung der Seele, die Meinen Geist in sich birgt, und der ernste Wille, Mir zu dienen. Wer mit der gewonnenen Erkenntnis des Nächsten geistige Not zu beheben sucht, also den Geisteszustand der Menschheit auf ein höheres Niveau bringen möchte, den treibt reine Nächstenliebe zu seinem geistigen Forschen, und es wird dieser bedacht werden unbegrenzt. Wer jedoch einzudringen versucht in ein Gebiet aus purem Ichverlangen, d.h., wer nur eine gewisse Absicht damit verknüpft, also das Ziel der Forschungen lediglich der Mensch selbst ist.... wenn er nur um seiner selbst willen forscht und fragt, so ist der Mensch nicht gänzlich frei von irdischem Verlangen. Denn er begehrt die Wahrheit nicht um der Wahrheit willen, sondern sein Zweck und Ziel ist lediglich der Umsturz des Bestehenden und das Verlangen, eine außergewöhnlich anmutende Reife zur Schau zu tragen, und es findet dies nicht Meinen Beifall. Dem Mitmenschen beizustehen und ihn in das rechte Wissen einzuführen muß im Willen des Menschen liegen, um die reine Wahrheit zu erkennen. Ist aber das eigene Herz noch nicht empfangsfähig für die göttliche Wahrheit, dann wird es auch kaum unterscheiden können, in welch geistiger Verfassung der Mensch selbst ist. Er wähnet sich wissend und ist doch weit vom rechten Wissen entfernt. Und was er zu besitzen glaubt, das ist in seiner Vortragsart unverständlich. Es wagt sich der Mensch in Gebiete, für die das irdische Wissen unzulänglich ist. Er stellt Behauptungen auf, die er nimmermehr beweisen kann, es ist ein hoher Grad geistige Überheblichkeit. Doch in der Tiefe des Herzens soll die Demut schlummern, die nun das Wirken des hl. Geistes nach sich zieht.... Das geistige Ohr, das Herz, soll lauschen, empfangen und weitergeben. Nicht aber soll der Mensch das anzutasten suchen, was als göttliche Gabe auch jenen geboten wird, die in der reinen Wahrheit zu stehen glauben. Sie werden binnen kurzem die Hinfälligkeit ihrer Ansichten erkennen, so die Ereignisse des Weltgeschehens so aufeinanderfolgen werden, daß die Glaubwürdigkeit dessen angezweifelt wird, was vordem verbreitet wurde von unberufener Seite, nämlich von denen, die durch mangelnde Seelenreife unfähig sind, das reine göttliche Wort zu empfangen, und daher nur wiedergeben, was ohne Gott aufgenommen ist, deshalb auch niemals die reine Wahrheit sein kann....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde