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Desiderare lo Spirito divino in tutta semplicità (1. Cor. 1, 19-21)

Desiderare lo Spirito divino in tutta la semplicità riporta dei successi più alti, che uno studio scientifico senza la giusta fede. In un tempo della ricerca in ogni campo starà nella fama del mondo colui che è pre-istruito scientificamente e dispone di grandi conoscenze che però si è conquistato sulla via dello studio ordinario. Più persegue la sua meta con fervore per accogliere in sé ciò che esiste già come patrimonio spirituale, più saggio si crede l’uomo. E malgrado ciò, gli può essere superiore in sapienza un figlio terreno che si rivolge a Dio Stesso in profonda fede, per essere ammaestrato da Lui. Perché questo supererà di gran lunga la sapienza di ognuno che ricerca intellettualmente. Esistono dei problemi che non possono essere risolti solamente con l’intelletto e che sono comunque risolvibili, se a Dio Stesso viene richiesta la soluzione. E per questo ci vuole solamente l’umile dedizione di un uomo a Lui e la fiduciosa richiesta per il Chiarimento, perché costui richiede l’Agire dello Spirito, e Lo Spirito di Dio lo guida nella Verità. Ed un uomo credente che cerca di sondare intellettualmente la Verità, riconoscerà chiaramente, quando dei chiarimenti già esistenti sono sbagliati. La profonda fede sarà una migliore maestra che insegnanti terreni, ai quali manca la fede. Perciò i risultati di ricercatori mondani possono anche avvicinarsi alla Verità, se questi sono stati conquistati bensì intellettualmente, ma nella profonda fede, perché tali ricercatori sono stati pure assistiti dalla divina Forza dello Spirito e li ha guidati nel pensare giusto. Ma la ricerca mondana può essere del tutto raggirata, se l’uomo si collega con Dio in tutta semplicità, cioè nel modo più schietto, più naturale, il Quale E’ l’eterna Verità Stessa. La sua fede lo rende capace di accogliere la Parola divina, e perciò E’ Dio Stesso il Maestro di un credente figlio terreno, e gli dà in Sapienza più che un maestro terreno gli possa mai dare. La perseveranza scientifica scolastica, la diligenza ed il lavoro d’intelletto non procurano i risultati che possono procurare la fede, l’amore e l’umiltà del cuore. Dio tiene pronte tutte le Sapienze per i figli terreni che le desiderano e Lo vogliono servire. Ed Egli trasmette loro ogni sapere, se i loro cuori si aprono volontariamente, per ricevere la Sapienza di Dio. Ma questo non lo si può rendere credibile al mondo. Questo fa valere solamente ciò che è spiegabile con l’intelletto, ma respinge ciò per cui mondanamente non ha nessuna spiegazione. E chi vede con occhi mondani, non trova nessuna spiegazione. Ma l’uomo credente sa che per Dio nessuna cosa è impossibile. E così Dio rende nulla l’intelletto dei savi, rigetta la sapienza degli intelligenti. Ma Egli gratifica illimitatamente con la Sua Parola coloro che si danno fiduciosi a Lui ed Egli parla attraverso la bocca di costoro, a tutti coloro che vogliono sentirLo.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Begehren des göttlichen Geistes in aller Einfalt.... (1. Kor. 1, 19-21)

In aller Einfalt den göttlichen Geist begehren trägt höhere Erfolge ein als wissenschaftliche Studien ohne den rechten Glauben. In einer Zeit des Forschens auf jedem Gebiet wird vor der Welt im Ansehen stehen, wer wissenschaftlich vorgebildet ist und über große Kenntnisse verfügt, die er jedoch auf dem Wege ordnungsmäßigen Studiums sich angeeignet hat. Je eifriger er sein Ziel verfolgt, das in sich aufzunehmen, was an Geistesgut schon vorhanden ist, desto weiser glaubt sich der Mensch. Und doch kann ihm ein Erdenkind an Weisheit weit überlegen sein, das sich in tiefer Gläubigkeit an Gott Selbst wendet, um von Ihm unterwiesen zu werden. Denn dieses wird an Weisheit jeden verstandesmäßig-Forschenden weit übertreffen. Es gibt Probleme, die mit dem Verstand allein nicht gelöst werden können und doch auch lösbar sind, so Gott Selbst um die Lösung derer angegangen wird. Und es gehört dazu nur die demütige Hingabe eines Menschen an Ihn und die vertrauensvolle Bitte um Aufklärung, denn dieser fordert das Wirken des Geistes an, und der Geist aus Gott leitet ihn in die Wahrheit. Und ebenso wird ein gläubiger Mensch, der verstandesmäßig die Wahrheit zu ergründen versucht, es klar erkennen, wenn schon-bestehende Aufklärungen irrig sind. Es wird der tiefe Glaube ein besserer Lehrmeister sein als irdisch Lehrende, denen der Glaube mangelt. Darum können die Ergebnisse weltlichen Forschens auch der Wahrheit nahekommen, so solche wohl verstandesmäßig, jedoch im tiefen Glauben gewonnen wurden. Denn solchen Forschern hat die göttliche Geisteskraft gleichfalls beigestanden und sie ins rechte Denken geleitet. Doch weltliches Forschen kann ganz umgangen werden, verbindet sich der Mensch in aller Einfalt, d.h. in der schlichtesten, ungeziertesten Weise, mit Gott, Der die ewige Wahrheit Selbst ist.... Dessen Glaube befähigt ihn zur Entgegennahme des göttlichen Wortes, und es ist sonach Gott Selbst der Lehrmeister eines gläubigen Erdenkindes, und Er gibt ihm an Weisheit mehr, als ihm irdisch-Lehrende je geben können. Wissenschaftliche Schulungsausdauer, Fleiß und Verstandesarbeit bringen nicht die Ergebnisse zustande, die Glaube, Liebe und Demut des Herzens zeitigen.... Gott hält alle Weisheit bereit für die Erdenkinder, die solche begehren und Ihm dienen wollen.... Und Er übermittelt ihnen jegliches Wissen, so sie ihre Herzen bereitwilligst öffnen, um die Weisheit aus Gott zu empfangen. Doch der Welt ist dieser Vorgang nicht glaubhaft zu machen. Sie läßt nur gelten, was mit dem Verstand zu erklären ist, weiset jedoch ab, wofür sie weltlich keine Erklärung geben kann. Und wer mit weltlichen Augen sieht, findet auch keine Erklärung. Doch der gläubige Mensch weiß, daß bei Gott kein Ding unmöglich ist. Und also machet Gott zunichte den Verstand der Verständigen, und Er verwirft die Weisheit der Weisen.... Doch unbeschränkt bedenket Er mit Seinem Wort, die sich hingebend Ihm anvertrauen, und Er redet durch den Mund derer zu allen, die Ihn hören wollen....

Amen

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This is an original publication by Bertha Dudde