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La sofferenza di Gesù sulla Croce

La sofferenza di Gesù sulla Croce non viene ancora ben riconosciuta nella sua Grandezza dagli uomini. L’inafferrabile Amore per i Suoi figli terreni ha mossa l’eterna Divinità ad incorporarSi in un Uomo sulla Terra, per rendere con ciò possibile di superare la voragine che c’era finora fra il Padre ed i figli sulla Terra, per mostrare ai figli una via che conduce a Lui. Ora l’Amore divino Stesso ha gettato il Ponte attraverso l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo. Il Signore sulla Croce ha così sofferto indicibilmente come Uomo, ha sopportato tutti i tormenti della morte sulla Croce, e questo per il profondissimo Amore per l’umanità. L’Amore di cui l’umanità era privo, Lo ha mosso a morire per questa umanità e portarle così la Salvezza dalla sua profondissima colpa di peccato. Parole non possono descrivere la pena ed il tormento che Gesù ha subìto sulla Croce. Ha sofferto dei dolori disumani, perché il Corpo attraverso l’unificazione dell’Anima con lo Spirito, era nella pienissima armonia con tutto ciò che era puro e chiaro, che era limpido e luminoso. E questo Corpo era stato strappato giù nella regione oscura attraverso il potere oscuro. Coloro che hanno messo mano su di Lui, erano figure peccaminose, oscure, spinte da demoni all’agire crudele. La paura dell’Anima pura che era diventata totalmente Amore, Era incommensurabilmente grande ed il tocco attraverso questi demoni agendo nell’odio era indescrivibilmente tormentoso. Se soltanto un uomo come ogni altro avesse da subire questa morte, l’Opera di Redenzione non sarebbe stata di questa Importanza. Ma i tormenti di Gesù superavano migliaia di volte quelli di un uomo, dato che non soffriva soltanto il Corpo in sé, ma molto di più l’Anima, perché stava nella Luce e veniva umiliata dall’oscurità. Nessun uomo sulla Terra può misurare l’Opera di Redenzione nella sua dimensione; soltanto nello stato di Luce afferra la sua Grandezza e l’indicibile Amore, che ha mosso il Figliuol dell’Uomo a prendere su di Sé la sofferenza più difficile. E l’umanità bada troppo poco alla Sua morte, non teme di rinunciare alla fede in Gesù Cristo come Redentore del mondo. E non si rende conto, quale incommensurabile peccato carica così su di sé e non può offrirle null’altro in sostituzione per questa Opera d’Amore più grande umanamente, che è stata portata per l’Umanità.

Amen

Jesus' suffering on the cross....

The greatness of Jesus' suffering on the cross is not yet fully regocnized by people. The incomprehensible love for His earthly children moved the eternal deity to embody Himself in a human being on earth in order to make the hitherto unbridgeable gulf between the father and the children on earth passable, in order to show these children a path that leads to Him. Now divine love itself has built the bridge through the redemptive work of Jesus Christ.... The lord suffered so unspeakably on the cross as a human being, He tasted all the agonies of the death on the cross, and this out of the deepest love for humanity.... The love of which humanity was bereft moved Him to die for this humanity and thereby bring it redemption from the deepest guilt of sin. Words cannot express the pain and agony that Jesus endured on the cross. He suffered inhuman pain because His body was in complete harmony with everything that was pure and clear, bright and light due to the unification of the soul with the spirit.... And this body was dragged down into the dark realm by dark violence.... Those who laid hands on it were sinful, dark creatures, driven by demons to cruel behaviour. The fear of the pure soul, which had become love through and through, was immeasurably great and the touch of these demons working in hatred was indescribably agonizing.... If only a human being like any other had to endure this death, the work of redemption would not have been of such significance.... But Jesus' agony exceeded that of a human being a thousandfold, since it was not only the body that suffered, but far more the soul, because it stood in the light and was deeply humiliated by the darkness. No human being on earth can appreciate the full extent of the work of redemption; only in the state of light does he grasp the greatness of it and the unspeakable love that moved the son of man to take the most severe suffering upon Himself. And humanity holds His death in such low esteem that it does not shy away from relinquishing its faith in Jesus Christ as saviour of the world. And it is not aware of the immeasurable sin it thereby takes upon itself and how nothing else can offer it a substitute for this humanly greatest work of love which was offered for humanity....

Amen