5804 Rifugiarsi nel Padre

13 novembre 1953: Libro 63

Chi prende il suo rifugio in Me, non cammina per via errata, l’aiuterò sempre, persino quando l’Aiuto non gli è così evidente come lo desidera. Chi prende il suo rifugio in Me, và nel posto giusto, perché Io Solo posso e voglio aiutarlo, dove l’aiuto umano sembra impossibile. Chi prende il suo rifugio in Me, si sente come Mio figlio e può aspettarsi pieno di fiducia la Comprensione del Padre. Egli non Mi chiamerà invano. Delle miserie e preoccupazioni terrene devono spingere l’uomo verso Me, se non trova da sé la via verso Me, se non Mi parla, anche quando non gli preme nulla, se non tiene da sé stesso il dialogo con Me. Allora gli devo mandare preoccupazioni e dolori, perché si ricordi di Me e si rivolga là da dove gli viene l’Aiuto. Ma beati coloro che cercano da sé stessi il collegamento con il loro Padre. Beati coloro, che Mi cercano sovente in pensieri ed aspettano il Mio Discorso, che dà ai loro pensieri la direzione verso l’Alto. Beati coloro, che non hanno prima bisogno di miserie e sofferenze terrene, che parlano sempre e costantemente come figli al loro Padre, che quindi si riconoscono già come la Mia Parte e cercano di raggiungerMi. A loro posso donarMi, cioè distribuire loro delle Grazie incommensurabili, perché sono sempre pronti per approfittare di queste e per questo vengono sempre più vicini a Me. Ma quante volte gli uomini non trovano la via da Me nemmeno nelle miserie e preoccupazioni, perché non hanno nessuna fede in un Uno, Che può e vuole aiutare. Sono impotenti e senza forza e la loro tristezza non trova fine, se sono ancora da conquistare per Me, oppure, loro traggono la forza dal basso, dal Mio avversario, a cui si danno più volonterosi che a Me, perché si dedicano al mondo con i suoi beni e con ciò anche a colui, che è signore del mondo materiale. Ed allora sono perduti per tempi eterni, allora la distanza tra loro e Me diventa sempre più grande e rifiutano ogni Dono di Grazia, nonostante che vorrei aiutarli perché giungano alla conoscenza. Dove voi uomini vedete perciò miseria e sofferenza, là è riconoscibile la Mia Cura, là lotto per le anime, là il Mio avversario è ancora giunto al dominio e perciò c’è ancora sempre della speranza, che la miseria li porta a ritrovarMi. E ad ogni uomo che si trova nella miseria deve essere indicato l’Uno, Che lo può ancora aiutare, sempre se non è più possibile nessun aiuto terreno. Egli deve sperare in quest’Uno e pregarLo, deve prendere fiducioso il suo rifugio in Me e mostrargli, che Io Sono il Signore, sulla vita e sulla morte. Degli uomini che si trovano in grande miseria a volte accettano anche un insegnamento ed afferrano l’ancora di salvezza, si rivolgono a Colui, che a loro è stato consigliato come Salvatore ed Aiuto. Ed Io li aiuterò veramente, per fortificare ora la fede oltremodo debole. Mi manifesterò, dove normalmente Mi tengo nascosto, perché non vengo invocato. Io non lascerò davvero nella miseria nessuna delle Mie creature, che viene da ME chiedendo.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Questa Comunicazione viene menzionata nei seguenti fascicoli tematici:
Fascicoli tematici Titolo Scaricare
22 Sul giusto pregare epub   PDF   Accendere  
167 “Il dialogo confidenziale con il Padre” epub   PDF   Accendere  

Downloads

Offerte di Download per _book
 epub  
 Accendere  
  Ulteriori downloads

Questa Comunicazione

 scaricare come MP3  
Visione di stampa
 Manoscritti

Translations