5768 Il motivo ed il significato dell’Opera di Redenzione

13 settembre 1953: Libro 63

Dovete riconoscere Gesù Cristo come Figlio di Dio e Redentore del mondo ed allora Lo dovrete poi anche dichiarare davanti al mondo. Ma per poterLo riconoscere, dovete dapprima sapere della vostra grande colpa dalla quale Gesù Cristo vi ha redento, altrimenti vi è incomprensibile il Suo soffrire e morire sulla Croce e Gesù non E’ per voi più che un Uomo che ha vissuto sulla Terra bene e senza peccato e Che ha dovuto lasciare la Sua Vita per le Sue Idee. Solo di rado un uomo pensa seriamente al senso e lo scopo della sua esistenza terrena e non ha nessuna conoscenza che la sua esistenza come uomo è la conseguenza del grande peccato della ribellione contro Dio da parte di spiriti creati primordialmente, che una volta si sono separati da Lui nell’arroganza e brama di dominio. Era una colpa gigantesca che lo spirituale aveva caricato su di sé, una colpa che non avrebbe potuto essere estinta in eterno, se l’essere singolo la doveva rimettere, come lo richiede la Giustizia di Dio. Per tempi inimmaginabili l’essere ha bensì espiato una parte della sua colpa in uno stato legato, ma la Misericordia e l’Amore di Dio gli danno comunque di nuovo la libertà, per dargli ancora una volta l’occasione di dichiararsi per Lui, affinché possa di nuovo seguire la sua destinazione primordiale. Ma questa remissione della colpa non basta mai e poi mai più, perché la sua grandezza è incommensurabile ed un essere caricato di colpa non potrebbe mai e poi mai più elevarsi liberamente a Dio, la colpa starebbe sempre come separazione fra Dio e l’essere, quindi la meta non potrebbe mai essere raggiunta che Dio ha posto a ciò che Egli una volta ha creato. Questa colpa primordiale era quindi una catena per l’essere che esso stesso non avrebbe mai più potuto sciogliere. Di conseguenza doveva essere liberato con l’Aiuto di Dio oppure rimanere in eterno bandito dal Volto di Dio, non potrebbe mai più trovare l’unificazione con Dio, che significa Beatitudine per l’essere. Anche il mondo di Luce previde questo stato disperato dello spirituale caduto e l’amore di tutti gli esseri rimasti con Dio seguiva i fratelli caduti nell’abisso. Ma un Essere dal Regno di Luce ha offerto Sé Stesso a Dio per una Missione per la salvezza degli esseri che si trovano nell’abisso. Esso voleva discendere a loro e prestare l’Espiazione per la loro colpa di peccato al posto delle stesse creature infelici. Voleva sacrificare Sé Stesso, voleva pagare con la Sua Vita ciò che gli esseri dovevano a Dio. Questo Essere di Luce Si E’ offerto a Dio in Sacrificio e discese sulla Terra, per assumere una forma umana ed in questa forma percorrere un cammino di Sacrificio, come lo poteva percorrere solo l’Amore. E l’Uomo Gesù ha preso sulle Sue Spalle il peso del peccato dell’intera umanità e andò con questo la via verso la Croce. E Dio ha accettato il Sacrificio, perché lo ha portato l’Amore. (13.09.1953) Egli ha permesso che un Uomo sopportasse i più grandi tormenti, Che patì la morte di un criminale sulla Croce e che la Sua Anima combatteva contro tutte le potenze dell’oscurità. Perché Egli vide l’Amore di questo Uomo Gesù oppure anche: Egli come l’eterno Amore Stesso, Era nell’Uomo Gesù, e questo Amore voleva rimettere la colpa di peccato dell’umanità. Perché attraverso l’Amore che l’Uomo Gesù ha portato in Sé allo sviluppo, Egli sapeva dell’orrenda sorte di tutti gli uomini e così l’Uomo Gesù ha portato il Sacrificio a Dio, che ha fatto discendere sulla Terra l’Anima sapiente della Luce. L’Uomo aveva conquistato la stessa conoscenza sulla Terra attraverso l’Amore e la Sua libera Volontà soltanto era determinante, Si E’ sacrificato un Uomo per i Suoi prossimi. E l’Amore che dimorava in Lui, Dio Stesso, non Glielo vietava, ma Si E’ accontentato di questo Sacrificio d’Espiazione ed ha sciolto l’intera umanità dalla colpa di peccato, per via di questo Uomo Gesù.

Che voi uomini dimorate sulla Terra, è la conseguenza del vostro peccato di una volta della ribellione contro Dio. La vostra esistenza come uomo però è uno stato transitorio, che vi dovrebbe anche essere riconoscibile come uno stato imperfetto, perché siete senza Forza, creature sottoposte alla legge della natura, che vogliono bensì liberamente, ma non possono agire liberamente. Siete per così dire incatenati e questo stato inerme, non-libero, non è terminato con la morte del vostro corpo, se non venite redenti. E Gesù Cristo ha compiuto per voi quest’Opera di Redenzione, ma voi stessi siete sempre liberi, se volete accettare la Sua Opera di Compassione e Grazia. E perciò dipende dalla propria volontà di ogni uomo, se decede da questa Terra redento, per condurre solo ora una vera Vita libera nella Forza e Luce, oppure se porta con sé le catene nel Regno spirituale, per passare ancora delle Eternità nell’infelicità, se nemmeno allora si avvale ancora dell’Aiuto del divino Redentore Gesù Cristo. Voi uomini non potete e non dovete passare oltre a Gesù Cristo e perciò vi deve anche essere comprensibile il motivo e l’importanza dell’Opera di Redenzione, affinché non siate e non rimaniate ignari, affinché vi possiate decidere liberamente prima che sia troppo tardi.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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