5722 Il sorgere della materia – Gli elettroni

13 luglio 1953: Libro 62

I frutti dello Spirito sono riconoscibili, non possono essere scambiati con i frutti dell’intelletto, con i risultati che sono stati conquistati dalla ricerca secondo l’intelletto. Ma quello che vi rivela lo Spirito, colma le lacune del sapere intellettuale, che rimane un’opera frammentaria senza l’Agire dello Spirito di dubbia verità. Perciò è meglio affidarsi senza riserva ai risultati del sapere dello Spirito, che scervellarsi e ricercare su altre vie, perché la pura Verità può essere ricevuta soltanto tramite lo Spirito. Ma lo Spirito si esprime in modo così piano, che l’orecchio spirituale deve ascoltare attentamente, per sentire la sua voce e perciò l’uomo si deve chiudere al mondo, affinché nessun rumore di disturbo risuoni più forte della voce delicata dello Spirito. Ma allora Dio Stesso Si rivela attraverso lo spirito e diffonde la più profonda Sapienza. Quello che vi è visibile come Creazione, è Forza proceduta da Dio; è quindi Forza raddensata formata tramite la Sua Volontà. Ogni Opera di Creazione deve dimostrare una sostanza di base, dalla quale è sorta. Se l’uomo vuole far sorgere qualcosa grazie alla sua facoltà di creare, deve esistere una sostanza di base, oppure egli stesso deve produrre questa sostanza di base di nuovo da altre sostanze esistenti. Ma Dio E’ ed Era il Generatore della Sostanza di base, mentre Egli Stesso irradiava una Forza e poi da questa Forza fa sorgere tutto ciò che Egli vuole. La Forza è qualcosa di spirituale e diventa sostanza terrena afferrabile mediante la Sua Volontà. Dio come Fonte di Forza produce costantemente la Forza e l’invia fuori come qualcosa di Vivente, perché una Forza non può essere qualcosa di morto, ma è un elemento che producendo, testimonia costantemente la Vita. La Forza ha quindi un effetto, vivifica tutto ciò che è morto, disturba ciò che è morto nella sua quiete e l’induce a diventare attivo pur esso. La Forza è il mezzo di vivificazione, che ora provoca che la cosa che finora era morta si muova e si risvegli lentamente alla Vita. Ogni manifestazione di Forza di Dio è una Corrente d’Amore, che deve essere allo condotta spirituale caduto da Lui, a ciò che è morto, per risvegliarlo di nuovo alla Vita. Ciò che è caduto è quindi da chiamare morto, perché non viene più toccato dalla Forza di Dio, perché è uscito da sé stesso, cioè nella libera volontà, dal cerchio della Corrente d’Amore di Dio e come conseguenza è diventate senza vita, quindi è indurito in sé stesso ed ha perduto ogni facoltà di movimento, che significa la Vita. Questo spirituale indurito, caduto da Dio, può perciò risvegliarsi di nuovo alla Vita e diventare attivo, quando viene irradiato da una Forza. La Forza d’Amore irradiata da Dio nell’Infinito può ora essere confrontata con un infinito mare di Fuoco, le cui scintille circolano in una furiosa velocità e cercano di racchiudere l’entità irrigidita per ridargli di nuovo la Vita. Ma questa è piena di resistenza contro l’Irradiazione d’Amore di Dio, e dove ora la Forza incontra la resistenza, là perde in efficacia, cioè lei stessa racchiude ben l’entità ribelle, non la rende però vivente contro la sua volontà, ma la tiene catturata, sempre nell’intenzione, di indurlo comunque con il tempo alla rinuncia alla resistenza. Dunque: la Forza d’Amore si raddensa attraverso la Volontà di Dio nella forma, che ora cela in sé lo spirituale ribelle a Lui. E così sorse la Creazione, che è visibile agli uomini come materia, così si spiega il sorgere di ogni materia, che è pensata come catena dell’entità, con la meta di spezzare una volta la resistenza dell’essere. Che accetti l’Irradiazione d’Amore di Dio e così si risvegli di nuovo alla Vita. L’addensamento della Forza di Dio nella forma è però possibile solamente quando incontra la resistenza, quindi il sorgere della materia era la conseguenza della resistenza dello spirituale contro la Forza d’Amore di Dio, altrimenti questa Forza Si manifesta sempre soltanto come immensa Irradiazione di Luce nel Regno spirituale, dove non le viene opposta alcuna resistenza. Attraverso la resistenza viene ostacolata nella sua efficacia, e si lascia ostacolare ed entra per un certo tempo in uno stato di quiete, perché è amore che vuole redimere ciò che è indurito. La Forza ininterrottamente attiva diventa calma e si forma in qualcosa di visibile, racchiude in sé lo spirituale indurito e lo protegge però contemporaneamente contro l’influenza di coluiche è privo d’amore e che vorrebbe impedire la rinuncia della resistenza dell’entità. E questa è la prima efficacia della Forza d’Amore, che isola l’entità e la sottrae all’influenza della forza negativa. La Forza positiva ora si mantiene ferma, ma la resistenza dello spirituale legato in lei diminuisce comunque impercettibilmente, per accettare comunque la Forza donante la Vita dopo un tempo infinitamente lungo e che ora è anche riconoscibile una vita debole nella materia apparentemente morta, dopo di ché la Forza d’Amore di Dio diventa sempre più efficace e con ciò si mostra sempre più che la vita si risveglia, che è pari ad un inizio di Redenzione dello spirituale legato, dell’entità che deve svilupparsi verso l’Alto dopo u n percorso attraverso la Creazione.

(13.07.1953) Lo sviluppo verso l’Alto nelle Creazioni procede nel modo che, appena si risveglia la volontà per l’attività nello spirituale indurito, si allenta la Forza che lo tiene legato, cioè diminuisce nella sua pressione, che significa il dissolvimento iniziale della materia, una lenta liberazione dello spirituale dalla forma che lo circonda. In certo qual modo è spezzata la resistenza, lo spirituale accetta l’Irradiazione della Forza di Dio, anche se soltanto in una misura molto limitata, e lo spirituale indurito si risveglia lentamente alla Vita, si muove, finché la Forza d’Amore che l’avvolge lo libera, per legarlo nuovamente in una nuova forma, perché lo spirituale deve rimanere legato finché non ha raggiunto un certo grado di maturità, dove ora possa di nuovo disporre liberamente di sé. La materia è quindi lo spirituale indurito legato. Ma il legame avviene tramite la Forza d’Amore di Dio. Se questa Forza si ritrae, allora la materia si decompone, si dissolve, e lo spirituale legatovi si libera, per poi entrare in un nuovo involucro materiale. Lo spirituale indurito non sarebbe mai visibile all’occhio umano, perché sono delle sostanze spirituali, che sono senza forza e perciò son diventate inattive. Ma l’Amore di Dio raccoglie queste sostanze senza Forza e le forma nella materia, in qualcosa di visibile. Egli ha creato un mondo dello spirituale caduto, un mondo del relegato, Egli ha creato un mondo, che è riconoscibile nell’esteriore, in quale grado di maturità si trova lo spirituale legato, nel quale si può sviluppare lentamente verso l’Alto con l’Aiuto della Forza d’Amore divino, che può accettare oppure anche rifiutare secondo la propria volontà, che determina però anche sempre la durezza della materia che l’avvolge. Ciò che è legato è immaturo, è dello spirituale che persevera ancora nella resistenza, è la Forza d’Amore di Dio. E così può essere ben detto con ragione, che il mondo materiale è il regno dell’avversario di Dio, perché offre soggiorno allo spirituale che gli appartiene ancora. E malgrado ciò è la Creazione di Dio, che veniva soltanto formata tramite la Forza d’Amore di Dio che fluisce inarrestabilmente, per dare di nuovo la Vita a ciò che è morto, ma che deve dapprima essere desiderata, prima che lo spirituale sperimenti un allentamento o finalmente la liberazione dalle sue catene. Ci sono dunque innumerevoli scintille di Luce che frullano nel Cosmo, che nella loro immensa Forza sparpagliano lo spirituale inattivo ammassato senza Forza, per poi catturare ed avvolgere nuovamente innumerevoli singole sostanze. E queste scintille di Luce sono quindi note a voi uomini come elettroni, come sostanza Ur della materia, delle quali Origine e compito spirituale voi non sapete niente, se non vi procurate un chiarimento per via spirituale. Tutto il visibile nella Creazione di Dio vi dimostra però l’invisibile, vi dimostra una Forza che opera inarrestabilmente, ed il cui Operare dovete però anche riconoscere, altrimenti vi muovete nel pensare errato e non giungete mai alla Luce.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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