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Will of the spiritual being in the must state....

Even in the state of imperfection before its embodiment as a human being the spiritual being has a will, only that it is unfree, that it turns away from Me and towards My adversary, so to speak, but that the spiritual being cannot strive towards the adversary but is pulled up by Me, thus it has to forcibly insert itself into My order of eternity and thus the distance from Me is reduced. But the beingness can also be completely without will, i.e. neither strive towards Me nor My adversary, then it is now also without resistance towards Me, and this state is sufficient to provide it with easier conditions of development. Giving up resistance therefore means that My adversary has been eliminated for the time being, that the being no longer pushes towards him, thus its will no longer seeks this direction. Then it no longer resists Me either, and it can now be touched by My strength, which has such an effect that the will now stirs to unite with the strength after all. But the being itself is not aware of its will since it dwells in profound ignorance, thus a state of spiritual blindness and darkness envelops the being until its development has already progressed and it slowly becomes aware of its will. But even then it is unable to use its will correctly, it is still determined to be active by My will, i.e., the being cannot use the strength it receives from Me for the purpose of ascent development other than in accordance with the law of order until it reaches the final stage of its development on earth, until it embodies itself as a human being and the free will it once possessed but misused is now given back to it again. To a certain extent it has now given up its resistance against Me, even if it is not yet aware of it. But otherwise it would never receive the grace of embodiment as a human being, it would not be admitted to the last test of earthly life if it had not given up its resistance against Me insofar as it no longer strives towards the adversary. If I pull it up during the endless long path through the whole of creation in bound will, it must, however, then continue the path upwards in free will, otherwise it can very easily fall back into the previous state where it turns towards My adversary again and is then immediately seized by him and pulled down into the abyss. As a human being the being is then no longer without responsibility, whereas in the state of bound will it is deprived of responsibility, it can only remain in resistance against Me for eternities if, deprived of all strength, it does not desire any grant of strength from Me. For then the being is sensitively in an unhappy state, and every grant of strength improves this state. But if the being resists the supply of strength by not wanting to undergo any activity but remains inactive for eternities in defence of the strength from Me, it will also remain in resistance to Me, and it cannot be helped until it no longer offers resistance but accepts the strength flowing to it from Me and becomes active, even if it has to do so. But every activity is redeeming and leads upwards. Every influx of strength is love for the imperfect, and every acceptance of strength means giving up resistance against Me and must lead to redemption, even if the being itself has no merit in the beginning but carries out the activity under a certain compulsion. Nevertheless, activity means life, and life means the giving of My strength. If the being now receives this strength from Me to an increased degree, then its resistance will have become smaller and smaller until it completely submits to My will, thus it would also carry out the same activity if this were dependent on the being's free will. But it will only be admitted to the test of its will in the stage as a human being, and then it can consciously use its will, and if it uses it in the right direction it will redeem itself completely while it lives on earth....

Amen

La volontà dell’essenziale nello stato dell’obbligo

Anche nello stato dell’imperfezione prima dell’incorporazione come uomo, l’essenziale ha una volontà, soltanto che è non-libera, che in certo qual modo si distoglie da Me verso il Mio avversario, ma che l’essenziale non può tendere all’avversario, perché viene attirato da Me in Alto, quindi si deve inserire obbligatoriamente nel Mio Ordine dall’Eternità e così viene diminuita la distanza da Me. Ma l’essenziale può anche essere totalmente senza volontà, cioè tendere né a Me né al Mio avversario, allora è anche senza resistenza verso di Me e questo stato è sufficiente per porgli delle condizioni di sviluppo più facili. La rinuncia alla resistenza significa quindi che dapprima è stato escluso il Mio avversario, che l’essere non spinge più verso di lui, quindi la sua volontà non cerca più questo orientamento. Allora non presta più nemmeno resistenza a Me ed ora può essere toccato dalla Mia Forza che agisce in modo che ora si muova comunque la volontà di unirsi con la Forza. Ma l’essere stesso non si rende conto della sua volontà, dato che dimora nella più profonda non-conoscenza, quindi in uno stato di cecità spirituale e l’essere è circondato dall’oscurità, finché non è già progredito il suo sviluppo e si rende lentamente conto della sua volontà. Ma anche allora non è in grado di usare bene la sua volontà, viene determinato all’attività sempre ancora dalla Mia Volontà, cioè l’essere non può altro che usare la Forza secondo la Legge dell’Ordine che riceve da Me allo scopo dello sviluppo verso l’Alto, finché arriva all’ultimo stadio del suo sviluppo sulla Terra, finché s’incorpora come uomo ed ora gli viene di nuovo restituita la libera volontà che una volta ha posseduto, di cui ha però abusato. Ora ha rinunciato in un certo grado alla sua resistenza contro di Me, anche se non se ne rende ancora conto. Ma altrimenti con riceverebbe mai la Grazia dell’incorporazione come uomo, non sarebbe ammesso all’ultima prova della vita terrena, se non avesse rinunciato alla resistenza contro di Me in quanto non tende più all’avversario. Se lo attiro in Alto durante l’infinitamente lungo percorso attraverso l’intera Creazione nella volontà legata, allora deve però continuare il percorso verso l’Alto nella libera volontà, altrimenti può ricadere molto facilmente nello stato di prima, dove si rivolge di nuovo al Mio avversario e poi viene subito afferrato da lui ed attirato giù nell’abisso. Come uomo l’essere non è poi più senza responsabilità, mentre nello stato della volontà legata è sospeso dalla responsabilità, può soltanto rimanere per delle Eternità nella resistenza contro di Me quando, derubato di ogni Forza, non desidera più nessun apporto di Forza da Parte Mia. Perché allora l’essere è in uno stato infelice secondo il sentimento ed ogni apporto di Forza migliora questo stato. Ma se l’essere si difende contro l’apporto di Forza mentre non si vuole sottomettere a nessuna attività, ma rimane nel rifiuto della Mia Forza attraverso delle Eternità, allora rimane anche nella resistenza contro di Me e non può essere aiutato, finché non presta più nessuna resistenza, ma accoglie la Mia Forza che gli affluisce e diventa attivo, anche se nella Legge dell’obbligo. Ma ogni attività è salvifica e conduce in Alto. Ogni apporto di Forza è Amore per lo spirituale imperfetto ed ogni accettazione di Forza significa rinuncia della resistenza contro di Me e deve condurre alla liberazione, anche se inizialmente l’essere non ne ha nessun merito, ma esegue l’attività in una certa costrizione. Malgrado ciò, l’attività significa Vita e Vita significa l’apporto della Mia Forza. Se ora all’essere giunge questa Mia Forza, allora la sua resistenza è diventata sempre più piccola, finché infine si inserisce nella Mia Volontà, quindi eseguirebbe anche la stessa attività se questa dipendesse dalla libera volontà dell’essere. Ma alla prova della sua volontà viene ammesso solo nello stadio come uomo ed allora può usare coscientemente la volontà e se la usa nella giusta direzione, si libererà definitivamente mentre cammina sulla Terra.

Amen