Ich führe alles Tote zum Leben.... Denn der Ursprung alles dessen, was ist, war Leben.... Es war ein Zustand unentwegter Tätigkeit in Licht und Kraft, denn Meine Liebekraft.... der Urgrund alles Seins.... durchströmte auch das, was als etwas Wesenhaftes von Mir ausgegangen war, und diese Kraft mußte nun auch wirksam werden in ununterbrochener Tätigkeit. Es bestand diese Tätigkeit in ständigem Erschaffen, doch über die Art des Erschaffenen kann euch keine Aufklärung gegeben werden, da es geistige Schöpfungen waren, die euer noch begrenztes Denken nicht fassen kann. Aber es war tätig, und diese Tätigkeit bewies das "Leben".... Als die Wesen dann abstrebten von Mir, als sie sich Meiner Liebekraft widersetzten, verfielen sie langsam in einen Zustand der Untätigkeit, und also kamen sie vom Leben zum Tode.... Sie verhärteten in ihrer Substanz, wurden unbeweglich, starr und ohnmächtig zu jeglichem Tun.... Aber sie waren auch nun nicht mehr selig zu nennen.... Und in diesem Todeszustand befinden sich noch zahllose Wesenheiten, die einst als Meine Geschöpfe von Mir ausgegangen waren in aller Vollkommenheit, die selig waren im Übermaß, weil sie in Licht und Kraft unbeschränkt wirken konnten.... die aber dennoch freiwillig ihre Vollkommenheit aufgaben, als sie sich Mir widersetzten und Meiner Liebeanstrahlung wehrten, als sie Meinem Gegner.... der als erst-geschaffenes Wesen gleichfalls sich von Mir löste.... in die Tiefe folgten. Nun also kamen sie vom Leben zum Tode.... Doch Ich lasse sie nicht ewig in diesem Zustand, Ich suche allem Toten wieder das Leben zu geben, und Ich werde nicht eher ruhen, bis Ich Mein Ziel erreicht habe und alles von Mir-einst-Abgefallene wieder zu Mir zurückgekehrt ist.... bis es wieder zum Leben gekommen ist. Aber diese Rückkehr zu Mir ist ein Prozeß, der endlos lange Zeiten währet, der sicher einmal zu Ende geführt sein wird, dessen Zeitdauer aber das Wesen selbst bestimmt. Denn Ich muß eines berücksichtigen: den freien Willen, den jedes Wesen als Zeichen seiner Göttlichkeit besitzt und der also auch die Art und Zeitdauer des Rückführungsprozesses bestimmt. Was ihr nun um euch sehet, also jegliches Schöpfungswerk, ist entstanden nur zum Zwecke dieser Rückführung, denn Ich habe Mir einen Heilsplan zurechtgelegt, den Meine Liebe und Weisheit als Erfolg-eintragend erkannte und den Meine Macht zur Ausführung gelangen läßt. Ich will dem Toten wieder das Leben geben. Und das heißt, alles Starre, zur Tätigkeit-Unfähige muß wieder langsam zur Tätigkeit zugelassen werden, die nun zwar Ich Selbst bestimme, weil Ich den Mir-widersetzlichen Willen band für eine gewisse Zeit der Aufwärtsentwicklung und es so langsam wieder zum Zustand des "Lebens" gelangt, doch im Mußzustand.... d.h., es besitzt in dieser Zeit keinen freien Willen, sondern muß sich nun bewegen nach Meinem Willen, um aber mit Sicherheit nach einem endlos langen Entwicklungsgang wieder einmal in den Zustand des freien Willens zu gelangen. Und unter diesem Entwicklungsgang ist zu verstehen der Gang durch alle Schöpfungen der Erde.... ein Vorgang, der euch verständlich wird, wenn ihr euch jegliches Schöpfungswerk vorstellt als belebt von den einzelnen Seelensubstanzen, die dem einst-gefallenen Wesen angehörten, das in jenem toten Zustand aufgelöst wurde in unzählige Partikelchen, die also nun in den Schöpfungen die ihnen zugewiesene Tätigkeit verrichten nach Meinem Willen.... nach göttlichem Naturgesetz.... Ihr Menschen sollt euch nur eine kleine Vorstellung machen können darüber, was die Schöpfung im Grunde ihres Grundes ist.... ihr sollt wissen, daß sie nicht willkürlich entstanden ist ohne Sinn und Zweck, sondern daß ihr Zweck ein gar gewaltiger ist: beizutragen zum Erwecken des Toten zum Leben.... Denn das, was einst Mir abtrünnig wurde, waren Wesen, die Ich als Meine Ebenbilder hinausgestellt hatte, die Ich beseligen und zugleich auch Meine Seligkeit darin finden wollte.... Es waren Geschöpfe Meiner Liebe, die Ich ewiglich nicht aufgebe und denen Ich aus ihrem durch eigene Schuld geschaffenen Todeszustand wieder heraushelfen will, die Ich zum Leben führen will, das ewig währet.... Und da Meine Liebe zu dem von Mir einst Erschaffenen nicht geringer geworden ist, werde Ich auch nicht nachlassen in Meinem Bemühen, diesen toten Geschöpfen das Leben zu geben. Doch einmal wird ihnen auch der freie Wille zurückgegeben, und dann müssen sie selbst das Werk Meiner Liebe an sich vollenden.... Sie müssen im freien Willen Mir wieder zustreben, wie sie einst im freien Willen abstrebten von Mir.... Sie müssen also selbst den Zustand des Lebens wählen, denn ihre letzte Vollendung bestimmt nicht Mein, sondern ihr Wille. Und versagt dieser Wille, dann verlängert sich das Wesen wohl selbst die Dauer des Todeszustandes, aber einmal erreiche Ich doch sicher Mein Ziel, denn Ich belasse nichts im Zustand des Todes, was einst zu einem freien Leben in Licht und Kraft aus Meiner Liebe hervorgegangen ist....
Amen
ÜbersetzerIo conduco tutto ciò che è morto alla Vita. Perché l’Origine di tutto ciò che è, era Vita. Era uno stato di ininterrotta attività nella Luce e Forza, perché la Mia Forza d’Amore, l’Origine di tutto l’Essere, compenetrava anche tutto ciò come qualcosa di essenziale proceduto da Me, e questa Forza ora doveva andare ad effetto in ininterrotta attività. Questa attività era costituita da un costante Creare, ma sul genere del Creato non può esservi dato nessun chiarimento, perché erano delle Creazioni spirituali, che il vostro pensare limitato non può ancora afferrare. Ma era attivo ed in questa attività dimostrava la “Vita”. Quando poi gli esseri si allontanavano da Me, quando si sono ribellati alla Mia Forza d’Amore, cadevano lentamente nello stato dell’inattività e così passavano dalla Vita alla morte. S’indurivano attività. Ma ora non erano nemmeno da chiamare beati. Ed in questo stato di morte si trovano ancora innumerevoli essenze, che una volta erano procedute da Me come Mie creature in tutta la perfezione, che erano beate in modo superlativo, perché potevano agire senza limiti nella Luce e Forza, che però hanno rinunciato volontariamente alla loro perfezione, quando si sono ribellati a Me e rifiutavano la Mia Irradiazione d’Amore, quando hanno seguito il Mio avversario nell’abisso, che come il primo essere creato si è pure allontanato da Me. Ora passarono dalla Vita alla morte.
Ma Io non li lascio in eterno in questo stato. Io cerco di ridare la Vita a tutto ciò che è morto e non riposerò, finché non ho raggiunto la Mia Meta e tutto ciò che si è allontanato da Me, sia ritornato da Me. Ma questo ritorno a Me è un processo che dura tempi infinitamente lunghi, che sicuramente sarà condotto alla fine, ma la cui durata di tempo l’essere stesso la decide da sé. Perché devo rispettare una cosa: la libera volontà, che ogni essere possiede come segno della sua divinità e che quindi determina anche il modo e la durata di tempo del processo di Rimpatrio.
Ciò che voi vedete ora intorno a voi, quindi ogni Opera di Creazione, è sorto solo allo scopo di questo Rimpatrio, perché Mi Sono preparato un Piano di Salvezza, che il Mio Amore e la Mia Sapienza ha riconosciuto di successo e che la Mia Potenza porta all’esecuzione. Io voglio dare la Vita a ciò che è morto e questo significa, portare all’attività tutto ciò che è rigido, tutto ciò che è incapace deve di nuovo lentamente essere ammesso all’attività, che ora Io Stesso decido, perché ho legato la volontà che Mi si è ribellata, per un certo tempo per lo sviluppo in Alto e così arriva di nuovo lentamente allo stato di “Vita”, ma nello stato dell’obbligo, cioè, in questo periodo non possiede nessuna libera volontà, ma si deve muovere secondo la Mia Volontà, per giungere con sicurezza di nuovo nello stato della libera volontà dopo un percorso di sviluppo infinitamente lungo. E con questo percorso di sviluppo è da intendere il percorso attraverso tutte le Creazioni della Terra, un procedimento, che diventa comprensibile per voi, quando v’immaginate ogni Opera di Creazione come vivificata da singole sostanze di anime, che appartenevano all’essere una volta caduto, che è stato dissolto in quello stato di morte in innumerevoli particelle, che quindi ora nelle Creazioni svolgono l’attività a loro assegnata, secondo la Mia Volontà, secondo la legge divina della natura.
Voi uomini dovete soltanto farvi una piccola idea su ciò che in fondo in fondo è la Creazione. Dovete sapere, che non è sorta arbitrariamente senza senso e scopo, ma che il suo scopo è veramente portentoso: di contribuire al risveglio di ciò che è morto, alla Vita. Perché quello che una volta Mi è diventato infedele, erano esseri che Io avevo esternato come Mie Immagini, che Io volevo rendere beati ed anche contemporaneamente trovare in ciò la Mia Beatitudine. Erano delle creature del Mio Amore, a cui Io non rinuncio in eterno ed i quali voglio aiutare ad uscire di nuovo dal loro stato di morte causato dalla loro propria colpa, che voglio condurre alla Vita che dura in eterno. E dato che il Mio Amore per il creato una volta da Me non è diminuito, non cederò nel Mio Sforzo di dare la Vita a queste creature morte. Ma una volta verrà loro anche restituita la libera volontà, ed allora devono completare loro stessi su di sè l’Opera del Mio Amore. Devono di nuovo tendere verso di Me nella libera volontà, come si sono una volta allontanati da Me nella libera volontà. Loro stessi devono scegliere lo stato di Vita, perché il loro ultimo perfezionamento non lo decide la Mia Volontà, ma la loro. E se questa volontà fallisce, allora l’essere stesso si prolunga la durata dello stato di morte, ma una volta raggiungerò la Mia Meta con sicurezza, perché Io non lascio niente nella morte di ciò che è proceduto una volta nella Vita libera nella Luce e Forza dal Mio Amore.
Amen
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