Die göttliche Barmherzigkeit erfasset euch und bewahret euch vor dem Absturz in die tiefste Tiefe, denn diese bedeutet für euch eine ewige Abkehr von Gott und also ewige Qual und Finsternis.... Die göttliche Barmherzigkeit hält diesen Absturz auf, indem sie das Geistige, die der Tiefe zustrebende Seele, in die feste Materie bannt, eine Bannung, die stets zu einem aufsteigenden Erfolg führt, weil das Geistige nun nicht mehr selbst wollen kann und sich nun, wenn auch gezwungen, in die ewige Ordnung einfügen muß. Dieser Zwangszustand ist der gerechte Ausgleich für das zuvorige Streben nach unten; die göttliche Barmherzigkeit aber verbindet mit dieser gerechten Sühne den gleichzeitigen Aufstieg, und so erreicht das Geistige im Mußzustand doch einmal wieder seine Willensfreiheit, um sie erneut unter Beweis stellen zu können, um sich wieder zu entscheiden, ob es in der Höhe weilen oder wieder der Tiefe zustreben will.... Es gibt auch einen abgrundtiefen Fall für dieses Geistige, doch die göttliche Liebe und Barmherzigkeit überlässet das Geistige nicht einem Schicksal, das es in seiner Unvollkommenheit selbst sich schaffen würde. Gott rettet, solange dies möglich ist, und Seine Hilfsmittel sind zwar überaus qualvoll, sie führen aber doch einmal zum Ziel. Solange das Wesen dem göttlichen Willen unterstellt ist, solange es also im Zustand des Mußgesetzes sich befindet, ist die Aufwärtsentwicklung gesichert, der freie Wille aber ist stets die Klippe, eben weil das Wesen noch unvollkommen ist und nach der Tiefe strebt. Es kann sich endlos weit von Gott entfernen und wird doch niemals außer dem Bereich der göttlichen Liebe und Erbarmung sein, weil Gott niemals Seinem Gegner Sein Eigentum überläßt, weil die Erzeugnisse Seiner Liebe niemals von Ihm aufgegeben werden, sondern Sein Ziel die endgültige Rückführung des Geistigen ist, die Er auch einmal erreichen wird. Und niemals belässet Er das gefallene Geistige in der Tiefe, sondern Er gibt ihm immer wieder Gelegenheit, den Entwicklungsweg anzutreten, Er lässet immer wieder neue Schöpfungen erstehen, die dem Geistigen zum Aufenthalt werden, daß dessen böse gerichteter Wille gebunden wird und er sich dem Willen Gottes unterordnen muß, solange dieser Willenszwang nötig ist. Denn das Geistige, das in seinem bösen Willen herrschen will, muß dienen lernen, und weil es nicht freiwillig dienet, steht es im Mußgesetz und steigt nun durch sein Dienen zur Höhe. Dieser Entwicklungsgang durch die Schöpfung kann den Willen des Geistigen gefügig machen, so daß es sich auch im freien Willen völlig dem göttlichen Willen unterstellt.... Und weil dieses möglich ist, ist die erbarmende Liebe Gottes unentwegt tätig, neue Schöpfungen erstehen zu lassen und durch die Bannung des Geistigen den Fall in die tiefste Tiefe aufzuhalten, weil es Ihn verlangt nach Seinen Geschöpfen und Er darum Seinem Gegner die Opfer entwindet, bis sie Ihm aus freiem Willen zustreben, bis sie als Mensch die große Liebe und Erbarmung Gottes erkannt haben und in Ihm nun ihren Vater sehen, Dem sie angehören wollen für ewig....
Amen
ÜbersetzerLa divina Misericordia vi afferra e vi preserva dal precipizio nell’abisso più profondo, perché questo significa per voi un eterno allontanamento da Dio e quindi eterno tormento ed oscurità. La divina Misericordia ferma questo precipizio mentre lega lo spirituale, l’anima che tende all’abisso, nella solida materia, una relegazione che conduce sempre ad un successo in salita, perché lo spirituale ora non può più volere da sé stesso ed ora, anche se costretto, si deve inserire nell’eterno Ordine. Questo stato di costrizione è il giusto pareggio per il precedente tendere verso il basso; la divina Misericordia però unisce con questa giusta espiazione contemporaneamente la risalita e così lo spirituale raggiunge nello stato dell’obbligo comunque una volta di nuovo la libertà della sua volontà, per poterla di nuovo dimostrare, per decidersi di nuovo, se vuole dimorare in Alto oppure di nuovo tendere all’abisso. Esiste anche una caduta inabissale per questo spirituale, ma il divino Amore e Misericordia non lasciano lo spirituale ad un destino che nella sua imperfezione creerebbe a sé stesso. Dio salva finché questo è possibile, ed i Suoi mezzi d’Aiuto sono bensì oltremodo tormentosi, ma conducono comunque una volta alla meta. Finché l’essere è sottoposto alla Volontà divina, finché si trova nello stato della legge dell’obbligo, è assicurato lo sviluppo verso l’Alto, ma la libera volontà è sempre lo scoglio, appunto perché l’essere è ancora imperfetto e tende all’abisso. Si può allontanare da Dio infinitamente lontano e non sarà comunque mai al di fuori del Reame del divino Amore e Compassione, perché Dio non lascia mai la Sua Proprietà al Suo avversario, perché non rinuncia mai ai prodotti del Suo Amore, ma la Sua Meta è il definitivo Rimpatrio dello spirituale, che Egli una volta raggiungerà anche. Ed Egli non lascia mai lo spirituale caduto nell’abisso, ma gli dà sempre di nuovo l’opportunità ad intraprendere la via dello sviluppo, Egli lascia sempre di nuovo sorgere nuove Creazioni, che diventano il soggiorno dello spirituale, che la sua volontà orientata al male venga legata e si deve subordinare alla Volontà di Dio, finché questa costrizione di volontà è necessaria. Perché lo spirituale che vuole dominare nella sua cattiva volontà, deve imparare a servire, e perché non serve liberamente, si trova nella legge dell’obbligo ed attraverso il suo servire sale ora verso l’Alto. Questo percorso di sviluppo attraverso la Creazione può rendere duttile la volontà dello spirituale, in modo che anche nella libera volontà si sottomette totalmente alla Volontà divina. E dato che questo è possibile, l’Amore misericordioso di Dio è continuamente attivo a far sorgere nuove Creazioni ed attraverso la relegazione dello spirituale ferma la caduta nell’abisso più profondo, perché Egli desidera le Sue creature e perciò svincola al Suo avversario le vittime, finché non tendono a Lui nella libera volontà, finché come uomo non hanno riconosciuto il grande Amore e Compassione di Dio ed ora vedono in Lui loro Padre, al Quale vogliono appartenere in eterno.
Amen
Übersetzer