Wer sich dem Wort Gottes verschließt, dessen Seele ist noch von einer Hülle umgeben, welche die Wirkung des göttlichen Wortes aufhält. Er kann nichts empfinden, die Liebesausstrahlung Gottes berührt ihn wohl, doch durch seine eigene Unreife ist die Seele unempfindlich für diese, und sie ist es so lange, bis sie selbst in der Liebe tätig ist. Das Wort Gottes soll zur Tätigkeit in Liebe anregen, und darum muß es erst mit dem Ohr aufgenommen und durch den Willen des Menschen dem Herzen zugeleitet werden. Ist nun das Herz bereit zum Liebeswirken, dann nimmt der Mensch immer freudiger und hungriger das Wort Gottes entgegen; ist er aber unfähig zur Liebe, dann lehnt er es ab, er verschließt sich seiner Wirkung, und die Seele bleibt in dichter Umhüllung zu ihrem eigenen Nachteil. Die Kraft der göttlichen Liebe, die durch das Wort dem Menschen zugeführt wird, kann diese Umhüllung nicht durchdringen und folglich auch den Geist in der Seele des Menschen nicht zum Leben erwecken. Es kann sich der Geist Gottes mit dem Geistesfunken im Menschen nicht in Verbindung setzen, und es bleibt der Mensch stets isoliert von geistiger Kraft. Dennoch soll ihm immer wieder das Wort Gottes geboten werden, es soll sein Verstand angeregt werden, wenngleich das Herz untätig und unwillig bleibt. Er soll zum Nachdenken veranlaßt werden, indem ihm immer wieder die Liebe gepredigt wird. Es soll die Seele eines ablehnenden Menschen betrachtet werden als unfreies, unglückliches Wesen, das sich allein nicht helfen kann aus ihrer Fesselung, und dieser Seele Hilfe zu bringen soll des Mitmenschen stetes Bestreben sein. Daß diese Hilfe darin besteht, den Menschen zum Liebeswirken anzuregen, ergibt also die Notwendigkeit, ihm immer wieder das Wort Gottes nahezubringen in Liebe und Geduld. Jede Gelegenheit soll genützt werden, und niemals soll ein Diener Gottes ermüden in dieser Arbeit, denn die Not der Seelen ist übergroß, die in der Nacht des Geistes dahingehen und keinen Fortschritt verzeichnen können in ihrer Höherentwicklung. Es sollen die Menschen ermahnt werden, wenigstens einen Versuch zu machen, in Liebe zu wirken, auf daß sie den Erfolg an sich verspüren und der Kraft innewerden, die ihnen aus dem Liebeswirken erwächst. Sie werden dann auch dem Wort Gottes eher Gehör schenken und, wenngleich sie dies noch nicht zugeben wollen, doch darüber nachdenken, und es ist dies schon ein Schritt vorwärts. Die Kraft Gottes muß dem Menschen zugeführt werden, da er ohne diese schwach und unfähig ist, geistig zu reifen. Sowie der Wille zum Guten vorhanden ist, strömt dem Menschen die Kraft zu durch das Gebet. Soll aber dieser Wille erst Gott zugewandt werden, so muß auch dazu ihm die Kraft zugehen, weil er zu schwach ist, sich und seinen Willen zu wandeln. Und diese Kraft ist das göttliche Wort.... doch erst, wenn es willig entgegengenommen wird, kann es wirksam werden. Und darum muß die Liebe des Mitmenschen einsetzen, denn was in Liebe dargeboten wird, verfehlt seine Wirkung nicht so leicht.... Es muß der Mitmensch in Liebe versuchen, dem Menschen die Folgen eines liebelosen Lebenswandels klarzumachen, und die Erfolge eines Liebelebens ihm vorstellen, die er selbst sich verschaffen kann, so er sich dem Wort Gottes nicht verschließt, und er muß selbst ihm ein gutes Beispiel geben, indem er das Liebeleben, das er predigt, auch selbst übt, indem er Liebe gibt und dadurch wieder Gegenliebe erweckt, und er wird dadurch Erfolge erzielen, daß ein gutes Beispiel zur Nachahmung anregt. Und hat der Mensch erst einmal den Versuch gemacht, dann zieht jede gute Tat weitere Liebestaten nach sich, denn dann wirket schon die Kraft aus Gott im Menschen.... die Liebe beglückt, und nun erschließt sich der Mensch auch dem Wort Gottes mehr und mehr, denn es gewinnt Leben, es sind nicht mehr nur Worte, die das Ohr berühren, sondern sie dringen in das Herz ein.... die Hülle, welche die Seele umgibt, wird immer schwächer, bis sie gänzlich aufgelöst ist durch das Liebeswirken und der Geist nun zum Leben erwacht. Und nun kann er unentwegt tätig sein.... nun dringt das Wort Gottes nicht mehr von außen auf den Menschen ein, sondern es wird ihm von innen, von seinem Geist, geboten; der Geist lehret ihn und stellt ihm eindringlich die Notwendigkeit eines Lebenswandels nach dem Willen Gottes vor. Der Geist treibt ihn zur Tätigkeit an, zum Wirken in Liebe, der Geist leitet ihn in die Wahrheit.... Er nimmt nun das göttliche Evangelium durch den Geist in sich entgegen. Und er wird unterwiesen in der göttlichen Liebelehre sowie in den tiefsten geistigen Wahrheiten, so daß er sich nun ein Wissen aneignen kann, das ihm nicht mehr von außen vermittelt wird, sondern das ihm die göttliche Liebe Selbst darbietet durch das Wort, das der Geist im Menschen von Gott Selbst entgegennimmt und nun der Seele vermittelt, die überaus dankbar ist, sowie sie ihrer Hülle ledig geworden und die Verschmelzung mit dem göttlichen Geist in sich eingegangen ist. Denn nun erst lebt der Mensch, so Seele und Geist gemeinsam wirken....
Amen
ÜbersetzerChi si chiude alla Parola di Dio, la sua anima è ancora circondata dall’involucro che ferma l’effetto della Parola divina. Non può sentire nulla, lo tocca bensì l’Irradiazione dell’Amore di Dio, ma per via della sua propria immaturità l’anima è insensibile per questa e lo è così a lungo, finché lei stessa non è attiva nell’amore. La Parola di Dio deve stimolare all’attività d’amore e perciò deve dapprima essere accolta con l’orecchio e tramite la volontà dell’uomo essere guidata al cuore. Se ora il cuore è pronto per l’agire d’amore, allora l’uomo accoglie con sempre maggior gioia ed affamato la Parola di Dio; ma se è incapace d’amare, allora la rifiuta, si chiude al suo effetto e l’anima rimane nel fitto avvolgimento per il suo proprio svantaggio. La Forza dell’Amore divino che viene guidata all’uomo attraverso la Parola, non può compenetrare questo avvolgimento e di conseguenza nemmeno risvegliare alla vita lo spirito nell’anima dell’uomo. Lo Spirito di Dio non può mettersi in collegamento con la scintilla spirituale nell’uomo e costui rimane sempre isolato dalla Forza spirituale. Malgrado ciò gli deve di nuovo essere offerta la Parola di Dio, il suo intelletto dev’essere stimolato benché il cuore rimane inattivo e di malavoglia. Dev’essere indotto alla riflessione, mentre gli viene sempre di nuovo predicato l’amore. L’anima di un uomo che rifiuta, dev’essere considerata come un essere immaturo, infelice, che non può aiutarsi da solo a liberarsi dal suo incatenamento, ed il tendere del prossimo deve sempre essere di portare aiuto a quest’anima. Che questo aiuto consista nel fatto di stimolare l’uomo all’agire d’amore, risulta dalla necessità di portargli di nuovo vicino la Parola di Dio con amore e pazienza. Dev’essere utilizzata ogni occasione ed un servitore di Dio non deve mai stancarsi in questo lavoro, perché è ultragrande la miseria delle anima che camminano nella notte dello spirito e che non possono registrare nessun progresso nel loro sviluppo verso l’Alto. Gli uomini devono essere ammoniti di fare almeno un tentativo di agire nell’amore, affinché sentano su di sé il successo e si rendano conto della Forza che sorge loro dall’agire nell’amore. Allora daranno anche ascolto alla Parola di Dio e benché non lo vogliano ancora ammettere, vi riflettono comunque e questo è già un passo in avanti. All’uomo dev’essere guidata la Forza di Dio, dato che senza questa è debole ed incapace di maturare spiritualmente. Appena c’è però la volontà per il Bene, affluisce all’uomo la Forza attraverso la preghiera. Ma se questa volontà dev’essere dapprima rivolta a Dio, allora per questo gli deve anche giungere la Forza, perché è troppo debole per cambiare sé e la sua volontà. E questa Forza è la Parola divina, ma può diventare efficace soltanto quando viene accolta volontariamente. E perciò deve iniziare l’amore del prossimo, perché ciò che viene offerto nell’amore, non manca così facilmente il suo effetto. Il prossimo deve cercare nell’amore di chiarire all’uomo le conseguenze di un cammino di vita disamorevole e presentargli i successi di una vita nell’amore che lui stesso si può procurare se non si chiude alla Parola di Dio e lui stesso deve dare un buon esempio, mentre anche lui stesso che lo predica, lo esercita, mentre dà amore e con ciò risveglia di nuovo l’amore corrisposto e con ciò otterrà successi, perché un buon successo stimola all’imitazione. E se l’uomo ha solo fatto una volta il tentativo, allora ogni buona azione ha per conseguenza altre azioni d’amore, perché allora nell’uomo opera già la Forza di Dio, l’amore rende felice ed ora anche l’uomo si apre sempre di più alla Parola di Dio, perché conquista in vita, non sono più soltanto delle parole che toccano l’orecchio, ma penetrano nel cuore, l’involucro che circonda l’anima diventa sempre più debole finché non è del tutto dissolto attraverso l’agire d’amore ed ora lo spirito è risvegliato alla vita. Ed ora può essere continuamente attivo, ora la Parola di Dio non penetra più dall’esteriore nell’uomo, ma gli viene offerta dall’interiore, dal suo spirito; questo lo istruisce e gli presenta insistentemente la necessità di un cammino di vita secondo la Volontà di Dio. Lo spirito lo spinge all’attività, all’agire nell’amore, lo spirito lo guida nella Verità. Ora accoglie il divino Evangelo attraverso lo spirito in sé. E viene istruito nella divina Dottrina dell’amore come nella Sapienza più profonda, in modo che ora si possa appropriare un sapere che non gli viene più trasmesso dall’esterno, ma che il divino Amore Stesso gli offre tramite la Parola che lo spirito nell’amore riceve da Dio Stesso ed ora la trasmette all’anima che è oltremodo grata, appena si priva del suo involucro ed è entrata in fusione con lo spirito divino in sé, perché soltanto ora l’uomo vive, quando la sua anima e lo spirito agiscono insieme.
Amen
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