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Reinheit des Herzens.... Glück der Vereinigung.... Schwäche des Glaubens....

In der Reinheit des Herzens vermag der Mensch, die Gegenwart des Herrn zu spüren, denn sie ist die erste Bedingung zur Spezialisierung und also Inkrafttreten göttlichen Liebegeistes. Noch kann der Mensch nicht den Unterschied fassen, der darin liegt, ob ein Wesen wandelt mit oder ohne den Herrn in sich. Denn es ist ihm das erstere noch ein fremder Begriff, solange er es nicht an sich selbst erlebt. Doch die Vereinigung des Gottesgeistes mit dem göttlichen Geistesfunken im Menschen ist so überaus berauschend und daher auch unbeschreiblich, daß ein jeder danach streben würde, um dieses Glück zu erleben. Doch es ist dem Menschen dies nicht anders erreichbar als durch tiefen Glauben und Gott-wohlgefälligen Lebenswandel, der in äußerster Liebebetätigung seinem Nächsten gegenüber besteht und somit in der Liebe zu Gott wurzelt. Wer reinen Herzens ist, lebt gewissermaßen nach göttlichem Willen und ziehet somit die Göttlichkeit Selbst zu sich. Die Reinheit des Herzens ist aber auch erforderlich, um Gott als das reinste, hehrste Wesen aufzunehmen in sich.... klar und unbescholten muß der Lebenswandel dessen sein, den der göttliche Heiland Seiner Gegenwart würdigt.... Die Liebe muß das Herz schmücken zum prächtigsten Aufenthalt für den Herrn.... Und Seine alles umfassende Liebe wird alles überstrahlen, und es wird nunmehr die Einigung stattfinden können.... Wenn nun die Not an den Menschen herantritt und er wankend zu werden droht, so ist immer wieder eine Schranke gesetzt, die dem göttlichen Heiland den Eintritt in das Herz verwehrt, denn der Glaube ist schwach.... und nur ein starker, felsenfester Glaube öffnet die Tür des Herzens. Es wäre mit schwachem Glauben das unfaßbare Glück nicht zu ertragen, es würde den Menschen völlig untauglich machen für irdische Pflichterfüllung, doch in starkem Glauben den Menschen dagegen befähigen zu außerordentlichem irdischen Wirken, und so wird es dir faßbar sein, daß deine Schwäche des Glaubens noch Hindernis ist und du ringen mußt im Gebet, auf daß du der Zweifel zuerst Herr werdest, um das große Glück noch auf Erden genießen zu können. Ein von allen Schlacken gereinigtes Herz wird gleichsam auch alle Zweifel verbannen und also vollgläubig den Herrn erwarten, und es wird durch diesen tiefen Glauben bewußt die Vereinigung herbeiführen können in kürzester Zeit, dem Zweifler aber so lange noch das höchste Glück auf Erden vorenthalten sein, bis er sich durchgerungen hat zu stärkstem Glauben....

Amen

Übersetzer
Dies ist eine Originalkundgabe von Bertha Dudde

La purezza del cuore - La felicità dell’unificazione – La debelezza della fede

Nella purezza del cuore l’uomo può percepire la Presenza del Signore, perché è la prima condizione per la specializzazione e quindi l’entrata in vigore dello spirito d’amore divino. L’uomo non può ancora afferrare la differenza nel fatto, se un essere cammina con o senza il Signore in sé. Perché questa prima cosa gli è ancora un concetto sconosciuto, finché non lo sperimenta su sé stesso. Ma l’unificazione con lo Spirito di Dio con la divina scintilla spirituale nell’uomo è così oltremodo inebriante e perciò anche indescrivibile, che vi aspirerebbe ognuno per sperimentare questa felicità. Ma questa non è raggiungibile per l’uomo diversamente che attraverso la profonda fede ed un cammino di vita compiacente a Dio, che consiste nell’attività d’amore più estrema nei confronti del suo prossimo e con ciò è radicato nell’amore per Dio. Chi però è di cuore puro, vive in certo qual modo secondo la Volontà divina e con ciò attira a sé la Divinità Stessa. Ma è anche necessaria la purezza del cuore per poter accogliere in sé Dio come l’Essere più puro, più maestoso, il cammino di vita dev’essere limpido e senza ombra di colui il quale il divino Salvatore degna della Sua Presenza. L’amore deve adornare il cuore per il più magnifico Soggiorno del Signore. Ed il Suo Amore che abbraccia tutto irradierà su tutto ed ora potrà avvenire l’unificazione. Se ora la miseria si avvicina all’uomo e minaccia di vacillare, allora è sempre di nuovo posta una barriera che vieta al divino Salvatore l’entrata nel cuore, perché la fede è debole, e soltanto una fede forte, salda come una roccia, apre la porta del cuore. Con la fede debole l’inafferrabile felicità non potrebbe essere sopportata, renderebbe l’uomo totalmente inadeguato per l’esaudimento dei doveri terreni, invece nella forte fede renderebbe l’uomo capace per lo straordinario agire terreno, e così potrai afferrare, che la tua debolezza di fede è ancora un ostacolo e che devi lottare nella preghiera, affinché tu possa dominare dapprima i dubbi, per poter gustare la grande felicità ancora sulla Terra. Un cuore purificato da tutte le scorie bandirà anche pure tutti i dubbi e quindi attenderà pienamente credente il Signore ed attraverso questa profonda fede potrà procurare coscientemente l’unificazione nel più breve tempo, ma al dubbioso la più alta felicità sulla Terra sarà ancora preservata, finché non ha lottato per arrivare alla fede più forte.

Amen

Übersetzer
Übersetzt durch: Ingrid Wunderlich