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"Das Himmelreich brauchet Gewalt...."

Nur wer Gewalt anwendet, wird in das Himmelreich eingehen.... Und so sei dir gesagt, daß in dir noch zweierlei Empfindungen streiten um die Oberherrschaft; das Begehren nach der Welt läßt zuzeiten die innere Stimme schweigen, und du entfernst dich vom Herrn durch dieses Begehren. Doch andererseits läßt deine Seele nicht die Trennung zu im Bewußtsein ihrer Zugehörigkeit zu Gott und sucht dich bald wieder zurückzuleiten. Wenn du dann die Verbindung mit dem göttlichen Heiland schwer herstellen kannst, so soll dir das immer ein Warnungszeichen sein, denn dann mußt du Gewalt anwenden, um in die geistige Sphäre zurückzukehren, während sonst diese deiner Seele eigentlicher Aufenthaltsort ist. Und so ist das Abweichen auf den Pfad der weltlichen Freuden immer eine Gefahr für die Seele, die unter der Trennung vom himmlischen Vater unsäglich leidet und eine Verflachung deines Empfindens fürchtet. Es können daher niemals die Menschen in der Erkenntnis stehen, die sich nicht von der Welt und ihren Freuden lossagen können, denn immer werden diese alle beginnende Erhellung zunichte machen und kann das Licht nicht aufflammen und hellen Schein verbreiten, wo der Glanz der Welt dieses Licht der Seele außer Kraft setzt.... Es kann sich nicht der Mensch im Ernst befassen mit dem, was allein Anteil der Seele ist, wenn seine größere Sorge dem Wohl und dem Genuß des Körpers gilt. Alle weltlichen Freuden sollen nur dem Menschen die Gelegenheiten bieten, den Widerstand zu erproben und zu erstarken, so aber dem Verlangen des Körpers nachgegeben wird, muß eine desto größere Probe dem Erdenkind zum Widerstand geboten werden. Das bedenket gar wohl, wenn die Welt euch lockt und euch unfähig für euer geistiges Erleben machen will. Immer wieder müssen solche Lockungen euch zugehen, auf daß ihr nicht nachlässig und gleichgültig werdet zum Schaden eurer Seele. Jede noch so geringe weltliche Freude ist eine Einbuße auf geistigem Gebiet, denn im gleichen Maß, wie ihr ersteren huldigt, fallet ihr in den Bann der Materie, die euch wieder den Weg versperrt zum Rein-Geistigen, denn es kann nicht das eine neben dem anderen bestehen, immer wird das eine erreicht auf Kosten des anderen, und daher wählet stets das Rechte.... wählet die Freuden der Seele, die geistige Verbindung mit dem Herrn, und lasset den schalen Erdengenuß, der eurer Seele nicht den geringsten Vorteil bringen kann. Denn sowohl das eine als auch das andere wird durch das Erfüllen des Verlangens in sich stärker werden.... Es wird, wer weltliche Freuden erstrebt, diese in immer größerem Maße begehren, und es wird der Geistig-Strebende gleichfalls durch die Sättigung immer größeres Verlangen danach tragen. Darum machet keine Zugeständnisse, sondern kämpfet an gegen das Verlangen in euch, das euch niemals dienlich, sondern der Seele überaus schädlich sein kann. Der Seele Freude ist erheblich größer, als je die Freuden der Welt dem Menschen sein können. Und ein Überwinden seiner selbst zeitigt den schönsten Erfolg.... strahlendes Licht, in dem die Seele sich badet und das hellen Schein verbreitet auf dem dunklen Wege des Erdenlebens....

Amen

Übersetzer
Dies ist eine Originalkundgabe von Bertha Dudde

“Il Cielo ha bisogno di violenza.... ”

Solo chi impiega violenza, entrerà nel Regno dei Cieli. E così ti sia detto, che in te contendono ancora due tipi di sentimenti per la supremazia; il desiderio per il mondo fa a volte tacere la voce interiore, e ti allontani dal Signore attraverso questo desiderio. Ma d’altra parte la tua anima non permette la separazione nella consapevolezza della sua appartenenza a Dio e presto cerca di ricondurti di nuovo. Se allora ti è difficile ristabilire il collegamento con il Divino Salvatore, questo ti deve essere sempre un segnale d’avvertimento, perché allora devi impiegare la violenza, per ritornare nella sfera spirituale, mentre diversamente questa è il vero luogo di soggiorno della tua anima. E così il deviare sul sentiero delle gioie mondane è sempre un pericolo per l’anima, che soffre indicibilmente sotto la separazione dal Padre celeste e teme un appiattimento del tuo sentimento. Perciò gli uomini che non possono staccarsi dal mondo e le sue gioie non possono mai stare nella conoscenza, perché queste annientano sempre di nuovo le iniziali illuminazioni e la Luce non può divampare e diffondere un chiaro bagliore, dove lo splendore del mondo toglie la Forza a questa Luce dell’anima. L’uomo non può occuparsi nella serietà con ciò che è unicamente parte dell’anima, quando la sua più grande preoccupazione è rivolta al bene ed al godimento del corpo. Tutte le gioie mondane devono solo offrire all’uomo le possibilità di mettere alla prova la resistenza e di fortificarla, ma se si cede al desiderio del corpo, al figlio terreno dev’essere offerta una maggior prova per la resistenza. Riflettete bene su questo, quando il mondo vi seduce e vuole rendervi incapaci per la vostra esperienza spirituale. Vi devono sempre di nuovo giungere tali seduzioni, affinché non cediate e non diventate indifferenti a danno della vostra anima. Ogni gioia mondana per quanto minima, è una perdita sul campo spirituale, perché nella stessa misura come adulate la prima, cadete nel fascino della materia, che vi sbarra di nuovo la via per il puro spirituale, perché una cosa non può sussistere accanto all’altra, si ottiene sempre una cosa a spese dell’altra, e perciò scegliete sempre la cosa giusta, scegliete le gioie dell’anima, il collegamento spirituale con il Signore, e lasciate l’insipido godimento terreno, che non può portare il minimo vantaggio alla vostra anima. Perché sia una o l’altra cosa diventerà in sé più forte attraverso l’esaudimento del desiderio- colui che tende alle gioie mondane, le desidererà in sempre maggior misura, e colui che aspira spiritualmente avrà sempre un maggior desiderio per questo attraverso appunto l’esaudimento. Perciò non fate delle concessioni, ma combattete contro il desiderio in voi che non vi serve mai, ma può danneggiare oltremodo l’anima. La gioia dell’anima è notevolmente più grande che possano mai essere le gioie del mondo. Ed un superamento di sé stesso procura il più bel successo, una Luce raggiante, nella quale l’anima si bagna e diffonde il chiaro bagliore sulla via buia della vita terrena.

Amen

Übersetzer
Übersetzt durch: Ingrid Wunderlich