Il concetto del tempo vale solamente per lo spirituale imperfetto, che vive ancora nella limitazione del pensare e che perciò è anche legato al tempo ed allo spazio, mentre lo spirituale perfetto non conosce nessuna limitazione e passato, presente e futuro è lo stesso concetto, perché l’essere che è perfetto, può contemplare e vivere nello stesso tempo degli avvenimenti passati, presenti e futuri e perciò sarà anche sempre beato, perché non esiste più niente che potesse mai aggravare l’essere. Riconoscerà tutto nella sua opportunità, perché ha aiutato l’essere a giungere alla perfezione. E’ stato superato, dovrebbe quindi appartenere al passato ed è comunque vivente come nel presente e sempre visibile nel suo effetto, ma non legato mai al tempo ed allo spazio. Comprendere questo, è già un segno della vicina perfezione, ma per l’uomo non è afferrabile definitivamente finché si trova ancora sulla Terra, perché fino ad allora egli è ancora imperfetto, e fino ad allora lo tengono ancora legato il tempo e lo spazio. I concetti di Eternità sono perciò per l’uomo inevitabili; egli si può bensì immaginare dei tempi infinitamente lunghi, ma non afferrarli con il suo intelletto, come non può neanche immaginarsi, che il “tempo” può una volta essere escluso, che egli viva e può muoversi comunque nel passato come nel futuro, che tutto è visibile per lui che si svolge nelle Eternità. Allora saprà anche di un “inizio” ma questo gli sarà pure presente come anche la meta raggiunta di tutto l’essenziale, che ha avuto la sua Origine in Dio ed è di nuovo ritornato a Lui. Allora non può più esistere nessuna limitazione per l’essere, perché l’essere stesso si è creato una limitazione mediante la sua caduta nell’abisso. E’ iniziato lo stato dell’assenza di Luce, dapprima si creavano delle lacune nel sapere, nella conoscenza, la mancanza di Luce era limitata nel tempo, perché lo stato dell’essenziale cambia secondo l’epoca. E così cambiava anche sempre di nuovo il luogo di soggiorno, che rende comprensibile una limitazione di spazio. Tempo e spazio sono dei contrassegni dell’imperfetto, che quindi ora è limitato nel suo agire, appunto perché era imperfetto, oppure anche, era legato allo spazio ed al tempo, non era più libero, come lo era una volta proceduto da Dio. Aveva messo a sé stesso delle catene oppure se l’è fatto mettere dall’avversario di Dio ed ha determinato da sé la durata del suo stato legato. Si è reso da sé dipendente dal tempo, finché non tendeva seriamente alla perfezione. Ma una volta saranno superati anche tempo e spazio, una volta questi concetti non varranno più, perché una volta sarà certamente raggiunta la perfezione. Ed allora l’essere non potrà più comprendere, che si è tenuto così tanto tempo lontano da Dio, che era in ogni modo limitato, e potrà di nuovo comprendere, che davanti a Dio mille anni sono come un giorno, perché per Lui non esiste il tempo, perché allora anche il concetto: Dio dall’Eternità non dice nulla, perché Egli E’ sempre nel presente, per Lui non esiste nessun passato, Egli vede il futuribile proprio così nel presente come il passato. Egli Era ed E’ e Rimarrà sempre il Centro dall’Eternità, la Fonte di Forza sprizzando Vita, l’Inizio e la Fine. Egli Era, E’ e Rimane l’essere senza tempo, illimitato, che nessuno dei Suoi esseri potrà mai sondare. E per Lui non esiste nessun “Prima” oppure “Dopo”. Egli E’ sempre nel presente e questo non finisce mai in eterno. Ed ogni concetto di tempo e spazio è sempre soltanto proprio degli esseri una volta da Lui caduti, che hanno creato a sé stessi una “limitazione” mediante l’inversione del loro essere, che hanno fatto del perfetto l’imperfetto, che hanno formato sé stessi in qualcosa di opposto a Dio, che hanno invertito il loro stato Ur nel contrario. Ed ora la legge del tempo e dello spazio è stata creata dal caduto stesso, nel quale ora tutto l’imperfetto deve muoversi, perché tutto l’imperfetto si muove (si trova) in una certa limitazione. Soltanto il perfetto è illimitato; ma quello che è sottoposto alla limitazione, è anche imperfetto secondo la Legge dall’Eternità. L’essere è proceduto perfetto da Dio, e per questo essere non esisteva né tempo né spazio, ed era illimitatamente beato. Ma la sua caduta nell’abisso ha creato dei limiti in ogni modo, che possono essere di nuovo eliminati quando l’essere si è ritrasformato nella perfezione, nel suo essere Ur, nello stato, nel quale Dio lo aveva creato una volta.
Amen
TraduttoreEl concepto de tiempo sólo se aplica al espiritual imperfecto, que todavía vive dentro de las limitaciones del pensamientos y que por lo tanto también está ligado todavía al tiempo y al espacio, mientras que lo espiritual perfecto no conoce limitaciones y pasado, presente y futuro son el mismo concepto, porque el ser, que es perfecto puede ver y experimentar acontecimientos pasados, presentes y futuros al mismo tiempo, y que por lo tanto será eternamente feliz porque no queda nada que pueda agobiar al ser... Porque todo se reconoce en su finalidad, ya que ha ayudado al ser a la perfección... Ha sido superado, por lo que tendría que pertenecer al pasado y, sin embargo, está vivo en el presente y sus efectos son siempre reconocibles.... pero nunca ligados al tiempo y al espacio....
Comprender esto ya es un señal de la perfección inminente.... pero no puede ser comprendido completamente por el hombre mientras esté todavía en la Tierra, porque aún no es perfecto, pues por tanto tiempo el tiempo y el espacio le mantienen atado todavía... Por tanto, los conceptos de eternidad son impensables para el ser humano; Ciertamente puede imaginarse tiempos interminables, pero no puede captarlos con el entendimiento, como tampoco puede imaginarse que un día el “tiempo” será apagado una vez.... que vive y se puede mover tanto en el pasado como en el futuro.... que le es todo reconocible lo que sucedía desde eternidades... Entonces también sabrá de un “comienzo”, pero éste estará tan presente para él como el objetivo alcanzado por todos los seres que surgieron de Dios y regresaron a Él...
Entonces ya no puede haber limitaciones para un ser, porque el ser mismo se ha creado una limitación a través de su caída en las profundidades.... Se inició un estado de falta de luz, primero se produjeron lagunas en el conocimiento, en la cognición.... la carencia de luz fue temporal porque el estado del ser cambiaba época por época.... Y también la ubicación cambiaba una y otra vez, lo que hace comprensible una limitación espacial.... El tiempo y el espacio son características de lo imperfecto, lo que ahora limitaba su obra, precisamente porque era imperfecto.... o bien, estaba ligado al espacio y al tiempo, ya no era libre, como una vez surgió de Dios....
Se había puesto grilletes a sí mismo o había permitido que el oponente de Dios se los pusiera, y él mismo determino la duración de su estado de grilletes.... también se hizo dependiente del tiempo mientras no se esforzara seriamente por alcanzar la perfección.... Pero una vez también serán superados el tiempo y el espacio, un día estos conceptos ya no valdrán porque una vez seguramente se alcanzará la perfección....
Y entonces el ser no podrá comprender que estuvo tanto tiempo alejado de Dios, que estaba limitado en todos los sentidos, y a su vez podrá comprende que mil años son como un día delante de Dios, porque para Él no existe el tiempo.... por eso la expresión: Dios es desde la eternidad, no significa nada, porque Él siempre está en el presente, para Él no existe el pasado, ve el futura igual que al presente como el pasado.... Él fue, es y siempre seguirá siendo el centro original, la fuente de poder que enciende la vida, el principio y el fin.... Él fue, es y sigue siendo el Ser Eterno e ilimitado, que ninguno de Sus seres creados jamás podrá sondear.... Y para Él no hay un “antes” ni un “después”.... Él siempre está en el presente y éste jamás se terminará....
Y cada concepto de tiempo y espacio es siempre único para aquellos seres que una vez se alejaron de Él, que ellos mismos se crearon una “limitación” al pervertir su ser.... que permitieron que lo que era perfecto se volviera imperfecto, que ellos mismos se formaron en algo contrario a lo divino.... que convirtieron su estado original en lo opuesto.... Y el apóstata mismo ahora creo la ley del tiempo y del espacio en la cual todo lo que es imperfecto ahora debe moverse porque todo lo que es imperfecto se mueve dentro de una cierta limitación....
Sólo lo perfecto es ilimitado; Sin embargo, todo lo que está sujeto a la limitación es también imperfecto según la ley de la eternidad.... El ser surgió perfectamente de Dios, y no había tiempo ni espacio para este ser y era infinitamente feliz... Pero su caída en las profundidades ha creados limites en todos los sentidos, que sólo se levantarán nuevamente cuando el ser se haya vuelto a transformar a la perfección, a su naturaleza original, al estado en el que una vez fue creado por Dios....
amén
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