L’amore e la sofferenza tolgono le scorie all’anima dell’uomo, l’amore e la sofferenza sono mezzi di purificazione che rendono l’anima trasparente per la Luce e respingono da lei ogni impurità e formano l’anima in modo che possa entrare nel Regno di Luce, senza dover scomparire, quando viene compenetrata dai Raggi della Luce. L’amore da solo potrebbe già procurare una tale descoriazione dell’anima, perché l’amore è Luce raggiante che consuma tutto ciò che le si espone, affinché poi rimane solo la sostanza spirituale, che è proceduta una volta da Dio come essere perfetto. L’amore da solo procurerebbe quindi un cambiamento dell’anima, affinché questa si spiritualizzi totalmente e potrebbe entrare limpida nel Regno spirituale. Ma l’amore non viene portato dagli uomini al grado che avrebbe per conseguenza una tale trasfigurazione dell’anima. E perciò all’amore deve anche essere associata la sofferenza, che è pure un sicuro mezzo per la sua descoriazione. E perciò l’uomo deve portare rassegnato la sofferenza, se dev’essere di successo, che l’anima si purifichi totalmente e diventi un essere spirituale trasparente per la Luce. E perciò dovete anche benedire la sofferenza ed accoglierla come un Regalo di Grazia dalla Mano di Dio. Non sapete nulla dell’effetto dell’amore e della sofferenza, vi viene comunque sempre di nuovo sottoposto a quale successo potete giungere, quando vivete nell’amore e sopportate pazienti la sofferenza, che vi viene caricata per il tempo terreno. Ma voi non valutate questo sapere, siete trascurati nell’agire d’amore e vi inalberate sovente, quando vi preme la sofferenza. La volete scuotere da voi, non siete volentieri disposti di sopportare la sofferenza e la vostra anima ha perciò bisogno di molto tempo, finché non si è del tutto liberata dalle scorie, e sovente non lo raggiunge sulla Terra e poi entra nel Regno dell’aldilà senza essere abbastanza preparata. Non è stata ancora liberata del tutto dalle scorie sulla Terra e perciò non è facile che la possa compenetrare la chiara Luce, perché le scorie oscurano sempre di nuovo la Luce, perché impediscono sempre di nuovo che la possano toccare i Raggi della Luce d’Amore, che determinerà sempre la sua Beatitudine. Amore e sofferenza sono necessari nella vita terrena, perché aiutano l’anima alla maturazione. La misura di sofferenze può però diminuire in ogni momento per l’anima, quando esercita in maggior misura l’amore, quando il suo grado d’amore è così alto, che tutte le scorie dell’anima vengono dissolte tramite l’amore, quando ha avuto luogo il processo di trasformazione attraverso l’amore e l’anima è totalmente purificata, quando decede da questa Terra. Ma l’uomo si può lodare beato, che nemmeno la sofferenza lo può schiacciare, perché l’anima respinge sempre di più le scorie ed accoglie sempre di più la Luce, che ora può irradiare attraverso di lei sulla Terra e che poi determina la sua Beatitudine nel Regno spirituale. Devono maturare tutte le sostanze spirituali, corpo ed anima si devono spiritualizzare durante la vita terrena e questo può anche svolgersi rapidamente, quando l’uomo si sforza di vivere sempre nell’amore ed anche quando porta la sofferenza che gli è caricata in vista al suo effetto sull’anima, quando la porta senza mormorare o senza lamentarsi, quando la considera sempre soltanto come un mezzo di purificazione caricatogli da Dio, che può procurare all’anima un progresso che la renderà altamente felice dopo la morte del corpo, dove unicamente la maturità dell’anima determina la sua sorte, dove viene valutata unicamente l’anima secondo il suo stato di maturità e questo richiede quindi una totale descoriazione, che solo la volontà dell’uomo stesso può compiere. Perché costui dev’essere disposto ad amare ed a soffrire sulla Terra. Allora l’anima diventerà sempre più ricettiva per la Luce, allora sarà sigillato il suo destino spirituale, giungerà alla Vita e non la perderà mai più in eterno.
Amen
TraduttoreLiebe und Leid entschlacken des Menschen Seele, Liebe und Leid sind die Läuterungsmittel, welche die Seele lichtdurchlässig machen, die alles Unreine abstoßen von ihr und die Seele so gestalten, daß sie in das Lichtreich eingehen kann, ohne vergehen zu müssen von der Lichtdurchstrahlung, die ihr dann widerfährt. Die Liebe allein schon könnte eine solche Entschlackung der Seele zuwege bringen, denn die Liebe ist strahlendes Licht, das alles verzehrt, was sich ihm aussetzt, so daß dann nur die geistige Substanz übrigbleibt, die als vollkommenes Wesen einst von Gott ausging. Die Liebe allein würde also eine Wandlung der Seele zuwege bringen, so daß diese völlig vergeistigt und klar eingehen könnte in das geistige Reich. Doch die Liebe wird von den Menschen nicht zu dem Grad gebracht, der eine solche Verklärung der Seele zur Folge hätte.... Und darum muß der Liebe auch das Leid zugesellt werden, das ebenfalls ein sicheres Mittel zu ihrer Entschlackung ist. Und das Leid muß daher von den Menschen ergeben getragen werden, soll der Erfolg sein, daß sich die Seele völlig läutert und zu einem lichtdurchlässigen Geistwesen wird. Und deshalb sollet ihr auch das Leid segnen und es als ein Gnadengeschenk aus Gottes Hand entgegennehmen. Ihr wisset nicht um die Auswirkung von Liebe und Leid, es wird euch zwar immer wieder unterbreitet, zu welchem Erfolg ihr gelangen könnt, wenn ihr in der Liebe lebet und das Leid geduldig ertraget, das euch auferlegt wird für die Erdenzeit. Doch ihr wertet dieses Wissen nicht aus, ihr seid nachlässig im Liebewirken, und ihr bäumt euch oft auf, wenn euch Leid drückt.... Ihr wollt es von euch schütteln, ihr seid nicht gern bereit, Leid zu ertragen, und eure Seele braucht daher lange Zeit, bis sie sich ganz entschlackt hat, und oft erreicht sie es auf Erden nicht, und sie geht dann ins jenseitige Reich ein, ohne genügend vorbereitet zu sein.... Sie ist noch nicht gänzlich entschlackt worden auf Erden, und es ist darum nicht so leicht, daß helles Licht sie durchstrahlen kann, weil die Schlacken immer wieder das Licht verdunkeln, weil sie es immer wieder verhindern, daß die Liebelichtstrahlen sie berühren können, was immer ihre Seligkeit ausmachen wird. Liebe und Leid sind nötig im Erdenleben, denn sie verhelfen der Seele zur Reife.... Das Maß von Leiden kann sich aber die Seele jederzeit verringern, wenn sie die Liebe in erhöhtem Maß ausübt, wenn ihr Liebegrad so hoch ist, daß alle Schlacken der Seele aufgelöst werden durch die Liebe.... wenn also der Umgestaltungsprozeß durch die Liebe stattgefunden hat und die Seele völlig geläutert ist, wenn sie von dieser Erde abscheidet. Doch selig kann sich der Mensch preisen, den auch das Leid nicht niederzudrücken vermag, denn immer mehr stößt die Seele die Schlacken ab, und immer mehr nimmt sie ungehindert das Licht auf, das sie nun durchstrahlen kann schon auf Erden und das dann ihre Seligkeit ausmacht im geistigen Reich. Alle geistigen Substanzen sollen ausreifen, Körper und Seele sollen sich vergeistigen während des Erdenlebens, und es kann dies auch rasch vonstatten gehen, wenn sich der Mensch bemüht, immer in der Liebe zu leben, und wenn er auch das Leid, das ihm auferlegt ist, trägt im Hinblick auf seine Auswirkung auf die Seele.... wenn er es trägt, ohne zu murren oder zu klagen.... wenn er es nur immer ansieht als ein ihm von Gott-auferlegtes Läuterungsmittel, das der Seele einen Fortschritt eintragen kann, der sie hoch beglücken wird nach dem Tode des Leibes, wo allein der Seele Reife ihr Los bestimmt.... wo die Seele allein bewertet wird nach ihrem Reifezustand und dieser also eine völlige Entschlackung bedingt, die nur des Menschen Wille selbst vollbringen kann. Denn er muß bereit sein, auf Erden zu lieben und zu leiden.... Dann wird die Seele immer lichtempfänglicher werden, dann wird ihr geistiges Schicksal besiegelt sein.... sie wird zum Leben gelangen und dieses Leben nun ewiglich nicht mehr verlieren....
Amen
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