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Il lavoro cosciente sull’anima

Nessuno deve contare sul fatto che gli rimanga ancora molto tempo per il lavoro sulla sua anima, perché nessuno sa, quando arriverà la sua ultima ora. L’uomo deve vivere così come se ogni giorno fosse l’ultimo che gli rimane. Deve essere fervente nella sua attività per il bene della sua anima. Non deve lasciare passare un giorno, in cui non abbia compiuto un’opera d’amore, deve assistere il suo prossimo con consiglio e fatto, deve pensare al suo Dio e Creatore e stabilire con Lui il rapporto di un figlio verso il Padre, deve pregare ogni giorno suo Padre e raccomandarsi a Lui ed alla Sua Grazia. Deve affidarsi a Lui e chiederGli la Sua Protezione e la Sua Guida, deve collegarsi mentalmente con il mondo di Luce, deve sempre soltanto volere il bene ed allora farà anche solamente ciò che è nella Volontà di Dio.

L’uomo può contribuire molto, affinché la sua anima maturi velocemente sulla Terra, se soltanto esegue coscientemente questo lavoro sull’anima, cioè si tiene sempre davanti agli occhi, il perché è su questa Terra e che poi viva sempre così come corrisponde alla Volontà di Dio: quando adempie i Comandamenti dell’Amore per Dio ed il prossimo. Ogni giorno può portare questo all’esecuzione, se soltanto ci tiene a progredire nel suo sviluppo, quindi di vivere la sua vita terrena di conseguenza. Ma non deve rimandare questo lavoro, perché non sà per quanto tempo vivrà ancora sulla Terra. Il sapere di ciò gli rimane precluso, ed è bene così, altrimenti non sarebbe libero nella sua volontà. Ma si mette anche facilmente in pericolo di rimandare spensierato il suo lavoro sull’anima sempre contando, che gli rimane ancora molto tempo per pensare seriamente alla sua anima. Nessuno sà, quando giungerà la sua ora, e vi può sorprendere all’improvviso ed allora vi pentirete amaramente, quando riconoscete nel Regno dell’aldilà, che cosa avete mancato sulla Terra.

E molti uomini entrano nel Regno dell’aldilà totalmente impreparati, non hanno da registrare nessun progresso spirituale, hanno mancato tutto ciò che avrebbe procurato loro questo progresso, hanno vissuto sulla Terra soltanto per il loro corpo, non hanno però mai pensato all’anima, che è la sola a continuare a vivere dopo la morte del corpo terreno. E perciò deve anche da sola portare le conseguenze, di languire nel tormento e nell’oscurità oppure errare nel totale deserto attraverso gli spazi sconfinati, povera e misera ed in grande bisogno. Ancora vivete sulla Terra e potete risparmiare alla vostra anima questa terribile sorte, ma dovete valutare la vita e svolgere giornalmente ed in ogni ora il lavoro sull’anima, che può essere per voi già soltanto un pensiero rivolto spiritualmente, perché allora vi assisteranno anche degli esseri di Luce e che cercano sempre di nuovo di attirarvi in un campo spirituale, che a loro riesce anche se voi siete di buona volontà.

Pensate sovente all’ora della vostra morte, e supererete anche sempre di più gli spaventi della morte, perché più lavorate sulla vostra anima, più diminuirà il timore in voi dell’ora della morte, perché allora siete anche preparati per questa, vivete coscientemente ed andate anche incontro alla fine coscientemente e senza spavento, perché vi viene annunciata sempre di nuovo. Ma guai a coloro che vivono alla giornata da irresponsabili, quando il giorno, che mette fine alla loro vita, li sorprende, guai a coloro, che non hanno mai pensato alla loro anima ed hanno soltanto provveduto al loro corpo. Se moriranno anzitempo oppure se vedono il giorno della fine, la loro fine sarà terribile, perché l’anima dovrà portare la sorte, che l’uomo stesso le ha preparato sulla Terra.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Bewußte Seelenarbeit....

Keiner soll damit rechnen, daß ihm noch lange Zeit bleibt für die Arbeit an seiner Seele, denn niemand weiß, wann seine letzte Stunde gekommen ist. Es soll der Mensch so leben, als sei jeder Tag der letzte, der ihm beschieden ist. Er soll eifrig sein in seiner Tätigkeit für seiner Seele Heil.... Er soll keinen Tag vergehen lassen, an dem er nicht ein Werk der Liebe verrichtet hat, er soll seinem Nächsten mit Rat und Tat beistehen, er soll seines Gottes und Schöpfers gedenken und zu Ihm das Verhältnis eines Kindes zum Vater herstellen.... er soll jeden Tag beten zu seinem Vater und sich Ihm und Seiner Gnade empfehlen. Er soll sich Ihm anvertrauen und Ihn um Seinen Schutz und Seine Führung bitten, er soll sich gedanklich verbinden mit der Lichtwelt.... er soll immer nur das Gute wollen, und er wird dann auch nur das tun, was im Willen Gottes liegt. Es kann der Mensch viel dazu beitragen, daß seine Seele schnell ausreifet auf Erden, wenn er nur bewußt diese Seelenarbeit leistet, d.h. sich immer vor Augen hält, weshalb er auf dieser Erde weilet, und er dann immer so lebt, wie es dem Willen Gottes entspricht: wenn er die Gebote der Gottes- und Nächstenliebe erfüllt. Und er kann dies an jedem Tag zur Ausführung bringen, wenn es ihm nur daran gelegen ist, vorwärtszuschreiten in seiner Entwicklung, also sein Erdenleben zweckentsprechend zu leben. Aber er soll diese Arbeit nicht hinausschieben, weil er nicht weiß, wie lange er noch auf Erden lebt.... Das Wissen darum ist ihm vorenthalten, und es ist gut so, weil er sonst nicht frei wäre in seinem Willen.... Aber er gerät auch leicht in die Gefahr, leichtfertig seine Seelenarbeit hinauszuschieben, immer wieder damit rechnend, daß noch lange Zeit sei, daß er ernstlich seiner Seele gedenke.... Keiner weiß, wann seine Stunde gekommen ist, und sie kann euch plötzlich überraschen, und dann werdet ihr es bitter bereuen, wenn ihr im jenseitigen Reich erkennet, was ihr versäumtet auf Erden. Und es gehen viele Menschen völlig unvorbereitet ein in das jenseitige Reich, sie haben keinerlei geistigen Fortschritt zu verzeichnen, sie haben alles versäumt, was ihnen diesen Fortschritt eingetragen hätte, sie haben gelebt auf Erden nur für ihren Körper, der Seele aber niemals gedacht, die allein fortlebt nach dem Tode des irdischen Leibes. Und sie muß daher auch allein die Folgen tragen, in Qual und Finsternis zu schmachten oder in völliger Öde durch endlose Räume zu irren, arm und elend und in großer Not. Noch lebet ihr auf Erden und könnet eurer Seele dieses entsetzliche Los ersparen, doch ihr müsset das Leben auswerten und täglich und stündlich Seelenarbeit verrichten, die allein schon ein geistig-gerichteter Gedanke für euch sein kann, weil dann euch auch Lichtwesen beistehen und euch immer wieder in geistiges Gebiet zu ziehen suchen, was ihnen auch gelingt, wenn ihr guten Willens seid. Gedenket oft der Stunde eures Todes, und immer mehr werdet ihr auch die Schrecken des Todes überwinden, denn je mehr ihr an eurer Seele arbeitet, desto geringer wird die Furcht in euch werden vor der Stunde des Todes, denn dann seid ihr auch vorbereitet für diese, ihr lebt bewußt und geht auch bewußt und ohne Schrecken dem Ende entgegen, das euch immer wieder angekündigt wird. Wehe aber denen, die verantwortungslos in den Tag hineinleben, wenn der Tag sie überrascht, der ihrem Leben ein Ende setzt.... wehe denen, die niemals ihrer Seele gedachten und nur ihren Körper versorgt haben.... Ob sie sterben vorzeitig oder den Tag des Endes erleben.... ihr Ende wird ein schreckliches sein, denn die Seele wird das Los tragen müssen, das der Mensch selbst ihr auf Erden bereitet hat....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde