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Il sapere terreno è senza valore nell'aldilà - La Sapienza

A che cosa serve a voi uomini il vostro sapere terreno, quando la vostra anima entra immatura nel Regno dell'aldilà? Non se ne potrà fare nulla, perché i suoi pensieri vengono confusi, e non lo potrà nemmeno valutare, perché nessuno vorrà il sapere di ciò che lei possiede come bene di pensiero, perché per un tal sapere non esiste nessuna possibilità d'impiego nel Regno spirituale. Inoltre l'anima non perderà nemmeno questo sapere, più a lungo dimora nel Regno dell'aldilà senza maturità. Tutto è perituro, anche il sapere terreno ed all'anima rimarrà soltanto ciò che si porta con sé come bene spirituale, il quale le ha procurato soltanto una vita d'amore e che perciò è anche imperituro e costituisce tutta la sua ricchezza. E con questa ricchezza potrà lavorare, cioè potrà distribuire a degli ignari il sapere spirituale che possiede. E devono accettare da lei il suo sapere spirituale anche le anime che sulla Terra possedevano un ricco sapere terreno ma non ne possono fare nulla nell'aldilà, perché nessuno ne ha bisogno. E perciò delle anime che sulla Terra erano superiori nel sapere a molti uomini, si smarriscono nella totale povertà ed altre staranno molto al di sopra di loro, ma costoro penseranno anche nell'amore a tutti gli ignari, perché questo è il compito di coloro che stanno nella Luce della conoscenza ed ora possono lasciar splendere la loro Luce nell'oscurità. Ma quella Luce si può conquistare solamente attraverso una vita nell'amore disinteressato per il prossimo e perciò il cammino di vita dell'uomo è determinante, non la sua acutezza d'intelletto e la sua memoria. Ed il sapere di un uomo può anche corrispondere soltanto alla Verità, quando ha per origine l'amore, quando è nato in un cuore d'amore e che perciò ha anche una grande Forza di splendere. Amore e Sapienza sono inseparabili. E l'uno procede dall'altra. Ma Sapienza può essere chiamato soltanto il sapere, che riguarda campi spirituali, perché tutto ciò che appartiene al mondo - quindi anche il sapere terreno - è caduco e non può nemmeno pretendere per sé il diritto della Parola “Sapienza”. E così l'Amore partorirà anche sempre prima la Sapienza, non potrà mai essere conquistato un sapere secondo la Verità senza amore, che può essere portato come imperituro nel Regno spirituale, mentre il sapere terreno non ha una lunga sussistenza e passa con la morte, a meno che un'anima maturata possieda questo sapere, che poi può anche influenzare degli uomini credenti sulla Terra anche in questioni terrene, per cui l'uomo può pregare per un giusto pensare anche in faccende terrene; perché queste anime maturate stanno poi anche nella Verità di cose che riguardano la vita terrena e che sono di utilità per il bene degli uomini. Ma un'anima può maturare soltanto tramite l'amore e perciò solo un uomo volonteroso d'amare può essere in possesso della Verità, non importa, se in campo spirituale o terreno. E' determinante il cammino di vita dell'uomo, com'è il suo pensare, e così entra anche risvegliato e non risvegliato nel Regno spirituale, dove condurrà ora la sua vita in possesso di beni spirituali oppure totalmente privo di possesso. Ma distribuire può solo l'anima che possiede qualcosa, e distribuire significa unicamente Beatitudine nel Regno dell'aldilà, perché allora l'anima sta anche nella Luce della conoscenza e può rendere felici le altre anime secondo la sua conoscenza.

Amen

Traduttore
Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Irdisches Wissen im Jenseits wertlos.... Weisheit....

Was nützet euch Menschen euer irdisches Wissen, wenn eure Seele unausgereift in das jenseitige Reich eingeht?.... Sie wird nichts damit anfangen können, denn ihre Gedanken werden sich verwirren, und sie wird es auch nicht verwerten können, denn niemand wird das Wissen wollen, was sie an Gedankengut besitzt, weil es für solches Wissen keine Verwendungsmöglichkeit gibt im geistigen Reich. Zudem wird die Seele auch dieses Wissen noch verlieren, je länger sie im jenseitigen Reich ohne Reife der Seele verweilt. Alles ist vergänglich, auch das irdische Wissen, und bleiben wird der Seele nur, was sie an geistigem Gut mit hinübernimmt, was ihr ein Liebeleben eingetragen hat und was daher auch unvergänglich ist und der Seele ganzer Reichtum ausmacht. Und mit diesem Reichtum wird sie arbeiten können, d.h., sie wird das geistige Wissen, das sie besitzt, austeilen können an Unwissende. Und auch die Seelen werden von ihr geistiges Wissen annehmen müssen, die auf Erden ein reiches irdisches Wissen besessen haben, aber damit im Jenseits nichts anfangen können, weil niemand es benötigt.... Und darum werden Seelen in gänzlicher Armut drüben umherirren, die auf Erden an Wissen vielen Menschen überlegen waren, und andere werden weit über ihnen stehen, aber diese werden auch in Liebe alle Unwissenden bedenken, weil dies die Aufgabe derer ist, die im Licht der Erkenntnis stehen und nun ihr Licht in die Dunkelheit leuchten lassen können. Jenes Licht aber ist nur zu gewinnen durch ein Leben in uneigennütziger Nächstenliebe, und darum ist der Lebenswandel des Menschen entscheidend, nicht seine Verstandesschärfe und sein Gedächtnis. Und das Wissen eines Menschen kann auch dann nur der Wahrheit entsprechen, wenn es die Liebe zum Urheber hat, wenn es in einem Liebeherzen geboren wurde und daher auch eine große Leuchtkraft hat. Liebe und Weisheit sind untrennbar, und die eine geht aus der anderen hervor.... Weisheit aber kann nur das Wissen genannt werden, das geistige Gebiete betrifft, denn alles, was der Welt angehört.... also auch das irdische Wissen.... ist vergänglich und kann auch nicht das Wort "Weisheit" für sich in Anspruch nehmen. Und so wird also auch immer erst die Liebe die Weisheit gebären, es wird niemals ohne Liebe ein wahrheitsgemäßes Wissen gewonnen werden, das als unvergänglich in das geistige Reich hinübergenommen werden kann, während irdisches Wissen keinen langen Bestand hat und mit dem Tode vergeht, es sei denn, eine ausgereifte Seele besitzt dieses Wissen, die dann auch gläubige Menschen auf der Erde gedanklich beeinflussen kann auch in irdischen Fragen,.... weshalb auch der Mensch bitten kann um rechtes Denken auch in irdischen Angelegenheiten. Denn diese ausgereiften Seelen stehen dann auch in der Wahrheit in Dingen, die das Erdenleben betreffen und zum Wohl der Menschen von Nutzen sind. Ausreifen kann aber eine Seele nur durch die Liebe, und darum kann auch nur ein liebewilliger Mensch im Besitz von Wahrheit sein, ganz gleich, ob auf geistigem oder irdischem Gebiet. Der Lebenswandel des Menschen ist entscheidend, wie sein Denken ist, und so auch geht er erweckt oder unerweckt ins geistige Reich ein, wo er nun im Besitz geistiger Güter oder völlig besitzlos sein Leben führen wird. Doch austeilen kann nur die Seele, die etwas besitzt, und Austeilen allein bedeutet im jenseitigen Reich Seligkeit, weil dann auch die Seele im Licht der Erkenntnis steht und sie andere Seelen beglücken kann ihrer Erkenntnis gemäß....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde