Oltre ogni misura era sofferta la via verso la Croce in Gesù ed il Suo morire sulla Croce. E se a voi uomini dovesse essere resa evidente questa sofferenza, affinché la poteste afferrare, svanireste davvero di terrore e non potreste comprendere, che un Uomo poteva sopportare una tale misura. Ma era la Forza dell’Amore che sopportava questa per i prossimi, che stavano sotto la schiavitù di Satana ed Egli li voleva liberare da questa schiavitù. L’Uomo Gesù vedeva, grazie al Suo alto Grado d’Amore, l’incommensurabile sofferenza dell’intera umanità sotto il dominio di Satana. E questo Gli dava Compassione, in modo che voleva prendere tutto su di Sé, soltanto per diminuire le sofferenze per gli uomini e per liberare loro la via verso il loro Padre celeste, il Quale avevano una volta abbandonato liberamente e perciò erano caduti nelle mani dell’avversario. Egli sapeva dell’infinitamente grande peccato della caduta da Dio, come Egli però sapeva anche, che gli uomini non erano mai capaci di prestare Soddisfazione per questi peccati. E quindi questa incapacità significava anche l’eterna separazione da Dio, dal Padre, dal Quale erano una volta proceduti come figli nella più sublime perfezione. Nel Suo infinito Amore per Dio ed anche per i fratelli caduti Egli cercava di unirli di nuovo ed Era disposto a pagare per questo il prezzo più alto, di compiere l’Opera di Redenzione sulla Croce come Sacrificio d’Espiazione per la grande colpa della caduta di una volta. L’Uomo Gesù però celava un’Anima dal Regno di Luce. Ma questa stessa doveva compiere quell’Opera d’estinzione della colpa nella forma di un Uomo debole, cosa che significava che la grandezza della colpa non stava in nessun rapporto verso la misura di tormenti e sofferenze, che un Uomo era in grado di sopportare, e che un corpo umano non avrebbe mai e poi mai potuto sopportare ciò che l’Uomo Gesù ha preso su di Sé, se Lui non avesse avuto a Disposizione una misura di Forza tramite il Suo ultragrande Amore, che Lo rendeva capace di morire la morte più tormentosa sulla Croce dopo smisurate sofferenze e dolori, che per ogni altro uomo sarebbero già bastati per togliergli la vita terrena. Ma Gesù voleva soffrire per via degli uomini, e la Forza del Suo Amore resisteva fino alla fine. Ma la sofferenza era incommensurabile e non comprensibile per voi uomini, e soltanto perché l’Amore ha compiuto questo Sacrificio, Dio Lo ha accettato, ed Egli ha permesso che su un Uomo puro, senza peccato, si precipitassero i torturatori come inviati di Satana e gli infliggessero sempre nuovi dolori e ferite per aumentare le Sue sofferenze. Era davvero un Atto della più grande Compassione, che vi può esser spiegato solamente con il fatto, che Gesù vedeva anche la terribile miseria spirituale alla quale gli uomini andavano incontro e Lui voleva liberarli da questa miseria. La vita terrena finirà una volta, ma la Vita spirituale continua ed Egli vide nell’insieme questa Vita spirituale in tutto il suo tormento e stato legato. Egli sapeva che non esisteva assolutamente più nessuna salvezza, che gli uomini stessi non potevano salvarsene, che dapprima la grande colpa doveva essere pagata, per cui gli uomini stessi non erano capaci. E questo sapere Lo mosse al suo Piano di Redenzione con tutti i suoi tormenti e sofferenze, con tutta la paura e la sofferenza più amara ed il morire sulla Croce. Gesù E’ andato del tutto consapevole nella morte e proprio questo sapere prima ha aumentato la Sua sofferenza ancora di molto, perché come Uomo doveva tollerare le stesse paure e dolori, quindi non aveva nessuna diminuzione tramite la Sua Divinità. Perché la Presenza di Dio in Lui non aveva determinata la Sua Volontà, che fino alla fine doveva decidersi totalmente libera, che costava appunto le lotte e superamenti più amari, prima che l’ultimo Atto dell’Opera di Redenzione non si fosse svolto. Ma Lui aveva vinto la battaglia, Egli ha dato la Sua Vita liberamente sulla Croce, perché aveva il Potere fino alla fine di deviare tutto da Sé, ma non ha più usato questo Potere, ma soffrì e morì sotto terribili dolori, per compiere l’Opera di Redenzione, per espiare l’umanità di nuovo davanti a Dio e di liberarle la via verso il Padre, che finora le era stata chiusa; perché l’Amore di Gesù per i Suoi fratelli caduti era infinito e questo Amore ha preso tutto su di Sé, per portare loro l’Aiuto, per redimerli dal peccato e dalla morte.
Amen
TraduttoreÜber alle Maßen leidvoll war der Kreuzgang Jesu und Sein Sterben am Kreuz.... Und sollte euch Menschen dieses Leid so offenbar gemacht werden, daß ihr es fassen könntet, ihr würdet wahrlich vor Entsetzen vergehen und es nicht begreifen können, daß ein Mensch ein solches Maß ertragen konnte. Aber es war die Kraft der Liebe, die solches ertrug für die Mitmenschen, die unter der Knechtschaft des Satans standen und die Er aus dieser Knechtschaft befreien wollte. Der Mensch Jesus ersah kraft Seines hohen Liebegrades das unermeßliche Leid der gesamten Menschheit unter der Herrschaft des Satans. Und dieses erbarmte Ihn, so daß Er alles auf Sich nehmen wollte, um nur für die Menschen die Leiden zu verringern und ihnen den Weg frei zu machen zu ihrem himmlischen Vater, Den sie einstens freiwillig verlassen hatten und darum in die Hände des Gegners gefallen sind. Er wußte um die endlos große Sünde des Abfalls von Gott, wie Er aber auch wußte, daß niemals die Menschen fähig waren, für diese Sünden Genugtuung zu leisten. Und also bedeutete diese Unfähigkeit auch ewige Trennung von Gott, vom Vater, als Dessen Kinder sie einstens ausgegangen waren in höchster Vollkommenheit. In Seiner endlosen Liebe zu Gott und auch zu den gefallenen Brüdern suchte Er, diese wieder zu vereinen und Er war bereit, den höchsten Preis dafür zu zahlen.... das Erlösungswerk am Kreuz darzubringen als Sühneopfer für die große Schuld des einst Gefallenen. Der Mensch Jesus aber barg eine Seele aus dem Reiche des Lichtes.... Diese aber mußte in der Form eines schwachen Menschen jenes Werk der Tilgung der Schuld vollbringen, was soviel bedeutete, als daß die Größe der Schuld in keinem Verhältnis stand zu dem Maße von Qualen und Leiden, die ein Mensch zu ertragen fähig war, und nimmermehr hätte ein menschlicher Körper das aushalten können, was der Mensch Jesus auf Sich nahm, wenn Dieser nicht durch Seine übergroße Liebe auch über ein Maß von Kraft verfügt hätte, die Ihn dazu befähigte, den qualvollsten Tod am Kreuz zu sterben nach maßlosen Leiden und Schmerzen zuvor, die für jeden anderen Menschen schon genügt hätten, ihm das irdische Leben zu nehmen. Doch Jesus wollte leiden um der Menschen willen, und die Kraft Seiner Liebe hielt durch bis zum Ende.... Aber das Leid war unermeßlich und für euch Menschen nicht faßbar, und nur, weil die Liebe dieses Opfer darbrachte, nahm Gott es an, und Er ließ es zu, daß sich über einen reinen, sündenlosen Menschen die Peiniger als Abgesandte des Satans stürzten und Ihm immer neue Schmerzen und Wunden zufügten, um Seine Leiden zu erhöhen. Es war wirklich ein Akt größter Erbarmung, der nur damit zu erklären ist, daß Jesus auch die entsetzliche geistige Not sah, der die Menschen entgegengingen, und Er sie von dieser Not erlösen wollte. Das Erdenleben wird einmal beendet, aber das geistige Leben dauert an, und Er übersah dieses geistige Leben in all seiner Qual und Gebundenheit. Er wußte, daß es daraus keine Rettung mehr gab, daß die Menschen selbst sich nicht daraus retten konnten, daß zuvor die große Schuld bezahlt werden mußte, wozu die Menschen selbst nicht fähig waren.... Und dieses Wissen bewog Ihn zu Seinem Erlösungsplan mit allen seinen Qualen und Leiden, mit aller Angst und dem bittersten Leiden und Sterben am Kreuz. Ganz bewußt ist Jesus in den Tod gegangen, und gerade das Wissen zuvor hat Sein Leid noch ums Vielfache erhöht, weil Er als Mensch die gleichen Ängste und Schmerzen erdulden mußte, also keine Minderung derer hatte durch Seine Göttlichkeit.... Denn die Gegenwart Gottes in Ihm hatte nicht Seinen Willen bestimmt, der bis zum Ende völlig frei sich entscheiden mußte, was ebendie bittersten Kämpfe und Überwindungen kostete, bevor der letzte Akt des Erlösungswerkes vor sich ging. Aber Er hatte den Kampf bestanden, Er gab Sein Leben freiwillig hin am Kreuz, denn er hatte bis zum Ende die Macht, alles von Sich abzuwenden, doch Er gebrauchte diese Macht nicht mehr, sondern litt und starb unter entsetzlichen Schmerzen, um das Erlösungswerk zu vollbringen.... um die Menschheit vor Gott wieder zu entsühnen und ihr den Weg frei zu machen zum Vater, der ihr bis dahin verschlossen war.... Denn die Liebe Jesu zu Seinen gefallenen Brüdern war endlos und diese Liebe nahm alles auf sich, um ihnen Hilfe zu bringen, um sie zu erlösen von Sünde und Tod....
Amen
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