Comunque vi vengono descritti le sofferenze e tormenti della Mia Via Crucis e la Mia morte sulla Croce, non potete misurare, quale Opera di Compassione ed Amore ho compiuto per voi. Ma una volta potrete anche voi essere testimoni, una volta nella retrospezione voi stessi potrete sperimentare tutto ed allora vi sarà evidente il Mio infinito Amore che Mi ha mosso a quest’Opera di Redenzione. Perché appena avete raggiunto un certo grado di Luce, per voi non esiste più nessun concetto di tempo e quindi potete anche vivere il passato come presente. E sarete sopraffatti da un avvenimento, che nessuna bocca d’uomo è in grado di riferire e che nessun intelletto d’uomo può afferrare, per quanto vi venisse descritto bene. Perché le sofferenze ed i tormenti erano incommensurabili, per cui, Io, anche se Uomo, ho sofferto indicibilmente sotto la sporcizia del peccato che contraddiceva il Mio Essere puro, divino. Come Uomo ho comunque celato in Me la Pienezza dell’eterna Divinità, quindi non potevo concedere contemporaneamente l’accesso all’avversario, che però attraverso il Miei aguzzini si è spinto a Me e perciò Mi ha indotto alla più estrema difesa in modo, che il Mio Corpo e la Mia Anima dovevano soffrire dei tormenti, che voi uomini non potete comprendere, perché per voi il contrasto fra immacolatezza e peccato non è quasi comprensibile. Ma il Mio Corpo era ancora rivolto al terreno, ha percepito tutte le sofferenze e tormenti in ultramisura, l’Anima Si difendeva contro i Suoi oppressori ed aumentava i tormenti ancora molteplice volte, (ha sofferto molto di più i tormenti), perché guardava nell’inferno più profondo, Si vedeva di fronte alla più grande scelleratezza, vedeva gli abissi che La facevano rabbrividire e tutte le Sue paure e spaventi venivano ancora trasferiti al Corpo in modo, che ogni altro uomo non avrebbe potuto davvero subire la morte sulla Croce, perché già dapprima avrebbe perduto la sua vita terrena sotto le mani dei suoi aguzzini. Ma ho avuto Compassione anche di costoro, perché sapevo che si trovavano nel potere del Mio avversario e quindi si sfogavano su di Me su suo incarico. E perciò volevo prendere su di Me la più grande misura in sofferenze, perciò volevo condurre alla fine l’Opera di Redenzione, per portare anche a costoro la Salvezza, per liberare anche loro dal suo potere. Quello che si è svolto nel giorno della Mia Crocifissione sulla Terra, si svolge sempre e sempre di nuovo nel Regno spirituale visibile a tutte le anime che stanno nella Luce e che lodano sempre di nuovo il Mio Amore e Compassione in vista del Sacrificio d’Espiazione per l’intera umanità. Ma non, che il procedimento si ripeta costantemente, ma che tutto lo spirituale di Luce vive il passato nella retrospezione come presente, che gli è visibile in ogni momento il passato, presente e futuro, perché per gli esseri di Luce non esiste più nessuna limitazione, quindi è escluso anche qualsiasi concetto di tempo. Se voi uomini sulla Terra cercate di immaginarvi l’Opera di Misericordia dell’Uomo Gesù, sarà sempre soltanto un debole paragone per ciò che una volta voi stessi potrete sperimentare, perché vi potete bensì portare davanti agli occhi gli avvenimenti esteriori, ma non l’innominabile sofferenza che l’Anima di Gesù ha dovuto subire e che diventa comprensibile solamente, quando un’anima sta nella Luce e sà degli spaventi dell’oscurità, quando sà che cosa significa, dover scambiare il Regno di Luce con il regno dell’oscurità ed ora essere esposto a tutti i poteri demoniaci. L’Anima dell’Uomo Gesù Era venuta liberamente dal Regno di Luce ed ha cercato di pareggiare tutte le influenze contrarie con l’Amore. Ma persino questo Amore non poteva impedire che l’avversario si impossessasse del Suo Corpo, che tutte le forze dell’inferno si sono messe alla prova su di Lui. E perciò ha preso su di Sé pazientemente anche la sofferenza più difficile: Ha percorso la Via verso la Croce. Egli ha lasciato passare su di Sé tutte le ingiurie e maltrattamenti ed ha costretto la Sua Anima ed il Suo Corpo di perseverare fino alla morte sulla Croce. Perché il peso del peccato dell’umanità era incommensurabilmente grande, e perciò anche l’Opera d’Espiazione doveva essere smisuratamente sofferta. Io Stesso Ero nell’Uomo Gesù, Io Stesso Gli davo la Forza, ma non determinavo la Sua Volontà, soltanto che come l’Amore che dimorava in Lui, era la Forza che Lo rendeva capace di eseguire il Sacrificio della Croce. E perciò il Sacrificio della Croce non è da valutare come opera d’uomo, ma era stata compiuta per voi uomini da Me Stesso in Gesù Cristo. E perciò potrete anche afferrare il grande Significato e l’incommensurabile sofferenza solamente, quando voi stessi nella retrospezione nel Regno spirituale la sperimenterete, per poi anche lodare e glorificare Colui il Quale vi ha redento dal peccato e dalla morte.
Amen
TraduttoreWie immer euch auch die Leiden und Qualen Meines Kreuzganges und Meines Todes am Kreuz geschildert werden, ihr könnet es nicht ermessen, welches Erbarmungs- und Liebewerk Ich für euch vollbracht habe.... Einmal aber werdet auch ihr Zeuge sein dürfen, einmal werdet ihr rückschauend alles selbst erleben dürfen, und dann erst wird euch Meine unendliche Liebe offenbar werden, die Mich zu diesem Erlösungswerk bewogen hat. Denn sowie ihr einen gewissen Lichtgrad erreicht habt, gibt es für euch keinen Zeitbegriff mehr, und also könnet ihr auch das Vergangene als gegenwärtig erleben.... Und ihr werdet überwältigt sein von einem Geschehen, das keines Menschen Mund wiederzugeben vermag und das keines Menschen Verstand fassen kann, würde es euch auch recht geschildert werden. Denn die Leiden und Qualen waren unermeßlich.... deshalb, weil Ich, obwohl Mensch, unsäglich unter dem Schmutz der Sünde litt, die Meinem reinen, göttlichen Wesen widersprach.... Als Mensch barg Ich dennoch die Fülle der ewigen Gottheit in Mir, konnte also nicht gleichzeitig dem Gegner Zugang gewähren, der aber sich über Meine Peiniger an Mich herandrängte und darum Mich zu äußerster Abwehr veranlaßte, so daß Mein Körper und Meine Seele Qualen erleiden mußten, die ihr Menschen nicht begreifen könnet, weil für euch der Gegensatz von Makellosigkeit und Sünde kaum verständlich ist.... Mein Körper aber war noch irdisch ausgerichtet, er empfand alle Leiden und Qualen im Übermaß, die Seele wehrte sich gegen ihre Bedränger und vermehrte die Qualen noch ums Vielfache, (erlitt die Qualen noch weit mehr), denn sie sah in die tiefste Hölle, sie sah sich der größten Verworfenheit gegenüber, sie sah in Abgründe, die sie erschaudern ließen, und alle ihre Ängste und Schrecken wurden noch auf den Körper übertragen, so daß wahrlich jeder andere Mensch den Kreuzestod nicht hätte zu erleiden brauchen, weil er zuvor schon sein irdisches Leben verloren hätte unter den Händen seiner Peiniger.... Doch Mich erbarmten auch jene, denn Ich wußte, daß sie in der Gewalt Meines Gegners sich befanden und also in seinem Auftrag sich an Mir austobten. Und darum wollte Ich das größte Maß von Leiden auf Mich nehmen, darum wollte Ich das Erlösungswerk zu Ende führen, um auch jenen Rettung zu bringen, um auch jene aus seiner Gewalt zu befreien.... Was sich abgespielt hat am Tage Meiner Kreuzigung auf Erden, das spielt sich immer und immer wieder ab im geistigen Reich, allen Seelen ersichtlich, die im Licht stehen und immer wieder Meine Liebe und Erbarmung preisen angesichts des Sühneopfers für die gesamte Menschheit.... Nicht aber, daß der Vorgang ständig wiederholt wird, sondern daß alles lichtvolle Geistige das Vergangene rückschauend erlebt als gegenwärtig.... daß ihm Vergangenheit, Gegenwart und Zukunft jederzeit ersichtlich ist, weil es für das Lichtwesen keine Begrenzung mehr gibt, also auch jeglicher Zeitbegriff ausgeschaltet ist.... Wenn ihr Menschen auf Erden euch auch das Erbarmungswerk des Menschen Jesus vorzustellen sucht, so wird es immer nur ein schwacher Vergleich sein zu dem, was ihr einst selbst werdet erleben dürfen.... Denn ihr könnt euch wohl die äußerlichen Ereignisse vor Augen führen, nicht aber das namenlose Leid, das die Seele Jesu erdulden mußte und das erst dann verständlich wird, wenn eine Seele im Licht steht und sie um die Schrecken der Finsternis weiß.... wenn sie weiß, was es heißt, das Reich des Lichtes, mit dem Reich der Finsternis vertauschen zu müssen und nun allen dämonischen Gewalten ausgeliefert zu sein. Die Seele des Menschen Jesus kam freiwillig aus dem Reiche des Lichtes und alle Gegeneinflüsse suchte sie mit Liebe auszugleichen.... Aber selbst diese Liebe konnte nicht verhindern, daß sich der Gegner Seines Körpers bemächtigte, daß sich alle Kräfte der Hölle an Ihm erprobten. Und darum nahm Er geduldig auch das schwerste Leid auf Sich: Er ging den Weg zum Kreuz.... Er ließ Schmähungen und Mißhandlungen über Sich ergehen und zwang Seine Seele und Seinen Körper, auszuhalten bis zum Tode am Kreuz. Denn die Sündenlast der Menschheit war unermeßlich groß, und darum mußte auch das Sühnewerk unermeßlich leidvoll sein. Ich Selbst war im Menschen Jesus, Ich Selbst gab Ihm die Kraft, aber Ich bestimmte nicht Seinen Willen, nur daß Ich als in-Ihm-wohnende Liebe die Kraft war, die Ihn das Kreuzesopfer auszuführen befähigte. Und deshalb ist das Kreuzesopfer nicht als Menschenwerk zu bewerten, sondern es wurde für euch Menschen dargebracht von Mir Selbst in Jesus Christus.... Und darum auch werdet ihr die große Bedeutung und das unermeßliche Leid erst dann recht fassen können, wenn ihr selbst es rückschauend im geistigen Reich werdet erleben, um dann auch zu loben und zu preisen Den, Der euch erlöst hat von Sünde und Tod....
Amen
Traduttore