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L’effetto dell’Opera di Redenzione su tutto lo spirituale

La morte sulla Croce di Gesù Cristo ha l’effetto su ogni creatura viva e morta, su tutto lo spirituale legato nella Creazione e su tutti gli esseri nel Regno spirituale e nell’intero Universo. Lo può comprendere solamente l’uomo che è già penetrato così tanto nel sapere spirituale, che sà dello sviluppo dall’abisso dello spirituale verso l’Alto, che nulla è senza vita, cioè che tutto è compenetrato dalla Forza di Dio, per costui è chiaro anche l’Opera di Redenzione, perché tutto ciò che esiste nell’Universo è su questa via verso Dio, ma non potrebbe mai giungere alla meta, senza l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo. Perché Quest’Opera di Misericordia non era solo iniziata con la Discesa di Gesù sulla Terra, ma già infinitamente tanto tempo prima, quando cominciava la formazione dello spirituale in opere materiali, quando era nel sorgere l’intera Creazione. Perché la Creazione aveva solo lo scopo di guidare di nuovo lo spirituale caduto nell’abisso di nuovo verso l’Alto, e dato che la propria colpa, una trasgressione nella libera volontà contro Dio, aveva provocato questo precipizio, era un’Opera di Compassione di Dio di prenderSi Cura di questo caduto e rendergli di nuovo possibile la risalita verso l’Alto. L’Uomo Gesù ha coronato quest’Opera di Compassione attraverso la Sua morte sulla Croce ed Egli ha edificato un Ponte dal regno dell’oscurità nel Regno di Luce. Perché anche se tutto lo spirituale legato ripercorre la via attraverso la Creazione, se la materia apparentemente morta cambia una volta anche in Creazioni che testimoniano della vita, il percorso verso l’Alto si arresterebbe una volta, quando l’essere è arrivato ad un gradino, dove è decisiva solo la libera volontà. Allora fallirebbe inevitabilmente, perché tutto lo spirituale si trova sempre ancora nel reame dell’avversario di Dio. Attraverso Lui è solo stato creato in genere il collegamento fra questi due mondi, è stato portato un Sacrificio, attraverso il quale Dio Si E’ lasciato muovere di aprire il Suo Regno per coloro che seguono Gesù, per poter abbandonare con il Suo Aiuto il regno dell’oscurità. La via infinitamente lunga dello sviluppo attraverso l’intera Creazione sarebbe un’impresa vana, se poi nell’Altura da raggiungere non fosse aperta la Porta, che Gesù ha ottenuto attraverso il Suo infinito Amore per il caduto sotto indicibili Sacrifici e sofferenze, perché senza un tale Sacrificio come Espiazione per l’inimmaginabilmente grande colpa del caduto, Dio non avrebbe mai potuto accogliere nel Regno di Luce un essere dall’oscurità, anche se avesse languito per delle Eternità nello stato legato. La Giustizia di Dio ha richiesto il pareggio per questa colpa, e l’Amore di Dio Che Si Era incorporato nell’Uomo Gesù, ha pagato il pareggio ed ha quindi estinto ogni colpa. La lotta in ogni forma prima dell’incorporazione come uomo sarebbe stata totalmente inutile senza l’Opera di Redenzione di Gesù, perché nello stato della libera volontà l’essere sarebbe risprofondato irrevocabilmente nell’abisso, perché gli mancava l’Aiuto tramite Gesù Cristo, che però ora è a sua disposizione in una misura così ricca, che la liberazione dall’abisso è assicurata ad ognuno che invoca Gesù Cristo, che Egli abbia Pietà di lui e voglia portare la sua colpa sotto la sua Croce. Costui sarà redento dal peccato e dalla morte ed entrerà nell’eterna Vita.

Amen

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Tradotto da: Ingrid Wunderlich

Auswirkung des Erlösungswerkes auf alles Geistige....

Der Kreuzestod Jesu Christi wirkt sich aus auf alle lebende und tote Kreatur, auf alles in der Schöpfung Gebundene und auf alle Wesen im geistigen Reich und im gesamten Universum.... Verstehen kann das erst der Mensch, der schon so weit in geistiges Wissen eingedrungen ist, daß er um die Aufwärtsentwicklung des Geistigen aus der Tiefe zur Höhe weiß, daß er weiß, daß nichts ohne Leben ist, d.h. alles von der Kraft Gottes durchflutet ist, dem ist auch die Bedeutung des Erlösungswerk klar, denn alles im Universum Bestehende ist auf diesem Wege zu Gott, würde aber niemals zum Ziel gelangen können ohne das Erbarmungswerk Jesu Christi.... Denn dieses Erbarmungswerk wurde nicht erst begonnen mit der Niederkunft Jesu zur Erde, sondern schon endlos lange zuvor, als das Formen des Geistigen zu materiellen Werken begann, als die gesamte Schöpfung im Entstehen war.... Denn die Schöpfung hatte nur den Zweck, das in die Tiefe gefallene Geistige wieder der Höhe zuzuführen, und da eigene Schuld.... ein Vergehen im freien Willen gegen Gott.... den tiefen Sturz verursacht hatte, war es ein Erbarmungswerk Gottes, Sich dieses Gefallenen anzunehmen und ihm wieder das Steigen zur Höhe möglich zu machen. Der Mensch Jesus krönte dieses Erbarmungswerk durch Seinen Kreuzestod, und Er baute eine Brücke aus dem Reiche der Finsternis in das Reich des Lichtes.... Denn ob auch alles gebundene Geistige den Weg durch die Schöpfung zurücklegt, ob die scheinbar tote Materie einmal auch zu leben-bezeugenden Schöpfungen sich wandelt.... der Aufwärtsgang würde einmal ins Stocken geraten, wenn das Wesen auf einer Stufe angelangt ist, wo nun nur der freie Wille entscheidend ist.... Dann würde er unwiderruflich versagen.... weil alles Geistige immer noch sich im Bereich des Gegners von Gott befindet. Und in diesem Bereich ist von Jesus Christus die Pforte geöffnet worden in das Bereich Gottes.... Es ist durch Ihn überhaupt erst die Verbindung zwischen diesen beiden Welten geschaffen worden, es ist ein Opfer gebracht worden, durch das Gott Sich bewegen ließ, Sein Reich zu öffnen für die, welche sich Jesus anschließen, um mit Seiner Hilfe das Reich der Finsternis verlassen zu können. Es wäre der endlos lange Weg der Entwicklung durch die gesamte Schöpfung ein vergebliches Unterfangen, wenn in der zu erreichenden Höhe dann nicht die Pforte geöffnet wäre, was Jesus durch Seine unendliche Liebe zu dem Gefallenen unter unsäglichen Opfern und Leiden erreicht hat, denn ohne ein solches Opfer als Sühne für die unvorstellbar große Schuld des Gefallenen hätte Gott nie und nimmer ein Wesen aus der Finsternis in das Lichtreich aufnehmen können, und ob es auch Ewigkeiten in dem gebundenen Zustand geschmachtet hätte.... Die Gerechtigkeit Gottes forderte den Ausgleich für diese Schuld, und die Liebe Gottes, die sich im Menschen Jesus verkörpert hatte, zahlte den Ausgleich und tilgte sonach alle Schuld.... Das Ringen in jeder Form vor der Verkörperung als Mensch wäre ohne das Erlösungswerk Jesu völlig nutzlos gewesen, denn im Zustand des freien Willens wäre das Wesen unwiderruflich wieder zurückgesunken in die Tiefe, weil ihm die Hilfe durch Jesus Christus fehlte.... die aber nun ihm zur Verfügung steht in so reichlichem Maße, daß die Erlösung aus der Tiefe jedem gesichert ist, der zu Jesus Christus rufet, daß Er Sich seiner erbarme und seine Schuld unter Sein Kreuz tragen möge.... Dieser wird erlöst sein von Sünde und Tod und eingehen zum ewigen Leben....

Amen

Traduttore
This is an original publication by Bertha Dudde